Capitolo 1

316 9 0
                                    

Non ho mai creduto nel colpo di fulmine e tanto meno a quella che chiamiamo attrazione fatale. Ho sempre sorriso, con una velata malinconia, alle confidenze fatte dagli amici sull'argomento. Ma davvero è possibile innamorarsi di una donna a prima vista? E' ammissibile buttarsi a capofitto in una avventura amorosa soltanto per uno sguardo o per una pura e semplice curiosità erotica che scopri all'improvviso attaccata sulla pelle? A trentadue anni poi, tanti ne ha il sottoscritto, si finisce per crederci ancora meno! Potrebbe anche essere vero, che diamine, ma limitatamente ad una frazione della propria vita, magari meno imbrigliata dai pensieri esistenziali o dalla pura soddisfazione personale. Chi di noi non è rimasto mai fulminato dalla compagna di classe? Chi non si è mai rincoglionito di colpo per la nuova ragazza che si univa al gruppo di amici? Di cosa si trattava: di un colpo di fulmine? Di un innamoramento veloce? Della passione del possesso o della dimostrazione, tutta maschilista, della capacità di saper conquistare anche lei? Con la stessa velocità con cui ci eravamo appassionati e invaghiti, ci accorgevamo però, e soltanto dopo aver giurato che quella era la donna della nostra vita, dei suoi brufoli nascosti sotto il trucco pesante, della sua vespina che aveva solo tre marce, delle sue polacchine che non erano Clark, del suo maglione che buttava i pelucchi e dei suoi capelli che non erano di quel biondo naturale che ci eravamo immaginati.

Innamoramento o passione? Spesso sia gli uomini che le donne confondono i due sentimenti. La passione è qualcosa di istintivo, che sboccia improvvisa e che ci infiamma come legna secca. Nasce in un lampo: è un impulso di volere che si fa largo nella mente, senza mai lasciare lo spazio per domandarci: perché? L'amore è un sentimento diverso: si basa su fondamenta collaudate, è ricco di quel fascino incomprensibile misto di astrazione e di razionalità. In amore ci si sceglie con cura, confrontando le diverse sfaccettature dei caratteri e si finisce con l'accettarsi dopo essersi soppesati, misurati, conosciuti e stimati. E' un sentimento carico di complicazioni che nasconde in sé diversi modi di essere. E' atipico e incommensurabile: è semmai l'insieme del tutto. E' gelosia, completezza, tormento, adorazione, odio, amicizia, devozione, affettuosità, dolore, gioia, paura, emozione. E' impossibile tentare un'analisi dell'amore e lungi da me l'ipotesi di provare a convincervi di avere le risposte in tasca. Ognuno di noi ha provato a dare la propria spiegazione, ma credo che abbia finito poi per vedere e vivere questo sentimento senza regole né leggi. Che sia proprio la sua complessità a rendere così facile il confondere passione ed amore? Proprio per questo, forse, molti rapporti, che all'inizio appaiono eterni, vanno a puttane trascinandoti verso la più triste e cupa solitudine: "Maiale, tutte le donne sono delle maiale... Ah, ma puoi stare tranquillo... tie' non mi fregano più. Innamorarsi? Per piacere! Sono sordo e non voglio sentire. Meglio rimanere signorino ed essere un papero solitario! Basta con le storie serie, ma va là, che le donne son tutte maiale!" Ditemi chi, tra voi, non abbia mai detto o pensato cose simili dopo l'ennesima, terribile, giovanile e immatura delusione amorosa. Un colpo di fulmine è concepibile quando si è incapaci di districarsi tra le pieghe che Cupido costruisce con malizia quotidianamente. Lo ammetto: potrebbe anche accadere, ma è la vita stessa con il passare del tempo che poi non lo permette più. La vita ti obbliga a maturare in fretta, a galoppare sempre più spesso su cavalli di razza diversa. Ogni cavallo ha il suo stile, una personale andatura e ti devi adeguare per forza al suo passo, altrimenti stai tutto il tempo con il culo che batte in controtempo sulla sella. La vita costruisce intorno a te esperienze che portano ad abbandonare la fase della mente sognante, per incamminarsi velocemente verso la fase della mente razionale. Ed allora abbandoni "l'io inconscio", con il quale filtri aspirazioni e desideri, per approdare a "l'io cosciente" con il quale puoi iniziare a catalogare tutta la tua esistenza. Diventi come un esperto collezionista che sceglie e misura i propri preziosi oggetti: questo si, quello no, questo è rarissimo, quest'altro lo diventerà. Impari subito a riconoscere il pezzo pregiato tra mille altri e affini quella capacità di acume ed esperienza per non farti appiccicare più la classica patacca. Lentamente ti rendi conto che, se un tempo, due più due poteva fare anche cinque o sette, oggi può fare solamente quattro. E' il corso naturale delle cose; il pensiero si trasforma e allora devi decidere: o sei carne o sei pesce, o fagociti o sei fagocitato o sei vincitore o sei perdente. Alla fine valgono due motti: se sei pecora non sperare di essere amico dei lupi e chi nasce Tavernello non muore mai Champagne. Le esperienze costruiscono il loro muro di solide certezze e ti permettono di non ripetere più gli errori già fatti. Non voglio dire con questo che le esperienze ti rendano pessimista o modellìno negativamente il tuo "io pensante". Semmai lo è il nostro modo di confrontarci con la realtà; amiamo sempre ricordare le cose negative che ci ha riservato la vita, l'amarezza della delusione, la tristezza dell'incomprensione, il tradimento di un ideale. Allontaniamo il bello del passato per innalzare come una bandiera bianca i nostri fallimenti. Non esiste però nulla di cattivo dal quale non nasca un qualcosa di buono ed è proprio l'esperienza che dovrebbe suggerirci nuove considerazioni sulla vita, ampliando la nostra mente, liberandola dalle paure che vivono nascoste dentro di noi.

No, non ci credo ai colpi di fulmine, quella volta con Chiara però...

Per favore, non lavarmi la caffettieraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora