«Che vuoi? Hai intenzione di seguirmi tutta la serata?» Domanda irritato.
«Insomma, guarda che ore so---» Nota di non avere più l'orologio.
«Cercavi questo?» Chiedo facendo dondolare davanti al naso il suo orologio.
Lo afferra con uno sguardo di superiorità e nervoso allo stesso tempo.
«Grazie. Comunque dovrei chiamare un---» Si interrompe di nuovo notando di non avere più il cellulare.
«Bella cover.» Dico ammirando il suo telefono.
«Ma co---» Rimane stupito prendendo lentamente il telefono.
«Se devi pagarlo questo taxi avrai bisogno del tuo portafoglio, non credi? O forse quello di un certo...Oluo Bozado?» Chiedo ridendo e leggendo la tessera sanitaria all'interno del portafoglio.
«Ridammelo.»
«Cosa? Non abbiamo fatto ancora nulla dolcezza.» Dico con un incontrollabile ghigno sulla faccia.
Levi grida esasperato ridendo allo stesso tempo.
«Sei proprio un tipo divertente.»
«E tu un tipo poco concentrato.» Dico lanciandogli la sua carta d'identità.
«Insegnami.»
«Tu lavori con le mani.» Sussurro in modo provocatorio e facendogli aprire le braccia.
«Bisogna entrare nella mente delle persone. Le distrai e poi tac, quello che vuoi è tuo.» Aggiungo schioccando le dita.
«Tipo così? Sei sposato?» Chiede ridandomi l'anello che pochi secondi fa indossavo sull'anulare della mano sinistra.
«Bravo.» Dico quasi amareggiato.
«Non rubarmi il lavoro però.» Aggiungo.
«Non hai risposto alla seconda domanda.» Mi da l'anello.
«Non sono sposato. è stile, capisci?»
«Ahah, spara, a chi lo hai rubato?» Chiede divertito incrociando le braccia.
«Segreto.» Dico stuzzicandolo.
«Insegnami di più!»
«Vieni allora, ti porto in un posto.»
«Uuuh, misterioso.» Sussurra divertito.