E notte fonda... prima è venuto un medico per misurarmi la pressione.
Per fortuna ora mi sento meglio... certo mi gira ancora la testa... ma sono sicuro che passerà.
Adesso la mia unica preoccupazione è lei... la mia piccolina.
Mi hanno fatto anche una flebo... che conteneva vitamine, calcio, e proteine.
Tutto quello che mi era mancato... non mangiando insomma.
Grazie a questo... ora mi avevano anche staccato da quello schifo di monitor... che a dirla tutta stavo odiando a morte.
Mi avevano anche detto... che se volevo potevo vedere Mia.
Ero stato informato... nel dettaglio sulla sua grave malattia.
Mia soffriva...la solitudine era diventata... la sua compagna di vita ormai... una vita che stava per perdere... si sentiva triste.... non amata... inutile... credeva che a nessuno importasse... davvero di lei... si sentiva tagliata fuori dal mondo... senza un valido motivo per vivere.
Io... nel profondo del mio cuore... soffrivo insieme a lei... e mi sentivo colpevole... terribilmente colpevole.
Mi avevano anche detto... di non agitarmi... di non farmi prendere dal panico... appena l'avrei vista... in quello stato... ovvero in terapia intensiva.
Perché stavo rischiando anche io... di entrare in depressione... non stavo mangiando... avevo ripetuti attacchi di panico... di ansia... e dovevo... essere forte... almeno io.
Perché se riuscivo ad essere forte io... allora anche lei... avrebbe potuto riprendersi.
Andreas mi aveva lasciato solo... perché sapeva che volevo affrontare questo solo con lei.
Avevo preso un lungo respiro profondo... rallentato il battito cardiaco... e mi ero fatto forza.
Ma non ero pronto... infatti appena l'ho vista... mi sono sentito male.
Ah dimenticavo... la mia piccolina era nel mondo dei sogni.
Si trovava in quel piccolo spazio... che noi chiamiamo limbo.
Lottava... o per la vita... oppure per la morte.
Chissà se sognava me... chissà se soffriva a stare li da sola.
Sicuramente... le mancavano le mie braccia... i miei baci...
Amore.... ti prego... torna da me....
Mia
Ero bloccata... bloccata.
Non potevo tornare...
Mi trovavo in una piscina... non ero sola però.
Non so come mai... non so perché...
Ma sentivo... Riki... che piangeva... che mi accarezzava.
Era accanto a me... eppure non potevo parlargli.
Stavo lottando... con tutte le mie forze... volevo tornare da lui.
Tornare a perdermi nei suoi occhi... abbracciarlo... perdermi nelle sue labbra.
Riccardo amore non piangere.... non voglio vederti soffrire.
Ti prometto... che lotterò... con tutte le mie forze... per tornare da te... più forte di prima.
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Il Coraggio di Amare
Fanfiction"È stato un bacio travolgente, di quelli che ti tolgono il respiro, ti fermano il cuore e ti spaventano a morte, perché portano a galla sentimenti che non hai mai provato prima, di quelli che ti rendono impotente. Un incontro casuale. Riki e Mia. Un...