Il tradimento di Tom.

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Bellatrix era pietrificata.

-Che facciamo, Tom?-Chiese.

Tom esitó un attimo.

-Corriamo!- Urló ad un tratto. Afferró Bellatrix per un braccio e iniziarono a correre.

Sarebbe stato un ottimo piano, ma c'erano due piccole pecche:i centauri corrono piú veloci degli umani e conoscono meglio la foresta.

Bellatrix e Tom correvano giá da un' ora, erano esausti. Si fermarono.

-Non c'é nessuna traccia dei centauri. Possiamo fermarci- Disse affannosamente Bellatrix.

-No. È un trucco!-Rispose Tom-Andiamo!-

ricominciarono a correre.

Si trovarono in una specie di piazzola, dove i tronchi e i rami degli alberi ricoprivano il terreno. Continuarono a correre.

Tom si giró.

-Dietro di te! Bella!-urló.

Bellatrix si giró, vide un Centauro e cercó di correre ancora piú veloce, ma inciampó in un tronco e cadde.

-Tom!!!-Urló.

Tom si giró e le volse uno sguardo dispiaciuto, poi si rigiró e continuó a correre.

-Tom! Tom, dove vai? Aiutami! Tom!

Bellatrix non riusciva ad alzarsi.

Il centauro era davanti a lei.

-Umana!-Disse.-Tu. Sei venuta qui, nella mia foresta a spartire ordini. Ora ne subirai le conseguenze. Prendetela!

Una dozzina di centauri si avvicinó a Bellatrix e inizió a legarla con una corda di una materia resistentissima. Per quanto si dimenasse, Bellatrix non riusciva a liberarsi.

I centauri la portarono via.

Chiuse gli occhi. Pensó che era solo un brutto incubo e che presto si sarebbe svegliata e sarebbe tornata dai suoi amici.

Poi pensó che quell'orribile incubo era iniziato come il piú bell dei sogni: Tom le aveva chiesto di aspettare, voleva parlare con lei. Poi l'aveva portata nella foresta per farle vedere degli animali dolcissimi.

Poi peró l'aveva abbandonata lí, a terra, ferita e in pericolo.

L'aveva tradita.

Tom era cattivo, questo ormai l'aveva capito. Ma non si sarebbe mai aspettata un comportamento simile.

Riaprí gli occhi e si accorse di essersi addormentata. Aveva il viso bagnato dalle lacrime e intorno a lei vedeva solo buio.

Nei suoi tre mesi ad Hogwarts non aveva imparato abbastanza per potersi smaterializzare o per poter avvertire qualcuno telepaticamente.

Anche se, in cuor suo, sperava che se e quando Tom fosse uscito dalla foresta, sarebbe subito andato a chiamare aiuto.

Sicuramente non sapeva smaterializzarsi, ma una cosa la sapeva fare. Prese la bacchetta tra le dita.

-Lumios.- sussurró.

Dalla sua bacchetta uscí una palla di luce gialla.

Era comunque sola e non sapeva dove fosse, ma almeno ora poteva vedere qualcosa.

Si aspettava scheletri e ossa, invece niente.

Solo pietre.

Capí di essere in una caverna, probabilmente sotto terra, perchè non sentiva nessun rumore.

Quindi non poteva neanche chiamare aiuto.

Girando la bacchetta si accorse che a pochi centimetri da lei c'era la sua cartella. Pensó che magari tra i libri avrebbe potuto trovare un aiuto. Si allungó. Non ci arrivava, era legata.

-Accio-Disse. E la cartella si spostó verso di lei.

Poi ebbe un'idea.

-Accio uscita.

La Bacchetta indicó dietro di lei.

Bellatrix era davanti all'uscita, non si sarebbe dovuta spostare. Inizió a pensare a un modo per far spostare il grosso masso quando, a un certo punto, si spostó da solo.

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