E' appena scattata la mezzanotte e me ne sto qua davanti al camino, con uno dei drammi di Shakespeare tra le mani e la tazza di te' appoggiata sul comodino. Alla mia destra la neve cade lentamente e la luna piena si fa vedere.. . io l'ammiro tanto, riesce a farsi notare senza pudore... anche essendo cosi' lontana la notte mi tiene compagnia facendomi riflettere. Poi se ne va come per dire: "E' ora di affrontare la solita giornata, ma io devo andarmene per farti capire che ce la puoi fare anche da sola."
Sentii il telefono suonare e mi alzai di scatto per prenderlo e rispondere. Ovviamente era un numero privato ma senza pensarci troppo risposi.
Numero privato: "Loriane e' morta."
Era la voce di un ragazzo, sembrava distrutto. Ma Drew non era. E cosa c'entrava Loriane?
Helen: "Chi sei?"
Numero privato: "Questo non importa."
Helen: "A me si."
Numero privato: "Hai capito quello che ti ho detto?"
Helen: "Si, certo. Sara' uno di quei soliti scherzi che vi divertite a fare."
Numero privato: "Stai attenta."
Senza farmi rispondere quel ragazzo riattaccò subito. Eppure sembrava cosi serio ma allo stesso tempo non era credibile.
Ripensandoci però, mi accorsi che comunque sia Loriane non mi aveva cercata da un po' di giorni e questa cosa mi fece paura. So che lei non si sarebbe mai dimenticata di me e mi aveva promesso che mi avesse chiamato tutti giorni.Camminando avanti e indietro presi il telefono e la chiamai cercando di stare calma. Dopo almeno cinque chiamate lei non rispose. Non poteva essere vero.
Mi uscì una lacrima dall'ansia che avevo in quel momento ponendomi tante domande.Nella decima chiamata qualcuno rispose. Ma non era la voce di Loriane...
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L'immensità.
HumorHelen è una ragazza di quattordici anni. In fuga dal male che c'è in quel posto: Portland, vicino Washington. Comincia ad aprire gli occhi e a guardare il mondo com'è davvero, rifugiandosi nella musica metal e nella solitudine accompagnata dai libri...