17. Il Gufo D'oro

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L'insapettato é sempre più bello del previsto

Ad un tratto, dalla finestra aperta entrò planando un gufo, che si posò sul mio letto a baldacchino.

Era un rapace davvero maestoso. Aveva delle piume morbidissime, di un colore che se stava sotto il sole si trasformava in oro. 

"Dovrà avere sbagliato persona" pensai indifferente.

Io non ricevevo mai posta, se non da Hagrid, ma di tanto in tanto e soprattutto non la sera e attraverso un gufo così bello.

Il pennuto però continuava a insistere, becchettandomi la mano come per dire “ciccia, non stai sognando. La lettera è per te”.

Mi arresi all’evidenza.

Sfilai il laccio con il biglietto dalla sua zampa e vidi con stupore che era indirizzato proprio a me.
Aprii lentamente la busta da dove uscì un pezzo di pergamena che diceva:

“Non t’ama chi amor ti dice ma t’ama chi ti guarda e tace
                                                                                                            Occhi di tempesta
                   (il tuo ammiratore segreto)”

Pensai subito che fosse uno stupido scherzo, così presi un pezzo di pergamena e il calamaio e scrissi:

“Caro Occhi di Tempesta…potrei sapere chi cavolo sei? Se mi stai facendo uno scherzo sappi che non tollero le persone che giocano con i miei sentimenti…
                                                                                                                  Julia”

Legai il mio messaggio alla zampa del gufo, che era rimasto ad osservarmi per tutto il tempo con i suoi occhi penetranti, e lui volò via.

Dovevo ammettere che il messaggio di Occhi di Tempesta mi aveva emozionato un pochino…era bello sentirsi apprezzati da qualcuno, soprattutto in momenti come quelli, dove Harry era tutto il giorno in biblioteca per cercare incantesimi da usare contro il drago e Hermione spariva per diverse ore, tornando in Sala Comune sempre con uno sguardo perso nel vuoto.

Sperai ardentemente in una fulminea risposta di Occhi di Tempesta e attesi.

Aspettai per due ore buone, seduta sul letto, a chiedermi chi potesse essere questo ammiratore misterioso e poi, come se avesse ascoltato le mie preghiere, il gufo d’oro rientrò dalla finestra

Dubita che di fuoco siano le stelle, dubita che si muova il sole,
dubita che la verità sia menzogna,
ma non dubitare mai del mio amore
                                                                                              Occhi di Tempesta”           

Dovevo assolutamente capire chi fosse quel romantico ragazzo, che mi aveva fatto intendere con due frasi di Shakespeare, innamorato perdutamente di me…intanto decisi di custodire gelosamente in biglietti nel mio baule e di parlarne solo con Hermione. 

La storia dell’ammiratore segreto andò avanti per molto tempo.
Ogni sera, dopo cena correvo al dormitorio a ricevere i biglietti dal gufo dorato e cercavo qualche indizio fra le righe, che mi era sfuggito, ma invano.

I giorni che seguirono Harry, io ed Hermione li passammo sui libri a cercare incantesimi o qualunque cosa potesse aiutare il mio amico a superare la prima prova.

Una sera, quando scesi dal dormitorio con ancora l’ultima lettera di Occhi di Tempesta in mente, che diceva
Ma tu chi sei che nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?” (altra frase di William Shakespeare), trovai Harry ed Hermione sul divano a giocare a Sparaschiocco tranquillamente

-Ma…il Torneo?- chiesi

-Ho risolto Julia, non ti preoccupare. Sarà una bellissima sorpresa.- mi disse Harry

-Speriamo che funzioni…la prima prova è domani!- disse Hermione.

E sì, era la sera del 23 novembre ed Harry, il giorno dopo avrebbe dovuto sfidare il suo drago, tentando di non morire bruciato o chissà che altro.

Ero tesa e a giudicare dall’aria che si respirava nella Torre, tutta Grifondoro era sulle spine per domani.
L’unico era Ron che sembrava indifferente alla sopravvivenza o meno del suo ex-migliore amico.

-Harry vai a riposare- disse Hermione, che smise di giocare e si mise a braccia conserte.

Sapevo che sarebbe rimasta lì fino a quando Harry non si fosse mosso.
Era testarda quando ci si metteva.

Un Harry sconsolato e nervoso di alzò dalla poltrona.
Io e la mia amica lo abbracciammo per dargli la buonanotte e gli sussurrai in un orecchio:
-Fidati di te stesso-

Lo guardai salire le scale fino a quando non scomparì nel suo dormitorio.

Ron ci raggiunse subito dopo e iniziammo una conversazione su Cedric Diggory e la prova imminente.
Quando Ron disse:
-Con i draghi non si scherza. Una volta mio fratello Charlie ha detto che un suo amico è morto nel tentativo di sottrarre un uovo da una mamma drago per fare un incantesimo di protezione al cucciolo…- 

Col terribile pensiero di un Harry più morto che vivo io ed Hermione andammo a dormire

-Hermione- la chiamai una volta sotto le coperte

-Che c’è?- chiese

-Giuro che se domani Harry vince e sopravvive io mi dichiaro davanti a tutti.-

-Promesso?- mi chiese

-Promesso- risposi e mi addormentai

Salve popolo di Panem

*saluta tutti  in versione presidente Snow agli Hunger Games*

Sorry per l'orario ma non ho potuto pubblicare prima.

Allora ho due cose da dire:

1) vorrei fare uno "speciale Natale"
Nel senso:alla vigilia di Natale vorrei pubblicare il capitolo del Ballo del Ceppo (così siamo in tema)...non so se riuscirò ad arrivarci prima del 24 dicembre, farò del mio meglio, ma intanto fatemi sapere che ne pensate nei commenti

2) ho deciso che Emily Rudd sarà la "nuova Julia", quindi a breve aggiornerò il cast e la copertina della storia

Per eventuali critiche, domande eccetera scrivete nei comments e lasciate tante stellineeeeee🌠

P. S. Il volatile nella foto è una civetta, ma dettagli
(Moltenimarco only for you)

Stormy eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora