Chi ormai non conosce le Red Velvet, gruppo molto amato di casa SM Entertainment?
Tra le loro ultime canzoni c’è “ Peek A Boo “, estratta dall’album “ Perfect Velvet “.Tante sono le storie raccontate tramite un music video e altrettanti sono i significati che ci si riesce a vedere o ad attribuire e oggi parliamo proprio di questo.
Io stessa sono rimasta profondamente folgorata da questo nuovo album e il music video non è da meno.
Partiamo subito con l’analisi delle immagini del video traendo infine le conclusioni ( strettamente personali ).Per quanto può sembrare abbastanza “semplice” e chiaro il senso e la storyline del music video, in realtà, per alcune particolarità, non è così.
Il video racconta la storia delle cinque Red Velvet che, all’interno della villa in cui vivono, commettono una serie di omicidi calcolati.
Le vittime, come visibile nella scena sottostante di cui vi lasciamo la foto, sono i fattorini delle pizze.
La cosa, letta così, fa anche un po’ ridere, ma a vedere il filmato sono più inquieta che divertita.Probabilmente le ragazze, a mio parere, sono fantasmi, spiriti o comunque qualcosa di sovrannaturale, non visibili ai comuni mortali salvo che non siano loro stesse a volerlo.
Fin da subito ci è chiara la pericolosità delle ragazze, sia la scena iniziale con la lametta che quella successiva con la pizza coperta di diamanti.
Evidente è anche la loro ossessione per le pizze.Mi piace pensare che il significato dei diamanti posti sulla pizza sia quello che fortifichi l’idea che non si tratti di persone in carne e ossa e che quindi non hanno bisogno di nutrirsi del cibo comune.
La main story è quindi l’ennesimo gioco omicida ordito dalle ragazze.
Che non è il primo si capisce quasi subito, quando le ragazze corrono all’interno di una delle stanze dove sono esposte diverse magliette di precedenti fattorini.
Altro indizio sono tutte le pile di cartoni di pizza da varie pizzerie.Individuata la loro successiva vittima, le ragazze si allenano per il prossimo colpo e una volta pronte basta ovviamente una telefonata.
Non appena la loro preda farà l’ingresso in casa, inizieranno a giocare tutti assieme al famoso gioco per bambini “ Peek a Boo “( il nostro ” bubusettete ” per capirci ).
E il fattorino in tutto questo non si fa assolutamente delle domande…Passiamo alla scena delle gelatine.
Qui mi piace vederla in due modi diversi.
In entrambe le versioni si tratta chiaramente dell’ennesimo gioco, un po’ come: “ se la mangi tutta, sei salvo “, ma poi le opzioni diventano due.
Allo scattare della mezzanotte inizia la partita, ma per le ragazze inizia la caccia.Ora. O nelle gelatine c’è qualcosa di allucinogeno, o sono le ragazze stesse che vogliono allucinarlo con dei probabili poteri per illuderlo di riuscire a salvarsi.
Insomma, lo uccidono e gliela fanno anche sudare.
Per questo il fattorino vede a turno ogni ragazza delle Red Velvet che lo aiuta a fuggire.
Insomma, rendiamo il gioco più divertente.
Si tratta, di fatto, di un’illusione proprio perché poi, una volta sul vialetto, le ragazze alla porta sono tutte e cinque, che mirano al ragazzo mancandolo miseramente.Che si tratti altrimenti di una versione “ buona “ delle Red Velvet che cerca di impedire gli omicidi? Non lo saprà mai nessuno.
Sembra che il povero fattorino sia riuscito a fuggire, chiedendo aiuto con una chiamata…. A un numero inesistente. Perché?
Vabbè, sul fianco della cabina telefonica è possibile vedere anche un cartello con la dicitura: “ ragazzi delle consegne scomparsi “.
Nessuno sospetta però delle Red Velvet? Forse perché davvero sono entità che non possono essere viste se non lo desiderano?In tutto questo il povero ragazzo non si accorge che anche Irene è salita in auto per terminare il lavoro.
L’idea in sé, il concept, la sotyline, il brano, la coreografia, sono tutti bellissimi, ma mi piacerebbe anche vedere nella sera di luna piena l’unico momento che le ragazze hanno per agire.
Altra cosa cui mi piacerebbe dare una spiegazione è l’abito diverso di Wendy nella versione rossa.
Molti in rete ipotizzano che sia un modo di spiegare che Wendy è il master mind degli omicidi, ma mi sa davvero di teoria forzata.