Chapter 27

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Le restanti due ore di lezione sono uno strazio e sarei realmente tentata ad andarmene se non fosse per il fatto che per arrivare fin qui ho fatto un casino. Ho perso troppo tempo sotto la pioggia per andarmene l'ora di dopo come se nulla fosse. Tuttavia, non riesco a smettere di pensare a ciò che ha scoperto Maria su di Alan.

Si, parlo solo di Alan.
Perché infondo Maria mi ha parlato solo di lui.
Maria ha visto solo lui.
E so che voi fate le cazzate solo in coppia, ma per una volta voglio illudermi che non sia così.
Che si tratti di un altro dei suoi amici coglioni e non di te.
E so che è un pensiero egoista, ma non posso fare a meno di pensarla così.
Perché non voglio pensare che tu abbia ricominciato.
Non voglio pensare che la promessa che mi hai fatto 3 anni fa non valga assolutamente nulla. 

E così, nonostante io sia in classe, la mia testa è altrove.
La mia testa è ritornata li, a quell'orribile giorno e mi rifiuto anche di ricordare.
Chiudo gli occhi cercando di cancellare i ricordi, ma loro sono ancora lì a ricordarmi che nulla è stato cancellato.

«Signorina, ha intenzione di dormire per il resto dell'ora?» mi chiede il professore di filosofia guardandomi scoraggiato. Apro gli occhi lentamente e credo che se avessi un'accetta o qualcosa altro oggetto contundente glielo lanciarei in faccia.

«No, mi scusi.» gli dico facendo poi finta di ascoltare la lezione. Non vedo l'ora che questa giornata finisca.

Appena arrivo a casa, poso come una furia la cartella per terra e mi stendo sul letto esausta. Non ho voglia di fare nulla per le prossime ore se non dormire o pensare a quanto la mia vita faccia schifo. La mia tranquillità viene però disturbata dal ragazzo che dietro di me mi ridacchia divertito. Mi sistemo meglio sul divano e continuo a ignorare la sua esistenza, essendo ancora arrabbiata con lui, ma le mie resistenze vengono completamente abbattute quando Matt si siede vicino a me con quella sua aria da finto innocente.

E ti odio quando fai così.
Perché una parte di te lo sembra davvero.
Perché i tuoi occhi mi fregano tutte le volte.
E io ci avrei fatto l'amore con i tuoi occhi se solo tu avessi voluto amarmi.
E io sarei stata in grado di amarti di più se solo mi avessi chiesto di farlo.
Mi sarei buttata anche sotto un treno in corsa per te.
Avrei sfidato anche un leone per venirti a salvare.
Ma tu non volevi essere salvato.
A te piaceva essere intrappolato sotto quelle rotaie.
Tu volevi restare nella tana del leone.
Ero io quella di troppo.
Lo sono sempre stata.

«Che vuoi?» gli chiedo poi vedendo che non ha intenzione di alzarsi da lì.

«Voglio solo guardare la televisione.» mi risponde scrollando le spalle.

«Certo, e io sono diventata la regina d'Inghilterra.» gli rispondo ironica.

«Oh, davvero, allora salve, altezza reale.» dice prendendo la mia mano e baciandone il palmo. Inarco un sopracciglio non sapendo se scoppiare a ridere per quello che ha appena fatto o se prenderlo a mazzate. Alla fine decido di non fare nessuna delle due cose e di alzarmi semplicemente dal divano, ignorandolo. Lui per tutta risposta si alza dal divano con me e mi segue in silenzio.

«Si può sapere che diamine vuoi?» gli chiedo arrabbiata ed esasperata dal suo comportamento.

«È divertente darti fastidio.» mi risponde semplicemente scrollando le spalle.

«Sei uno stronzo.» gli rispondo arrabbiata per poi prendere uno yogurt dal frigo e mangiarmelo.

«La smetti di ignorarmi?» chiede poi dopo un po'.

«No, è divertente farlo.» gli rispondo di rimando. Lui scuote la testa divertito per poi togliermi lo yogurt dalle mani.

«Ehi, stavo mangiando.» mi lamento incrociando le braccia al petto come una bambina.

I'll be wrong with you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora