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Arriviamo davanti al grande edificio che visito tutti i giorni. Dall'aspetto esterno non si direbbe che ci lavorino dei ricchi sfondati...truffatori. Meglio, in fondo è un lavoro illegale e la polizia non immaginerebbe mai che quell'edificio è pieno zeppo di soldi. Apro la porta del retro per poi entrare insieme al bassetto. Ci potrebbe essere utile, è sicuramente facile nascondersi per lui. Entriamo e togliamo i cappotti. «Wow.» Esclama a bocca aperta. «Benvenuto.» «è così...pulito.» Si accarezza le guance con le mani. «é normale. Qua ci lavoriamo. Cioè...ci lavorano persone per bene.» Dico gesticolando. «Sembra ovvio.» «è ovvio.» Dico fiero. «Allora, mostrami.» «Qua rivendiamo le cose che abbiamo rubato rifacendole e tenendoci le cose originali per poi rivenderle di nuovo e prendere il doppio e il circolo si ripete. L'unica cosa è che non possiamo portare in bella vista le cose che abbiamo rubato. Potrebbero riconoscerle.» Aggiungo vedendo Levi provandosi una collana con dei diamanti. «Come sto?» Chiede entusiasta. «Bene, peccato che tu non possa indossarla fuori.» «E allora che gusto c'è?» Chiede rimettendo apposto la collana. «Gusto di soldi. Siamo ricchi sfondati.» Dico per poi bussare alla porta dei miei dipendenti. «Sasha, ho bucato le gomme.» Porgo la mano in avanti con un elegante gesto. «Tenga capo.» Esclama lanciandomi un mazzetto di soldi. «Grazie.» Esco mettendomi il cappotto. «Che fai li impalato? Pensi di poter lavorare guardando?» Chiedo notando Levi a bocca aperta. «Come? Inizio oggi?» «Oh caro, tu non inizi proprio niente. Prima ci sono gli 'addestramenti reclute', non so se capisci.» Lo stuzzico. «Non sono scemo.» Esclama pretendo il cappotto e uscendo dall'edificio. Questo lo vedremo, Ackerman.
