16 - Gaia

51 16 8
                                    

Samuele esce dal bagno, lasciandomi sola con le mie amiche che, inevitabilmente, iniziano a pormi mille domande.
Ma io non le ascolto: la mia testa è altrove: è con lui e sta rivivendo quei momenti magici e... irreali.
Si, era davvero con me, fisicamente, ma non con la mente, non col cuore: non provava le stesse emozioni che provavo io.
D'altronde non le proverà mai, nonostante io lo desideri intensamente. E, intanto che mi deprimo – pensando al fatto che avrei potuto confessargli tutto, che sarebbero bastate poche parole da parte mia e qualcuna di rifiuto da parte sua per mettermi il cuore in pace, che così avrei potuto dimenticarlo, finalmente sicura che non provasse niente per me –, Sara la Troia Bastarda e Giorgia la Troietta – che non mi ha fatto niente se non essere la migliore amica di Sara – continuano a tempestarmi di domande, chiedendomi perché sono venuta a rifugiarmi in bagno e perché ero abbracciata a lui...
Così finché Eden chiude la telefonata –         
            era al telefono? Con chi?
Mi sembra di aver sentito che dicesse "l'abbiamo trovata... sta bene... ci vediamo al banco del check-in..." – e chiede loro di tacere, sebbene con gentilezza.
È così buona: un giorno la faranno santa!
E proprio guardandola mi rendo conto che, nel frattempo che tutto ciò avveniva, ho istintivamente preso una decisione, una decisione molto dolorosa, che mi costringerà a star lontana da Samuele.
Ma la porterò avanti per questi interi dieci giorni, costi quel che costi: ho deciso che spingerò Sara tra le sue braccia e lo farò.
È la cosa giusta da fare... ed ecco ancora la perfettina che sa sempre qual è la cosa giusta! ...
Fanculo al mio fottuto subconscio!

Se solo io...   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora