La vita senza Mils era grigia. Anche se non ci parlavamo spesso, ora la situazione era peggiorata.
A scuola non mi parlava, non mi guardava e mi evitava. Avevo cercato di fermarla in bagno ma non ci ero riuscito. Sembrava solo schifata da me. Non mi permetteva nemmeno di toccarla o tantomeno di prestarle libri. Non veniva più a casa mia, neppure per giocare a D&D e teneva le finestre oscurate o le tende chiuse. Avevo continuato a parlare al woki-toki con i miei amici. Mi avevano sostenuto. Era successo più di una volta che durante quella che Caleb chiamava "sessione di gruppo per cuori affranti" scoppiavo a piangere. Mi ero pienamente aperto a loro. Tutte le mie emozioni trasparivano attraverso il suono metallico del woki-toki. Non avevo più toccato la chitarra perché non mi veniva l'ispirazione, o meglio, una canzone su quanto io sia stupido la stavo scrivendo ma non mi andava di suonarla. Non mi ero reso conto di quanto Millie, una ragazza che vedevo qualche ora a scuola e che spiavo dalla finestra fosse così importante per me. Tutto ruotava attorno a lei.
Mi ero persino dimenticato di pensare a Nancy e a Iris e ai miei amici e a mangiare. Ero così diverso da quello che aspiravo a diventare, che mi convinsi che quella era solo una "fase passeggera" e che nulla potesse andare storto quando invece non c'era più nulla da fare. Tutto a causa di Millie, anzi a causa mia.Fuori da scuola mi ero appoggiato al muretto in cui ero solito incontrarmi con i miei amici ma dopo quello che era successo nessuno veniva a parlare con me. In realtà pensavo che Millie avesse raccontato a tutti la storia del camerino, ma ripensandoci lei è una ragazza per bene e non ha bisogno di infamarmi così davanti a tutti. È più intelligente di così, se vuole vendicarsi, quello che spero non faccia, si sarebbe costruita un piano brillante.
Ma non capivo comunque perché tutte le persone mi squadrassero nei corridoi. Forse perché giravo con Steve, il quale mi raccontava di volta in volta le sue conquiste che io non perdevo tempo ad ascoltare, o forse per il mio aspetto dato che uno) ora mi tiravo i capelli ogni santo giorno solo perché mi facevano sembrare diverso due) per il mio fisico, in effetti ero dimagrito molto e ora riuscivo a vedere le mie costole, oppure tre) tutti avevano capito che ero uno stronzo e a me non andava perché Finn Michael Wolfhard non è sono uno stupido.Avevo acceso una sigaretta, odiavo fumare, ma ora dovevo soltanto rilassarmi. Ero pieno di stress e non facevo altro che pensare. I voti erano il mio problema minore, ero sempre stato un ragazzo prodigioso e non avevo difficoltà ad eccellere in ogni materia. Ma odiavo la scuola proprio perché dovevo vedere Millie e Jack camminare assieme nei corridoi. Qualche volta mi lanciava delle occhiate, ma non traspariva cattiveria, anzi. Penso che quella fosse compassione. Aspirai e poi sbuffai il fumo. Stavo per ripetere l'operazione ma qualcuno afferrò la mia sigaretta violentemente e la calpestò al suolo.
Ma che cavolo?!
Mi voltai rosso in viso per vedere chi aveva osato spegnermi la cicca.
Venni sommerso da un'ondata di capelli rossi, come il colore del sole quando, la sera, tramonta e travolto dal suo profumo, sapeva di Maggio. Poi incontrai i suoi occhi verdi come le foreste più oscure.
Sadie Sink mi stava rivolgendo una delle sue occhiate più cattive.Cercò di calmarsi ripetendo qualche mantra o qualcosa di simile che non capivo e che la faceva sembrare più strana di quello che già era per me.
-Finn, perché continui a farti questo?- mi rimproverò mentre, presomi a braccetto, iniziava a camminare verso la scuola. La guardai male e sbuffai dimenandomi, ma lei prontamente mi pizzicò il braccio facendomi strillare come una ragazzina. Ho il super potere degli ultra suoni, gente. Poi mi fermai su due piedi facendo quasi cadere la rossa che era due volte più bassa di me. Mi fece ridere e lei s'arrabbiò ancora di più. Feci per riafferrare l'ennesima sigaretta dal pacchetto. Sadie non mi fermò questa volta. Si limitò a guardarmi. Solo con uno sguardo, mi fece dimenticare chi ero e cosa stavo facendo tanto che feci cadere la sigaretta dalle labbra e quella finì sulla neve fresca di Dicembre. Mi guardava compassionevole, come una madre guarda i suoi figli disobbedirle e subirne le conseguenze Non era arrabbiata.
Era lo stesso sguardo di Millie. Le facevo davvero pena.Iniziai a pensare che forse il problema ero davvero io, anzi, il problema ero io. Ma non feci in tempo ad iniziare una nuova discussione con il mio subconscio che le dita candide di Sadie stringevano in due pugni il colletto lanoso del mio montone tirandomi a sé. Mi stava abbracciando. Io rimasi rigido a riflettere. Sadie non mi aveva mai abbracciato. Allora ci teneva davvero. Mi sciolsi e le accarezzai i capelli per poi stringerla più forte a me. Ora singhiozzava. Sadie non aveva mai pianto e ora lo faceva per me?
-Ehi, no, non piangere- cercai di sussurrare, ma la voce mi tremava e così finí in un pianto disperato anche io. Mi strinse di più e io mi sentii a casa. Respirai il suo profumo: fragole, more, mirtilli... Maggio.
-Finn- mormorò tra le mie braccia prima di staccarsi e guardarmi negli occhi.
-Mh?-
-Oggi niente scuola, andiamo a casa tua, ho in mente una cosa grandiosa- sussurrò.Inforcai la mia bici rossa fiammante e lei salì dietro di me aggrappandosi al giubbotto di fustagno e pedalai fino a casa. Entrammo e la portai in camera mia dopo aver scritto un messaggio a mia mamma in cui dicevo di "essere ammalato".
Si sedette sul mio letto a gambe incrociate mentre mi guardava appoggiato allo stipite della porta.
-Festa di compleanno!- urlò con fare teatrale, gesticolando con le mani e con la bocca e strappandomi un risolino. Ci sapeva davvero fare. Mi sorrise a trentadue denti e picchiettò il materasso invitandomi a sedermi difronte a lei.
Feci come aveva richiesto.
-Okay, domani è il tuo compleanno, giusto?- bisbigliò alzando un sopracciglio.
Wow. Domani era il 23 Dicembre e non me ne ero nemmeno accorto.
Annuii immerso nei miei pensieri. Come avevo fatto a scordarmi del mio compleanno?
-Effe E Esse Ti A- strillò alzandosi in piedi sul letto e rubandomi un altro sorriso. Sadie era pazzesca e non mi stupivo che Caleb se la tenesse stretta per sé.La mattinata trascorse piuttosto velocemente, organizzammo tutto nei minimi dettagli. Sadie aveva pensato ad avvisare tutti i miei amici e non e inoltre aveva pensato anche alla torta, agli snack e alle bevande (l'alcol lo portava Steve).
Io mi ero dedicato alle decorazioni, anche se il fai da te non è proprio la mia ispirazione, e alla musica dato che l'unico DJ di Hawkins non mi piaceva. Era un tipo strano.
Sadie mi aiutò anche a scegliere cosa mettermi e tutto era così perfetto.Finito il nostro lavoro di party planner, lei disse che voleva parlarmi.
-So che l'argomento non ti piace minimamente, ma te la sentiresti di parlare di Millie?-
A quel nome sentii mille farfalle nello stomaco e la nausea mi assalì, ma dovevo parlarne con lei.
-Cosa vuoi sapere?-
-Senti Finnlard, ho parlato con lei- e già lì mi mancò l'aria- e dice di essere pronta a chiarire con te quindi ho pensato che una festa di compleanno potesse aiutarvi- sorrise fiduciosa.
Aveva fato tutto questo senza consultarmi?
Era davvero pazzesca.
Ricambiai il sorriso.
-Grazie, grazie, grazie, grazie- strillai abbracciandola e sollevandola da terra.
-Wolfhard soffoco, Finn troppa vicinanza- sussurrò con voce strozzata.
-Pensavo che lei non mi volesse perdonare più- mi stavo quasi commovendo.
Sadie portò le sue braccia al mio collo e si avvicinò. Non avevo caldo e il mio cuore non batteva più forte del previsto come invece accadeva anche solo se Millie mi guardava.
Mi baciò la punta del naso e sorrise ancora.
-Adoro le tue lentiggini- sussurrò.
-E io adoro te-
Era l'amicizia più sincera che avessi mai intrecciato e stava sbocciando ora e sapeva di Maggio.🍓🍓🍓
Ehi cuori
Non uccidetemi
ma siamo in vacanza
e io sono via
e quando rientro
ho tipo
15 verifiche
e ora mi suicido
A parte gli scherzi...
Spero di riuscire ad aggiornare
più spesso perché ho tutto in mente;)
Comunque
Come vi è sembrato
il capitolo?
Mi piace troppissimo Sadie
mi serviva come personaggio
Voi come state?
Non so che altro chiedere
quindi
bye
ali💛
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Every breath you take ♕ Finn Wolfhard
FanficQuanto può annoiare la popolarità? Finn Wolfhard è un adolescente che sta vivendo tranquillamente la sua vita: ragazza perfetta, ottimo studente e buoni amici. Cosa succederà quando incontrerà lei che sconvolgerà tutti i suoi piani? ?07/01/18...