Dove dieci peccatori,con dieci peccati diversi, accedono al proprio inferno alloggiando al MotHell.
Dieci camere. Dieci segreti. Dieci vite che si incrociano in un macabro gioco senza fine.
Perché quando entri al MotHell, non puoi più scappare.
Autu...
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Ore 22:00
Strinse il laccio emostatico intorno al braccio fino e lo tirò con i denti. Prese la siringa, posata sulle sue gambe coperte da dei leggins slavati, e l'avvicinó alla vena dell’avambraccio destro. Ci mise un po’ a trovare una vena buona, visto che anni e anni di meth le aveva otturato praticamente tutto il braccio. Imprecò, nervosa perché non riusciva a bucarsi e ne aveva urgentemente bisogno, nervosa perché sapeva che quella era la sua ultima dose e non aveva intenzione di sprecarla iniettandola sul muscolo. Fece un respiro profondo cercando di calmarsi, e alla fine ci riuscì, come sempre. Si tolse l'elastico e si lasciò andare sul letto di quell’albergo dimenticato da Dio, annusando le lenzuola ruvide che sapevano di detersivo scadente, quello che usava anche sua madre, e si chiese quante altre persone ci avessero dormito, quanti altri fossero collassati come lei dopo una dose così pesante facendosi le stesse domande. Una volta non avrebbe mai dormito in un hotel. Era sempre stata una ragazza schizzinosa su tutto. Avrebbe portato il suo cambio di lenzuola pulite da casa e pulito la stanza da cima a fondo. Ma molte cose erano cambiate da allora. Afferró il cellulare, un modello vecchio e brutto, siccome il suo smartphone aveva dovuto venderlo per comprarsi altra roba, e controllò le chiamate. Kit non l'aveva ancora chiamata, o forse era colpa della linea, che non prendeva in quella stanza. Aveva urgentemente bisogno del suo spacciatore, perché non sarebbe durata fino al giorno seguente con quello che aveva in corpo. Lei e Kit, il suo pusher di fiducia, si erano organizzati per incontrarsi in quel Motel, e lui doveva essere già arrivato da un bel po’. Prese il cellulare ed uscì, sperando che sul corridoio o in cortile prendesse e potesse chiamare Kit, per chiedergli dove diavolo fosse finito.
