8. Michael

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Mezz'ora dopo sono all'interno del Sunflower House.

Mi dirigo al tavolo dove vedo Michael sbracciarsi e lo raggiungo, stampandomi un sorriso sul viso, cercando di cancellare la conversazione avuta con Adrian quella mattina.

《Ciao, sei radiosa》.

Si sporge avvicinandosi, lasciandomi un dolce bacio sulla guancia.

Il suo profumo di dopobarba mi avvolge, e mi accorgo che non so ancora molto di lui.

《Grazie, anche tu》.

Mi siedo e subito dopo arriva Theresa, la ragazza che ho visto la prima volta che sono stata qui.

Oggi ha una crocchia ordinata e il viso luminoso leggermente truccato.

Si avvicina e ci sorride con gentilezza e professionalità.

《Ciao Mike! Signorina. Cosa vi porto?!》

Scorro velocemente il menù e decido di prendere un sandwich al roastbeef con patate al forno, Michael decide di prendere lo stesso, e la ragazza si allontana.

《Allora Michael, di cosa ti occupi?》

Mi sorride.

《 Finalmente è arrivato il tanto atteso interrogatorio, temevo che non volesse conoscermi, signorina Anderson》.

Le guance si colorano di rosso, il mio tentativo di sembrare naturale è andato a farsi benedire.

《Non devi parlarmene se non vuoi, era giusto un modo per fare conversazione》.

Lui ferma le mie parola poggiando la sua mano sulla mia, sopra il tavolo di legno.

《Au contraire mon cherie, non vedevo l'ora che arrivassimo a parlare di noi, in modo da conoscerci meglio》.

Mi tranquillizzo e ci sorridiamo, il contatto delle nostre mani si interrompe con l'arrivo delle portate che avevamo ordinato, poi Michael continua il discorso rispondendo alla domanda che gli avevo posto in precedenza.

《Sono un veterinario. Ho un mio studio qui in città. Vengo dal Montana, mi sono trasferito qui dopo la morte di mio padre, la zia Mildred è l'unica parente che mi sia rimasta, e mi è sembrato giusto starle vicino, nel caso avesse bisogno di qualcosa》.

Il suo racconto mi stringe il cuore. So bene cosa voglia dire perdere qualcuno che si ama, conosco il lampo di nostalgia che gli attraversa impercettibilmente lo sguardo, come un fulmine al ciel sereno.

< Sei molto premuroso, e credo che Milly abbia bisogno di qualcuno che le stia vicino con l'avanzare degli anni; anche se non lo ammetterà mai!>

Trovo che il gesto di Michael sia molto nobile, non tutti sarebbero stati pronti a partire per stare vicini ad una vecchia zia.

<Si, è una combattente>.

Ridiamo insieme e la sua mano cerca di nuovo la mia,muovendosi piano sopra il tavolo, la stringo con presa sicura e sento il suo tepore che si diffonde, scaldandomi.

<E tu invece? Cosa fai qui?>

<Sono nata qui. Dopo la morte della mamma i ricordi si sono fatti come dire, pesanti. Mio padre scelse di scappare letteralmente da tutto ciò che le riguardava, così colse al volo un'opportunità di lavoro che gli era stata offerta e ci trasferimmo a New York.
Sono tornata per far crescere il mio curriculum e la mia esperienza con il lavoro che il WN mi ha offerto>.

Racconto tutto con molta leggerezza, e ho notato che lui mi ha ascoltato con interesse, ancora una volta, dimostra di essere una persona attenta alle emozioni altrui.

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