Capitolo 5

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Pov Travor.

Per tutta la sera venni rincorso da Cristin, voleva presentarmi alle sue amiche.
Per fortuna che Daka mi aveva spinto nel suo nascondiglio, se nó mi sarei dovuto subire le loro chiacchiere sdolcinate.
Mi vennero i brividi solo al pensiero.
A proposito di Daka, dove diavolo si era cacciata?
Conoscendola avrà trovato un posto tranquillo dove stare.
Gironzolai tra gli adulti, stando attento a non farmi beccare dalla gallina bionda, ma non la trovavo.
Andai in cucina, e vidi Daka sfrecciarmi accanto, e Marco che la guardava scappare con un sorrisino.
Questa cosa non mi piace.
La seguii, ignorando Marco che mi lanciava delle occhiate di fuoco.
Corsi su per le scale, e andai davanti alla porta della sua camera.
-Daka apri- dissi bussando.
-lasciami sola- disse.
La sentii piangere da dietro la porta.
-Daka cazzo apri- dissi.
Lei non rispose.
Scesi velocemente le scale, e uscii dalla porta.
Mi guardai in torno in cerca di un appiglio.
Vidi un albero abbastanza alto, mi issai su un ramo, poi su un altro, e su un'altro ancora, fino ad arrivare vicino alla finestra della camera di Daka.
Saltai sul davanzale senza fare rumore, aprii la finestra, ed entrai nella camera.
Lei era appoggiata alla porta in lacrime, aveva le gambe strette al petto.
Sembrava non avermi sentito, mi avvicinai silenziosamente.
La abbracciai da dietro, lei non sembrava essersi spaventata, si girò stringendosi al mio petto.
Le accarezzai dolcemente la schiena cercando di calmarla.
Il pavimento di legno chiaro era freddo, meglio trovare un posto un po' più caldo.
La presi in braccio, e la portai sul letto.
Non so cosa era successo, ma doveva essere molto importante, visto che era terrorizzata, e continuava a piangere.
Non so quanto tempo dopo, riuscì a calmarsi, per poco.
-Daka, casa è successo?- chiesi.
Non rispose, rimase a fissare il vuoto, davanti a lei.
-riguarda Marco?-chiesi.
Lei si irrigidì a quel nome.
-cosa è successo, dimmelo- dissi.
Lei negò con la testa, stringendosi a me.
Sospirai, e la strinsi al mio petto, mentre lei continuava a piangere.
Passò un po' di tempo, Daka finalmente riuscì a calmarsi.
-ti sei calmata?, stai meglio- chiesi.
Lei annuì, asciugandosi gli occhi con la manica della maglia.
-vuoi parlarne?- chiesi.
Lei negò con la testa.
-ehy- dissi prendendole il viso tra le mani, e asciugandole le ultime lacrime che le rigavano le guance.
-tranquilla non ti succederà più niente- continuai accarezzandole il viso.
Lei annuì, facendo un mezzo sorriso.
La strinsi forte al mio petto, mentre lei rimaneva tranquilla tra le mie braccia.
La feci sdraiare con me, sul suo letto.
La coprii con le coperte, mentre lei chiudeva gli occhi esausta.
Le accarezzai i capelli, mentre lei si era già addormentata.
Chiusi gli occhi anche io, e mi lasciai cadere tra le braccia di Morfeo, stringendo al mio petto Daka.
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Pov Dakaria.

~sogno~

Ero in una grande prateria, l'erba era alta e secca, lì attorno c'erano diversi cavalli allo stato brado.
Erano più che altro cavalli sauri, solo il capobranco era un bellissimo grigio.
Un forte rumore di sparo, fece spaventare i cavalli.
La mia prospettiva cambiò, stavo guardando dall'alto, i cavalli scappavano seguendo il capobranco verso un bosco, poi buio....
Mi si aprì una nuova scena.
C'era Yuri dentro un piccolo box senza finestre, lui si stava agitando come un matto.
Sentivo la sua voglia di uscire, e tornare da me, alla sua vera casa.
Sentii un tonfo, e una lieve luce illuminò il box del mio cucciolo, e quello che vidi mi lasciò senza fiato.
La groppa era piena di ferite, e gli occhi gli lacrimavano.
Cosa diavolo gli avevano fatto quei figli di buona donna!?
Un nitrito spaventato, si diffuse nella stanza, seguita da altri.....

~fine sogno~

Mi svegliai spaventata, con il cuore che batteva a mille.
Aprii gli occhi, e mi guardai in torno, ero appoggiata al petto di Travor, cosa molto imbarazzante, meno male che stava ancora dormendo.
Provai ad alzarmi, ma più io mi muovevo più lui rafforzava la presa su di me.
Dopo un po' abbandonai quell'idea, visto che lui non aveva intenzione di lasciarmi andare.
Sbuffai appoggiando di nuovo la testa sul suo petto.
Chiusi gli occhi, cercando di riaddormentarmi.
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Pov Travor.

Mi svegliai, per colpa di un fastidioso raggio di sole.
Aprii gli occhi, e vidi Daka ancora addormentata sul mio petto.
Senza svegliarla mi alzai, e tornai in camera mia per farmi una doccia.
Quando finii, tornai in camera di Daka, e la vidi che stava ancora dormendo nel letto.
Guardai l'orario, le 06:05.
Cavolo dovevamo partire.
-Daka, svegliati, forza- la chiamai scrollandola per una spalla.
Lei borbottò qualcosa che non capii, ed aprii gli occhi ancora assonnata.
Guardò la sveglia, e mi guardò malissimo.
-lasciami dormire Travor- disse mettendo la testa sotto il cuscino.
-lo vorrei tanto, ma dobbiamo andare a preparare, Pepper, Mays, Friel, e Kim, per il trasporto- dissi ridacchiando.
Lei rimase in silenzio per un paio di secondi.
-porca puttana...-disse alzandosi velocemente dal letto, e correndo in bagno, mentre io me la ridevo.
-non potevi chiamarmi prima?!- urlò lei da dietro la porta del bagno.
-volevo lasciarti dormire un po' di più- dissi.
-fuori dalla mia camera, che mi devo preparare- urlò di nuovo.
-va bene vado- dissi, per poi tornarmene in camera mia....
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Pov Dakaria.

Entrai subito in doccia, dovevo sbrigarmi!!
Finii di farmi la doccia in tempo record, e tornai in camera.
Presi dall'armadio: un paio di pantaloni aderenti neri, una maglia bordeaux a maniche lunghe che arrivava sotto l'ombelico, e una felpa nera abbastanza larga.
Presi il cellulare, le cuffiette, e le misi in tasca.
Scesi velocemente le scale, presi qualcosa da mangiare al volo, e uscii di casa.
Andai in scuderia, e cominciai a preparare Pepper e Mays.
Presi la roba Mays, e andai al suo box.
Cominciai a spazzolarla, gli pulii gli zoccoli, e gli misi a posto la coda e la criniera.
Poi passai a metterle le protezioni.
Quando finalmente riuscii a finire, la portai fuori dal box, e la feci entrare nel van.
Feci la stessa cosa con Pepper, mentre Cristin mi guardava malissimo, e non sapevo nemmeno il perché.
-bene ragazzi tutti in macchina, prendete la vostra roba ed entrate.- disse Carl.
Andai a prendere il mio zainetto, ed entrai in macchina, nel posto vicino al finestrino, accanto a me c'era Travor, e accanto a lui c'era Mara.
Dietro invece c'erano Cristin e Marco, il quale era proprio dietro al mio posto.
Che fortuna!!
-bene che il viaggio abbia inizio- esclamò Carl.
Speravo solamente che il viaggio finisse presto.....

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Ciao a tutti!!

Scusate per l'attesa ma non sono riuscita a pubblicare prima questo capitolo per problemi di tempo.

Con lo stage, torno a casa alle cinque di sera, poi con i vari compiti che ci hanno dato a scuola sono proprio impegnata, ma ci sono riuscita!

Spero che vi piaccia!

Mi scuso per qualche eventuale errore grammaticale.

Alla prossima!!!!

CIAO!!!

Io e i cavalliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora