Trasferirsi a Brooklyn fu l'idea migliore che la famiglia di Magda Soto potesse mai prendere.
O, almeno, questo era quello che credeva prima di rendersi conto a cosa realmente stava andando incontro.
Appassionata di musica latina e jazz, divoratric...
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{ GUSTAV Accostai la range rover poco distante dal Maxim.
Avevo fatto tardi ma almeno ero riuscito a prendere la torta in quella specie di pasticceria sexy shop nel Queens, e sapevo che era abbastanza per farmi perdonare per il mio ritardo.
Presi la torta ed entrai nel locale, già molto affollato vista l'ora.
Come ogni sera la fila arrivava fino al parcheggio. La saltai, dando il mio nome al buttafuori, grande amico di Adam, che era un frequentatore abituale del night club.
D'accordo, una volta lo ero anche io, ma era passato molto tempo dall'ultima volta che avevo messo piede lì dentro.
La musica rimbombava fra le pareti del locale fastidiosamente.
Le luci rosse e verdi psichedeliche mi accecavano, ma riuscii a trovare comunque Adam, seduto al bancone del bar affollato di gente.
Lo raggiunsi, lanciando un’ occhiata alle donne in intimo che ballavano intorno ai pali glitterati.
A prima vista, Adam era già nella sua fase cronica alcolica, come la chiamava lui, e la serata era appena iniziata.
Posai il cartone rosa pallido della torta davanti al suo naso, spostando di lato il suo shottino di vodka.
Alzò gli occhi lucidi sulla mia figura, sorridendo felice come un bimbo.
-Ecco il cazzone! Lo sai che se non venivi ti avrei reso la vita un inferno?- biascicò, portandosi il bicchierino alla bocca e mandando giù tutto d'un fiato.
-Tu mi rendi già la vita un inferno.-
-Ehi Luke, saluta il mio amico!-
Feci un cenno col capo al cugino di Adam, venuto direttamente da Waterloo per vedere suo cugino.
Era un tipo buffo, silenzioso per la maggior parte del tempo. Viveva con i genitori nonostante avesse già più di trent’anni.
Ordinai una birra e mi sedetti al loro fianco.
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La mia testa si voltò quasi automaticamente verso il centro della grande sala. Le cubiste ballavano ancheggiando i fianchi nei loro bikini semi trasparenti e striminziti.
Guardavo gli uomini avvicinarsi alle giovani donne con occhi colmi di desiderio le banconote infilarsi sotto alle mutandine e sapevo di essere stato come loro una volta.
Adam ordinò tre shot di tequila e si alzò dallo sgabello, rischiando di cadere.
-Vediamo questa torta.-
Mi guardai intorno, la gente che ci circondava, e pensai che non fosse proprio una buona idea, ma Adam aveva già rotto l'involucro del dolce vergognoso.
-Cazzo! Se non fosse una torta probabilmente me la farei! Sai per caso da che modello sono partiti? Hai visto le pasticcere? Sono carine? Dovrei farci un giro…-
Adam mostrò la sua torta a tutti quelli che passavano, più interessati alle ballerine che ha una torta di burro.
{ MAGDA Avevamo finito la bottiglia di tequila. Ci eravamo fermati in altri due bar famosi, con la musica soft E i drink di ottima qualità. Ed erano davvero ottimi, visto il caldo che saliva piano lungo le guance.
Bella era già bella che andata, e anche la giovane Pilar iniziava ad avere gli occhi lucidi.
Tyler propose di tornare a casa, visto lo stato in cui eravamo ridotte, ma Bella lo costrinse a fermarsi ancora una volta.
Questa volta fu Pilar a dirci il nome di un famoso locale della zona.
Era il Maxim, il più vecchio nightclub vecchio stile di New York. Non le chiesi perché conosceva quel posto.
-Non ci faranno mai entrare. Pilar è minorenne.- Disse Ty.
-Sembra comunque mas grande de ti.-
Lui la ignorò, stringendosi nella giacca mentre aspettavamo di entrare.
Non ero mai stata in quel locale, al contrario di Tyler. Diciamo che i miei interessi erano altri.
All'interno il locale era molto più affollato di quello che credevo.
Le luci forti resero la mia vista ancora più ridotta grazie all'annebbiamento dell’alcol.
-Ma dove ci hai portato, Pil?- Chiese Bella indicando le cubiste mezze nude.
-Non lo sapevo. I ragazzi dell'ultimo anno ne parlano sempre nei corridoi. Pensavo fosse un posto figo.-
-Oh, lo è.- esclamò Tyler improvvisamente più interessato, seguendo con lo sguardo una ballerina passargli sotto al naso.
-Lo sai, una di loro ha il tuo stesso vestito.- Le dissi ridendo senza apparente motivo, siccome non avevo visto nessun altro con quel tubino striminzito.
-Cosa?! Penseranno che sono una sgualdrina da quattro soldi che non può permettersi vestiti de marca! Magda sei sicura? Oddio devo correre a cambiarme! Usciamo da qui!-
La trattenni per un braccio. -Scherzavo Bella!-
-Non sono scherzi da fare! Non se scherza con la moda!-
Tyler ci trascinò verso uno dei bar. Mi resi conto che eravamo metà delle donne presenti, e l'altra metà erano le cubiste.
Ordinammo l'ennesimo cocktail super alcolico sotto agli occhi critici di Tyler, che sorseggiava tristemente una Red bull.
-Me piace questo posto. È pieno di bei ragazzi.- biascicò Bella , lanciando un’occhiata maliziosa a Ty. -Che dite chicas? Vamonos a bailar?-
Annuii, anche se normalmente non avrei mai ballato in un posto del genere, e presi sotto braccio Pilar, facendoci spazio fra la calca.
Non ci allontanammo molto quando sentii una grande mano maschile palpare il mio sedere spudoratamente. -Questo è meglio di tutte le torte!- Disse un uomo alle mie spalle.
Mi bloccai immediatamente, ricevendo un’occhiata confusa da Bella.
Il palpeggiatore era seduto alle mia spalle sullo sgabello del bar, appoggiato con la schiena al bancone in legno.
Mi sorrideva furbo, lanciando occhiate di apprezzamento al mio didietro. Era un bel tipo, la pelle abbronzata e gli occhi scuri luminosi, probabilmente per il troppo alcol.
-Cosa hai detto?-
Le ragazze si avvicinarono curiose, spingendomi verso il mio interlocutore dalle mani lunghe.
-Che hai un culo che parla, dannazione!- disse lui, dando una gomitata ad un ciccione dai capelli rossi al suo fianco.
Annuii fra me, afferrando il primo bicchiere pieno sul banco.
Rovesciai l'intera bevanda sulla testa del ragazzo, lasciando a bocca aperta sia lui che tutti quelli che passavano li intorno.
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Sorrisi soddisfatta quando sentii la risata esagerata di Pilar è Bella, e appoggiai il bicchiere vuoto dov'era Prima.
-Quello era il mio drink?-
Raggelai, non realmente convinta che si trattasse di un'allucinazione dovuta alla tequila.
Conoscevo quella voce, la conoscevo bene, perché non ero più riuscita a togliermela dalla testa dopo il nostro incontro.
Perché un voce così roca e profonda non si dimentica.
Mi voltai, sperando di sbagliarmi fino all’ ultimo secondo.
Quando alzai gli occhi, capii che non fu così.
Era lui, il tipo del casinò, quello a cui avevo rovesciato la birra fredda sui pantaloni e avevo venduto un hamburger inesistente.
Deglutii, desiderando di sparire all'istante.
Lui se ne stava la, gli occhi fissi sulla mia faccia, un mezzo sorriso stampato su quelle labbra perfette.
Mi ressi al bancone perché temetti di cadere, non per l'alcool ma per la bellezza esagerata del ragazzo.
Ad interrompere il nostro discorso mentale, un discorso decisamente vietato ai minori, fu Bella, con la sua voce acuta che superava persino quella del vocalist.
-Scusala! È stato quello più simile ad un rapporto sessuale dopo anni di castità quindi è normale che reagisca così! –
Il guapo inarcò un sopracciglio divertito ed io diventai rossa fino alla punta dei capelli, maledicendo mentalmente mia cugina.
-Io-io-io…lei-lei…non è v-v-ver…- biascicai qualcosa di incomprensibile, torturandomi le mani dal nervoso.
-Devi avere qualche problema con i bicchieri tu.-
-Cosa?-
Indicò il bicchiere di vetro, che in un passato conteneva la sua bevanda.-Oh, già. Scusami tanto! Non ci ho pensato! Te lo ripago!-
Lui fece un cenno con la mano, sorridendomi dolcemente.-Chi non rovescerebbe qualcosa in testa ad Adam? Hai fatto solamente ciò che farei io ogni minuto.-
-Lo conosci?-
-Oh si. È il mio amico.-
-Migliore amico!- disse il palpeggiatore, asciugandosi la faccia con dei fazzolettini di carta.
-Smettila di parlare come una tredicenne, te lo dico mille volte.-
Bella rise alla sua battuta, guardandolo lasciva.
-Cosa fanno due ragazze così belle sole in questo posto?- Chiese Adam.
-Non sono sole.- Ty, che era rimasto in disparte per tutto il tempo insieme a Pilar, entrò in scena guardando il palpeggiatore con una vaga aria di sfida.
-Oh…- disse Adam, tra lo stupito e il divertito.
-Si, lui è il mio fratellino. – Esclamò Bella, avvicinandosi di più a Adam, così tanto che lui non poté evitare di metterle un braccio intorno alla vita.
Vidi chiaramente il fumo uscire dalle orecchie del mio migliore amico, così feci per raggiungerlo, ma fu qualcos'altro ad attirare la mia attenzione.
-Quella è una vagina?-
Il guapo seguì il mio sguardo e annuì.- È il compleanno di Adam. Lui voleva una torta così e allora….gliel’ho regalata.-
-N-nel senso che l'hai fatta tu?-
Mi sorrise, quel sorriso che mi faceva smuovere qualcosa nel mio basso ventre, e si avvicinò. Il suo profumo mi arrivò sino alle narici. Era buono, intenso e decisamente sensuale.
-Ho qualche hobbie, si. Mi piace fare le torte. Oh, se mi piace.-
-Ah, ti piace la pasticceria, bene…voglio dire…è una bella to-torta.-
-Si, ammetto che non è niente male. Posso solo immaginare quanto sia buona.-
Perché avevo il dubbio che non si stesse riferendo alla sua passione per i dolci?
-E…e qual è la tua specialità?- chiesi con un filo di voce.
-Oh, i cannoli.-si avvicinò ancora di più , abbassando di un tono la voce profonda.- Dovresti proprio assaggiare il mio cannolo.-
Da ora non avrò più la possibilità di aggiornare così velocemente per nuovi impegni lavorativi. Spero di riuscire a pubblicare almeno una volta ogni due settimane,ma non prometto nulla. AliXOXOXO