3.

2.3K 165 35
                                    

Una volta ero uno sfigato e non ne andavo per niente fiero all'inizio.
Stavo sempre con i miei quattro amici d'infanzia, Noah, Gaten e Caleb, ma insieme formavamo un team perfetto. Scherzavamo su tutto, giocavamo a D&D* e stavamo ore sul divano a fissare la tv. Studiavamo scienze, chimica, matematica e storia e ci eravamo dati persino dei soprannomi.
Io ero l'azioniere, Noah il veggente, Gaten il procuratore e Caleb l'avventuriero. Davvero un club di perdenti. Mi annoiavo a fare sempre le stesse cose, così Caleb ha pensato di fare le cose che fanno i popolari. Organizzare feste (cui il massimo dei partecipanti eravamo noi più i nostri parenti), bere punch (Dr. Pepper) e accalappiare ragazze più grandi (anche un po' cresciute, come la vecchietta del parco). Comunque ci siamo divertiti un sacco.
Quindi ho cominciato a pensare che quelle erano le uniche persone di cui avevo bisogno.
Più tardi, in estate, abbiamo partecipato ad una specie di concorso, quelli dei nerd, ma si finisce sempre in televisione e io ero il leader del gruppo. Siamo andati in onda e abbiamo vinto contro il team di New York capitanato da Sadie Sink che poi è diventata nostro membro ufficiale. Le volevamo davvero molto bene.
Ci hanno intervistato le stampe e i giornali di tutta l'indiana e abbiamo persino firmato poster di D&D. È stato favoloso, fino a quando non ho perso la testa.
Ora che ero popolare sui social, potevo sperare di approcciare i popolari ma loro mi precedettero e quindi in men che non si dica, mi trovai nuovi vestiti e capelli fluenti proprio come i loro.
Ho perso i miei amici.
Sono stato davvero uno stronzo e ora sono dentro a questa merda della popolarità che non mi piace nemmeno un po'.

-Mike!- mi giro di scatto scoprendo un Caleb alquanto irritato.
-Senti, sono venuto fino al parco in cui ti nascondi da uomo maturo che sei per parlarti- la sua voce era roca, come se in tutto questo tempo fosse cresciuto almeno di dieci anni.
In realtà ero felice di poter parlare con lui, di rivederlo, poterlo guardare negli occhi, respirare ancora la stessa aria. Ma che dico?
-Che succede?- domanda stupida Finn.
-Che succede? Che succede! Succede che tu, Micheal ci hai abbandonati. Non ti manchiamo noi sfigati? Ma guardati!-
Il mio cuore si crepò un po' e una lacrima scivolò lungo la mia guancia.
Che fai Finn, piangi?!
-Ehi uomo, ora che non ci sono i tuoi amici piangi?-
Si piango. È una cosa infantile ma è l'unico modo per farti capire quanto stupido io sia stato. Mi manchi troppo Cal. Mi manca giocare a D&D, vincere quiz televisivi e corteggiare le nonnine al parco. Mi manca Noah e la sua insostituibile tranquillità, la sua timidezza, i suoi silenzi. Mi manca Gaten e il suo simpatico sorrisone, la sua voce mascolina, i suoi denti nuovi che lui chiamava perle e il suo strano verso: Grrrr. Ascoltami, io tornerò da voi prima di quanto voi possiate immaginare. Non sarà ora, non sarà mai, arriverò.
Ma dissi solo una stronzata.
-Va via Cal, lasciami solo- e con questo Finn Micheal Wolfhard può definire la sua esistenza uni schifo. 
Bravo, continua così.
Mi sono visto Cal sfumare via dalla mia vista annebbiata dalle lacrime per la seconda volta.

*D&D ovvero Dungeons & Dragons (Normalmente Dungeons & Dragons è giocato al chiuso seduti intorno a un tavolo. Ogni giocatore generalmente interpreta un singolo personaggio, detto personaggio giocante (PG), che rappresenta il protagonista di un'avventura, insieme ai personaggi degli altri giocatori, in un'ambientazione fittizia di genere fantasy, sotto la guida di un giocatore detto dungeon master (DM) che descrive le situazioni in cui si trovano i personaggi. Nel corso del gioco ogni giocatore dirige le azioni del suo personaggio e le sue interazioni con gli altri personaggi, descrivendone verbalmente le decisioni e risolvendo la riuscita o l'insuccesso delle loro azioni mediante il lancio di dadi. L'insieme dei personaggi è descritto come un gruppo o party di avventurieri, in cui ad ogni membro viene assegnato una propria area speciale di competenza che contribuisce al successo dell'intero gruppo. Il gioco spesso prosegue in una serie di incontri che completano una singola avventura, a loro volta una serie di avventure correlate costituisce una campagna.)

🥑🥑🥑
Ecco svelato il motivo!
Come vi sembra il
capitolo?
Vi ricordo
di mettere la
stellina e aggiungere
la storia alla biblioteca!
Consigli/ dubbi o altro?
Scrivetemelo nei commenti!
ali

Every breath you take ♕ Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora