25 - Samuele

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Ecco di nuovo il mio caro amico disgusto!
Sembrava tutto perfetto: l'avevo stretta, mi ero ripromesso che non l'avrei mai più lasciata andare...
E invece ora non c'è più perché io l'ho lasciata andare, un'altra volta!
Ho pagato un tizio per venirle vicino e parlarle, e volevo farlo davvero.
Ma quando mi ha abbracciato, accoccolandosi sulla mia spalla, non ho potuto fare a meno di circondarla col mio braccio e prenderle una mano, mentre con l'altra le accarezzavo i capelli.
Era un miraggio, dovevo saperlo: mi sono illuso, come al solito.
Se aprissi gli occhi, forse, potrei smettere di sperare il meglio per ogni cosa che succede, ma sappiamo tutti che questo non accadrà mai. M'invento una scusa per non farle sospettare nulla, dicendole che l'ho abbracciata perché si era avvicinata a me in cerca di conforto e che l'ho accarezzata come faceva mia madre per aiutarla a rilassarsi... che grandi cazzate!
La verità è che l'ho abbracciata perché lo volevo, perché la desidero più di ogni cosa!
E la scusa delle mani fredde, poi?! Devo sembrarle patetico: i suoi occhi si spengono appena pronuncio quelle parole – lo noto anche se si gira, pensando che io non me ne accorga –, probabilmente perché ha avuto l'ennesima dimostrazione di ciò che provo nei suoi confronti e si starà chiedendo perché sia capitato proprio a lei; si starà chiedendo perché le ho dato il conforto che avrebbe dovuto darle il suo fidanzato.
Pensando questo la mia mente si pone subito una domanda, una di quelle che mi pongo molto frequentemente, per non dire ogni giorno della mia vita: è fidanzata?
Ero sicuro che lo fosse, che avesse trovato il ragazzo perfetto che si merita, ma non ne sono più così convinto: o il suo fidanzato è un pirla che non l'accompagna in vacanza per festeggiare il suo diciannovesimo compleanno e per proteggerla da me, o meglio, dai miei sentimenti, oppure non ce l'ha ed è ancora single.
"Sei fidanzata?", le parole escono da sole.
Perché gliel'ho chiesto?
Perché vuoi metterti in ridicolo e ricordarle, da egoista quale sei, che la ami, anche se lei ti detesta?
Perché soffri molto di più all'idea che abbia trovato un ragazzo rispetto a quando ti respinge perché, se è davvero fidanzata, sei fottuto.
Ecco perché, mi ricorda il mio subconscio, che, come sempre, ha ragione.
Quando sento la risposta mi sento morire e mi pento di averglielo chiesto... "Si, sono fidanzata, da tre anni" dice, guardandomi dritto negli occhi, cercando conferma di quello che provo...
Ma non la umilierò ulteriormente.
Mi giro dall'altra parte, come ha fatto lei poco fa, quando le ho detto che l'avevo abbracciata per compassione – lo faccio prima che possa rendersi conto dell'effetto che quelle parole hanno avuto; prima che si renda conto di avermi pugnalato al cuore, per l'ennesima volta – e chiudo gli occhi, anche se mancano solamente 5 minuti all'atterraggio e so benissimo che non mi addormenterò.
Dopotutto, come potrei se quelle parole continuano a rimbombarmi nella testa, facendomi impazzire?

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