"Non v'è luce alcuna nell'alba
che segue al tramonto
di un'anima puraNon v'è gioia negli occhi
spenti, sfregiati dal volto bendato
d'un amore malatoGridano pietà le stelle
mute nel cielo fumoso;
trema il ventre di Madre Terra
all'urlo rabbioso del tuono;
scorre impotente l'acqua del fiume
sul letto melmoso ove s'è consumato
il più terribile dei crimini:l'anima di un bimbo
vaga agghiacciata
nel cimitero dell'infanzia
e della speranzae spettri crudeli s'affacceranno
alla finestra della vita
alitando gelo sui fragili
vetri del cuoreNon v'è pace né fine al tormento
di chi porta in sé il fardello
della propria anima defuntaLaddove sporche carezze infangano l'intimo
e viscidi baci addentano l'infanzia
lo splendore muore"Barbara Brussa, poesia sulla pedofilia.
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