10 cose che odio di te

( cinque )

CAPITOLO CINQUE!

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«alexa?»

mi chiamasti e io mi focalizzai su di te, non sul film che stavamo guardando.

«sì.»

mi osservasti e ti avvicinasti a me. io rimasi muta ed iniziai a diventare nervosa.

«sei una persone fantastica, lo sai?»

«non dire cose di questo genere.»

mi guardasti perplesso e io rivolsi lo sguardo ovunque tranne che a te.

«perché dici così?»

«perché non è vero.»

prendesti il mio viso tra le mani e fu come se vedessi dentro la mia anima, scoprendo ogni mio segreto.

«non dirlo mai più. sei bellissima, lex.»

lex.

il primo soprannome affibbiatomi.

abbassai lo sguardo ma tu afferrasti dolcemente il mio mento, poggiando le tue labbra sulle mie e cogliendomi di sorpresa.

ero immobile, tu mi stavi baciando. stavi baciando una ragazza come me. iniziai a muovere le mie labbra a ritmo delle tue, così soffici.

la passione in quel bacio arrivò presto e con l'alcool che mi bruciava le vene, il bacio iniziò a diventare rovente.

non avevo idea di cosa stessi facendo. tutto procedeva a rilento, e quando aprii gli occhi ci stavamo entrambi spogliando.

tu mi togliesti la mia maglia e io tolsi la tua.

mi togliesti i jeans e io stavo per fare la stessa cosa con i tuoi, quando vidi che indossavi ancora tuoi stivali di vernice.

«merda, perché stai indossando questi stivali? sono difficili da togliere!»

lottavamo con gli stivali e ridevamo contemporaneamente sulla situazione comica in cui eravamo finiti, perché i tuoi dannati stivali non volevano sfilarsi.

oh, come vorrei che i tuoi stupidi stivali di vernice non si fossero mai staccati dai tuoi piedi. fu in quel momento che tutto cambiò.

credo che tu sappia benissimo cosa successe dopo. il mio primo errore fu di ascoltare i tuoi complimenti sulla mia bellezza.

era solo una cosa da niente per te, entrare nelle mie mutandine. e ancora oggi,

odio i tuoi stivali di vernice.