Born Again

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Le luci gli passavano accanto in un flash quasi invisibile, ma allo stesso tempo quasi accecante. Il vetro del finestrino chiuso rinchiudeva l'ambiente caldo ed intimo che regnava nell'auto scura dell'uomo dal nido riccio in testa e le gambe troppo lunghe. I silenzi imbarazzanti erano spariti, lasciando spazi a fiumi di parole e canzoni arrangiate dai due. In generale, Louis cercava sempre di raccontare qualcosa a Harry e viceversa. Erano due persone che non aspettavano nient altro che conoscersi meglio, scoprire tutti i piccoli vizi e difetti che li caratterizzavano.

Louis era accanto a lui, bloccato solo dal cuoio della cintura, ballando sulle note di "What's my age again?" dei Blink-182. Harry urlava le poche frasi che conosceva della canzone con Louis e subito dopo scoppiavano a ridere mentre si guardavano negli occhi. Finita la canzone, Harry abbassò il volume, rendendo "Hotel California" degli Eagles un piacevole sottofondo su cui riprendere fiato.

"Che c'è Styles, sei satanista per caso?"

(N.D.S: Per chi non lo sapesse, questa canzone è oggetto di numerose interpretazioni, tra cui quella di esser legata al satanismo)

Scherzò Louis, aprendo il finestrino, riconoscendo gli edifici che usalmente vedeva nei dintorni della stazione di polizia.

Una mezza idea sul dove lo stesse portando se l'era fatta, ma con l'uomo al suo fianco niente poteva essere definito "prevedibile", per cui si astenne dal chiedere se le sue ipotesi fossere corrette.

"Mi piace ascoltarla quando leggo come sottofondo, non romperò le tradizioni per te, questa canzone è sacra per me"

Rispose Harry col tono di chi non ammette repliche, lasciando Louis un po' di stucco. Infondo l'aveva buttata lì per scherzare...

"Mi spiego, in questa canzone analizzano un certo tipo di apparenze ed è anche il motivo per cui siamo qui stasera, ci tengo molto a questo e ti prego di non fare domande per il momento, okay?"

Louis si morse il labbro, buttando giù la sfilza di domande che stava per porgli, trattenendosi dal giocare col fuoco di nuovo. Si limitò a fare un cenno di consenso con la testa.

Il riccio parcheggiò, correndo dall'altro lato dell'auto per aprire la portira a Louis, gesto che il ragazzo apprezzò. Anche se titubante, Harry allungò la mano verso quella di Louis,  stuzzicandolo con l'indice con la speranza che capisse le sue intenzioni.

Louis capì al volo e unì le loro mani in una mossa decisa e piena del coraggio che mancava ad Harry. L'insicurezza del riccio, almeno per il momento, poteva essere compensata dal coraggio giovane di Louis. Quest'ultimo davvero non capiva come mai uno come Harry fosse insicuro di se stesso, il bell'aspetto non gli mancava e nemmeno le buone maniere da gentiluomo, ad essere totalmente onesti. Si perse qualche secondo ad osservarlo, i dettagli del suo viso particolare potevano esser analizzati per ore ed ore, e Louis voleva iniziare immediatamente.

"Devi farti le sopracciglia, gattino, ci sono troppi peli lì su"

Il petto del maggiore si scosse dalle risate e Louis era abbastanza fiero di essere riuscito a togliergli quell'area spenta e seria dal viso. Intanto erano arrivati davanti alla stazione di polizia proprio come Louis aveva dedotto, ora gli mancava il motivo di quel posto.

"I gattini non si depilano mica"

"Ma sono bruttissime, sembri un corvo così"

"Sei solo invidioso e comunque ti vedo guardarmi innamorato!"

Il ragazzo dagli occhi blu arrossì, trattenendo un sussulto di chi è stato appena colto in fragante. Cercò di rimanere impassibile e non fallì per sua fortuna.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 26, 2017 ⏰

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Crime Scene -Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora