ALICE'S POW
Alice:"Chia, adesso sono stanca vado a dormire che domani sará un brutta giornata"
Pensavo, pensavo, e pensavo....a quanto era bello stare a Miami. Per 5 minuti mi ero dimenticata che il giorno dopo sarebbe stato il funerale di mia nonna, ma I ricordi, quelli che hai sotterrato, quelli che hai messo in un angolo così remoto del tuo cervello, quelli che il tuo cuore ha scartato perché fanno così male che ti si ferma. Quei ricordi, quando meno te lo aspetti, sono tornanati, prepotenti e vivi come non mai. Ed è inutile, è tutto inutile, non se ne andranno mai. Puoi non parlarne, puoi nasconderli, ma non si cancellano. Sono lì, pronti a disfare tutto, e tremi all'idea che ti crolli un'altra volta il mondo adosso.
Seppure spesso è facile sorridere, risulta ugualmente semplice abbattersi e cadere nello sconforto. Le lacrime ti reggono l'abito sulla scalinata in discesa verso la depressione, ed il sottofondo, la musica... si riesce a sentire appena, sembra un lamento. Il cuore, si graffia e cede, mentre la mente, consapevole, rimane! Ed ecco il peggio: la memoria non esaurisce mai. Il tempo non cancella e spesso non aiuta nemmeno ad accettare.
Cosí mi addormentai.
E sognai di stare a Miami, e di incontrare Austin. Era tutto perfetto, fino a quando non suonò la sveglia erano le 8.10 dovevo prepararmi perché alle 9.30 ci sarebbero stati i funerali di mia nonna.
Persi il mio taglier nero, scarpe nere e mi truccai un po. Poi andai da Chiara, anche lei era vestita di nero come me. Scendemmo giu e vidi tutti pronti per uscire, per salire sulla lunga macchina di mio padre.
Arrivammo li puntuali, attendemmo i parenti e gli amici poi entrammo dentro la Chiesa. Il sacerdote inizió a dire la messa, e poi alla fine recitó delle parole per noi.
Sacerdote:"Io conoscevo molto bene tua nonna Alice, e mi ha detto di leggervi per voi questa lettera per voi ma sopratutto per TE Alice:
Cari parenti, non vi ho reso al corrente che io ho sofferto di una grave malattia, mi dispiace molto lasciarvi. Avrei voluto passare molto piú tempo con la mia nipotina Alice, volevo andare al suo matrimonio, volevo conoscere suo marito e i suoi bambini. Ma tutto ció purtroppo non é possibile. Ma quel tempo che ho passato con te Alice, é stato bellissimo, indimenticabile. Quindi promettimi che inseguirai i tuoi sogni, starai con la tua migliore amica Chiara e che un giorno diventerai un brava mamma.
Ricordati che io ci saró sempre nei tuoi momenti di bisogno.
Dalla tua cara nonna ❤️
A quelle parole mi misi a piangere e andai ad abbracciare mio padre. Una volta finito ritornammo a casa, e iniziai a pensare alle parole dette dal prete. Mia nonna volevo che inseguivo i miei sogno, quindi voleva che io andassi a Miami.
Mi resi conto che dovevo andare a dire a Chiara una cosa.
Bussai alla sua porta
Chiara:"Chi é?"
Alice": Chiara sono Ali, posso entrare?"
Chiara:"Sisi, certo vieni pure"
Entrai e mi misi seduta sul suo letto, vicino a lei. Gli stinsi la mani e gli dissi
Alice:"Chiara, ho riflettuto molto sulle parole che mi hai detto, e anche a quelle che ha detto il prete. Quindi sono giunta a una conclusione.
Vengo A Miami!!"
Chiara:"Veramente Ali?! Sono strafelice"
Cosí Chiara inizió a saltare sul letto, urlando Miami stiamo arrivando.
Chiara:"Allora, prepariamo le valigie perché, domani si PARTE!!"
AUSTIN'S POW
Chiamai Cameron, e gli dissi se volevano venire con noi
Austin:"Ehi Cam!"
Cameron:"Ei Aus, come stai?"
Austin:"Io tutto bene, ti volevo chiedere se oggi volete venire con me e con Alex al Coco pub?"
Cameron:"Per noi va bene, ci vediamo li alle 9.40?"
Austin:"Certo Cam, allora ci vediamo tra 2 ore"
Attaccai e deti conferma ad Alex.
Cosí chiamai il proprietario del pub, e gli dissi che avrei preso il tavolo piú bello del locale, e l'avrei pagato pure tanto per farlo liberare. Lui mi disse che sarebbe stato mio.
Cosí iniziai a prepararmi, mi feci una doccia e mi vestií. Mi mise le mie supra blu, con un paio di jeans bianchi e la maglietta della Abercrombie blu.
Alex:" Ehi Aus, sei pronto. É tardi dai!!"
Austin:"Si Alex, sono pronto"
Uscimmo e andammo al pub.
Cera tanta gente. Chiamai Cameron, e gli dissi che noi stavamo all'entrata. Dopo 2 minuti ci hanno raggiunto. Aveva portato Nash, Hayes. Cosí entrammo e andammo nel mio tavolo prenotato
Ci sedemmo, e vidi subito delle ragazze venirci in contro, per poi portarci al centro della pista.
Erano davvero tutte belle. Ma io quella sera avevo la testa da un'altra parte. Mi chiedevo se avrei mai rivisto la ragazza castana che era venuta al mio concerto.
Alex:" Ehi bro! Stai bene? É strano che dopo 1 h che una bellissima ragazza balla con te non l'abbia giá portata a letto." Disse Alex ironicamente.
Austin" Non ho voglia ora!"
Presi e mene andai a casa. Lasciai loro 3 li in compagnia di quelle ragazze.
Pensavo a lei, ormai non riuscivo nemmeno piú a baciare una ragazza. Sono stato un cretino a non richiamarla.
Ma aspetta....mi ha chiamato quindi ho il suo numero.
Presi di corsa il telefono e iniziai a chiamarla ....ma niente...cera una voce che diceva:
"Il numero da lei chiamato, é inesistente"
Ma come...mi ha chiamato ed é inesistente....forse sará partita e il numero americano l'ha disattivato?
Non so piú cosa fare......Voglio vederla.....almeno per parlarle
Salve ragazze, cosa ne pensate di questo capitolo!
Vi prego votatelo e commentatelo!
Ho per voi delle grosse sorprese nei prossimi capitoli!!!
A presto!!
Baci Alice😘❤️
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Un amore Impossibile
Fanfiction-Ti odio- urlai. Lui sorrise, alzò impercettibile l'angolo destro della bocca, i suoi occhi si chiusero appena. -Che ridi idiota?- Fece spallucce, quasi a prendermi per il culo. Strizzai gli occhi, furiosa. Lo odiavo. Lo odiavo. -Sei uno stronzo!- u...