20. 🗝️Room 31

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🗞Damon

Ore 07:00

Non riusciva a smettere di domandarsi perché si trovasse in quella brutta situazione. Le cose non dovevano andare così.


Se solo non si fosse fermato in quel vecchio motel , ora non sarebbe rinchiuso in una stanza rossa che puzzava di morte con una dozzina di sconosciuti dall'aspetto ambiguo e un cadavere.


Damon se ne stava in piedi, appoggiato malamente allo stipite della porta di quella camera fredda. Era arrabbiato per quello che gli stava capitando.


Si trovava in una scena del delitto e ancora non aveva capito perché nessuno aveva chiamato la polizia.


Quel posto sembrava dimenticato da Dio.


Fuori pioveva a dirotto e la temperatura della stanza era scesa ancora.


La maggior parte degli ospiti sembravano preoccupati e tristi per il povero ragazzo, ma Damon no, Damon era stato bruscamente interrotto dal suo sonno profondo per assistere a quella macabra sceneggiata.


Aveva molte cose a cui pensare, di certo non aveva tempo da perdere a risolvere omicidi.


Aveva lasciato il suo borsone nero della Nike incustodito in camera sua e non poteva fare a meno di non esserne preoccupato.


Doveva andarsene al più presto, il tempo per la consegna stava per scadere.


-Nessuno si muoverà da qui finché non salterà fuori l'assassino.- Disse il receptionist, come se gli avesse letto nel pensiero.



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