10 cose che odio di te

( sei )

CAPITOLO SEI!

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lo facemmo.

non riesco a crederci nemmeno adesso, lo facemmo. come poteva essere successo? incolpo tuttora l'alcool per avermi resa fuori controllo.

entrambi guardavamo il soffitto senza spiaccicare parola. non so nemmeno se avevo voglia di parlare.

«tom?»

ti mordesti il labbro e mi guardasti.

vedesti tutte le mie insicurezze, le mie paure, i miei segreti e ogni piccola cosa che avevo tenuto dentro di me per non farla vedere agli altri.

ti odiai per quello.

«alexa?»

voltai lo sguardo.

«cosa è stato?»

mi facevi domande e io non avevo la forza di rispondere. cavolo, non riesco a capire come mi sentivo anche adesso.

«hai paura?»

paura. un sentimento che provai per la prima volta in quel giorno.

«non stai bene, e io non so cosa ho fatto per farti sentire così.»

non sentirsi bene. già, era ovvio che non mi sentissi bene, ma non sapevo perché.

«vuoi piangere?»

piangere. no, non volevo piangere.

ti avvicinasti a me e circondasti tra le tue braccia il mio torso, attirandomi a te.

«lo volevi? io lo volevo, volevo te.»

mi volevi. tu mi volevi, e io sorrisi leggermente.

«penso che tu non l'abbia mai fatto e adesso ti senti come se ti stesse crollando il mondo addosso. ma stai tranquilla, sei al sicuro.»

a quelle parole ti abbracciai più forte. perché e come facevi a sapere ogni singola cosa che pensavo, ma che non dicevo?

è un segno.

no, non era un segno.

dicesti quello perché era ciò che dicevi ad ogni innocente ragazza che ti portavi a letto. dammi della bugiarda o tutto quello che vuoi, so che è vero.

è stato veramente difficile scrivere tutto questo, perché

odio il modo in cui mi leggi nel pensiero.