Il panorama che vedo è stupendo. Davanti a me c'è una scogliera e sotto di me c'è il mare.
Ho sempre amato il mare, fin da piccola.
Ho sempre adorato tuffarmici dentro e sentire l'odore della salsedine sulla pelle dopo un bel tuffo o una bella nuotata.
Oppure semplicemente restare guardarlo e dimenticarmi di tutto il resto.
Dimenticarmi dei brutti pensieri.
Dimenticarmi dei problemi, delle illusioni, di tutto.
Rimanere sola con il mare a fare da unico spettatore al mio silenzio.Continuo a tenere lo sguardo fisso sulla scogliera davanti ad i miei occhi quando una mano si posa sulla mia spalla.
Ho un leggero sussulto, ma cerco di non farglielo notare e continuo a fissare la scogliera sotto di me fingendomi impassibile.Lui allora toglie la mano dalla mia schiena per poi cingermi la vita con un braccio e cullarmi dolcemente e ho l'impressione che il cuore abbia iniziato a battere più forte.
Ma con te non riesco ad essere impassibile.
Non ci riesco proprio.
Basterebbe guardarmi in faccia per capire che forse ti sto perdonando.
Che il mio sorriso si sta allargando e che i miei occhi sono meno freddi.
E la cosa più triste di tutte è che ti avevo detto che non bastavano un bel posto e due carezze per farmi cadere ai tuoi piedi e ora, come per magia, non sono più di questa idea.
Che cosa mi fai?«Perché mi hai portato qui?» chiedo in attesa di una sua risposta.
Lo sento sospirare, frustrato.«Per parlare. E questo posto è isolato ed è perfetto per questo.» mi risponde senza far trasparire alcuna emozione nella voce.
«Come lo conosci?» gli chiedo cercando di cambiare discorso.
«Diciamo che è il mio posto speciale. Ci vengo sempre quando sono arrabbiato o triste o semplicemente ho bisogno di pensare.» mi confessa lui sotto il mio sguardo incredulo.
Hai davvero un posto del genere?
Hai anche tu un posto dove rifugiarti quando la vita ti sta troppo stretta?
È perché adesso ci sono io con te se è tanto speciale?
Che stai cercando di dirmi?«Non ti capisco. Prima mi dici che non te ne frega un cazzo di me e ora mi porti in un posto del genere? Sei incoerente.» gli dico, stanca dei suoi repentini cambi di umore.
«Sono un coglione.» ammette lui.
«La verità è che ti ho portato qui perché un tempo mi hai detto quanto ti piaceva ammirare il mare e quindi ho sperato ti piacesse stare qui. E prima che tu possa dire altro, si questo è realmente il mio posto speciale.» aggiunge poi ancor prima che io abbia il tempo di aprire bocca.Ma il problema è che non so neanche io cosa dire.
È così strano che ti ricordi ancora questo di me.
Credevo che pensassi fosse una cosa stupida e invece non è così.
E ancora una volta il tuo atteggiamento mi sta stupendo.
Possibile che tutte le volte che mi convinco che non valga più la pena di lottare tu mi dai una ragione in più per restare?
E nonostante voglia negarlo a tutti, compresa me stessa, io voglio che tu continui a darmi ragioni per restare perché non voglio andarmene.
Perché il mio posto è qui, con te.Guardo il ragazzo dietro di me, con ancora le mani a cingermi i fianchi,
spronandolo a parlare. Lui si mette di fianco a me e la sua voce bassa e roca risuona nell'aria. Sospira prima di iniziare a parlare.«La verità è che ti ho detto quelle parole perché mi sono sentito debole, minacciato.
Insomma, tu eri li e per una ragione o per un'altra avevi sentito delle cose che non volevo sentissi e ho pensato che le avresti usate contro di me appena ce ne fosse stata occasione per cercare di avere il controllo si di me.
Quindi ho fatto la cosa che mi riesce meglio.
Ferirti.
Deluderti.
Farmi odiare da te.
Così saresti stata più occupata a piangerti addosso che a rinfacciarmi per tutta la vita delle parole che non avresti neanche dovuto sentire.
Ma la verità è che adesso mi sento uno schifo perché odio vederti così triste, così fredda, così diversa.
Perché non ti sta bene questo ruolo, lascialo fare a chi questa parte la interpreta da anni.
E credimi, se potessi cancellerei il tempo, ma ciò non è possibile e non posso farci nulla purtroppo.
So che a causa mia hai versato tante lacrime e so anche che forse dovrei lasciarti andare per il tuo bene, ma il mio egoismo me lo impedisce.
Perciò, per favore resta.
Resta quando sarò io stesso a chiederti di non farlo.
Resta con i miei sbalzi d'umore.
Resta con il mio caratteraccio.
Resta con le mie cazzate e i mei sbagli.
Resta con me e resta per me.»
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I'll be wrong with you
RomanceEd è proprio quando fai un errore che ne coincidono nello stesso momento altri tutti in una sola volta capaci di buttarti giù e non farti più rialzare. Emma, una dolce ragazza, si era lasciata abbindolare da un ragazzo stronzo e senza sentimenti e...