Il suono di un'allarme riecheggia per le mura dell'edificio insieme al rumore di centinaia di passi per i corridoi.
Le urla incessanti di uomini che corrono di qua e di là cercando freneticamente qualcosa o qualcuno.Russia, qualche minuto prima...
La ragazza incappucciata superó velocemente altri uomini armati fino ai denti cercando di non dare nell'occhio e si infilò in un ascensore giungendo all'ultimo piano della struttura, qui, camminando con tranquillità, raggiunse una porta automatica sigillata da un codice, con disinvoltura e destrezza la ragazza la sbloccó ed entró.
La stanza che le si trovò davanti era piuttosto singolare, era totalmente bianca, il che le causó un piccolo senso di vertigine, al centro vi era un grande piedistallo che sorreggeva una strana pietra grezza grigiastra grande come un'arancia.
Brillava di una luce un po' sinistra, perciò la ragazza le si avvicinò con cautela e, dopo aver controllato che non ci fossero trappole, la prese con estrema facilità e la ripose con attenzione dentro la valigetta di metallo che portava a tracolla.
Stava per uscire dalla stanza tirando un sospiro di sollievo quando, all'improvviso, cominciarono i guai.
Un allarme squarciò il silenzio provocandole un brivido lungo la spina dorsale e, pensando come questo genere di casini dovessero capitare sempre a lei, sfrecciò fuori a ritroso lungo i corridoi senza voltarsi.
Era sempre stata molto agile e veloce, perciò non fu un problema seminare le quattro guardie che avevano cominciato a seguirla.
Il vero e unico grande problema fu quello che accadde dopo.
Svoltato l'angolo si ritrovò davanti un intero plotone che puntava dritto verso di lei intimandole di fermarsi e arrendersi, ovviamente lei non si fece intimidire e con gran velocità estrasse una pistola dalla cintura e, mentre correva evitando i proiettili volanti, sparò una raffica di pallottole a sua volta colpendo in pieno parecchi soldati.
Riuscì a superarli, ma purtroppo finì in un vicolo cieco dove l'unica via di fuga era una grande vetrata che dava su un parcheggio.
-Sei in trappola, arrenditi e getta le armi!- ordinò una guardia ostruendo il passaggio verso la libertà.
La ragazza lo guardò con aria di sfida e superiorità.
-Mi dispiace, ma visto che è così, non mi lasciate altra scelta!-ringhiò lei.
All'improvviso l'aria tutt'intorno si fece letteralmente bollente, la ragazza incappucciata cominciò a brillare di un intensa luce rossa fino a prendere fuoco, letteralmente, poi ci fu un botto e tutto esplose come un grande fuoco d'artificio.
In mezzo al caos, la ragazza si lanciò dalla finestra e, tra le schegge di vetro, uscì finalmente all'aria aperta dove, con un agile balzo atterrò sulla ghiaia del parcheggio.Si rialzò ansimando e, prendendo un bel respiro, ricominciò la sua fuga incurante delle ferite riportate a seguito del suo folle volo dal 3º piano, pensando solamente ad allontanarsi il più possibile da quel posto prima dell'arrivo della polizia.
ANGOLO AUTRICE
Scusate se questo capitolo è così breve ma mi rifarò nei prossimi, tranquilli!
Chi sarà mai la misteriosa ragazza incappucciata? Quali sono le sue reali capacità? Cosa ci faceva in un posto come la Russia? Tutto questo nel prossimo capitolo!
Grazie a chi ha iniziato ed avrà la pazienza di leggere la mia storia😘❤️
Alla prossima, bye bye!🤗
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La Fenice e il Dio degli Inganni
FanfictionQuesta è una fan fiction sugli avvenimenti accaduti dopo la battaglia di NY tra gli Avengers, Loki e il suo esercito chitauriano; ha come protagonista una nuova eroina creata da me. Poiché è un'opera di pura fantasia, il racconto non seguirà fedelme...