Videollamada

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Ero molto curiosa. Come era su uno schermo? Era bello come appare di persona? O avrei trovato qualche imperfezione? Lo so, era una cosa da scemi, ma avevo bisogno di trovare qualche difetto in lui in modo da non sembrare completamente un'inetta di fianco a lui, cosa che sono sicuramente dato che sono svenuta tra le sue braccia meno di quattro ore prima. In tutta la mia vita, non credo di aver mai provato imbarazzo come nel momento in cui mi sono svegliata e mi sono ritrovata circa una decina di persone che mi guardavano con espressioni tra il curioso e l'ansioso.

Ero veramente svenuta solo per un sorriso. Cioè, lui aveva semplicemente sorriso, una cosa normale che fanno tutti e io che cosa avevo fatto? Come aveva reagito la mia mente e il mio corpo? Svenendo!

Joel sembrava preoccupato da morire. Mi stava sventolando davanti al viso un volantino, l'altra mano era sulla mia fronte e faceva dei piccoli cerchi come se stesse facendo un massaggio alla mia testa.

-Stai bene?-mi chiese e la sua voce era piena di apprensione e...paura? Finché non diedi segno di poter stare in piedi, continuava a tenermi stesa a terra. Gli dissi che si era trattato di un calo di pressione per mancanza di zuccheri e lui mi prese per mano, facendomi prendere la scossa elettrica più piacevole della mia vita e mi portò di corsa in un bar per mangiare qualcosa, pagando tutto lui alla fine. Per far tornare le cose normali gli chiesi del computer e non ho idea del perché, gli proposi una video chiamata. Dovevo aver preso una botta veramente forte, non c'era altra spiegazione.

-Per me va bene.-sorrise lui

Quindi alle 22 di sera, mi ritrovavo stesa sul mio letto con il telefono in mano cercando di prendere coraggio, e Emilia che sbuffava trovandomi ridicola.

-Smettila di guardarmi.

-Tu chiami e io smetto di guardarti, anzi lascerò la stanza.

Proprio in quel momento il mio cellulare prese a suonare emi venne un colpo quando vidi chi era, la paura prese completamente il controllo su di me, lasciai cadere sul letto e mi ritirai come se fossi spaventata dal mio stesso cellulare che avevo da ormai tre anni. Emilia lo afferrò e che cosa poteva aver fatto secondo voi? 

-Ehi...-sentii dire dal telefono e poi mi ritrovai lo schermo e l'immagine di Joel a pochi centimetri dalla mia faccia.-Come stai, ora?

No, quel ragazzo era perfetto, sia dal vivo che su uno schermo

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No, quel ragazzo era perfetto, sia dal vivo che su uno schermo. Allungai al mano per poter prendere il mio cellulare. Emilia sorrise maliziosa alzandosi dal suo letto e si diressi con calma verso la porta per poter uscire.

-Vi lascio in pace.-disse prima di chiudere la porta e io tornai a Joel

-Ciao...Sto bene ora, grazie per avermi aiutata.

-Ma figurati! Ero spaventato da morire.

-Oh, mi dispiace averti fatto preoccupare.

-La prossima volta che ti senti debole e hai bisogno di cibo, dimmelo subito é chiaro?

-Sissignore.

-Brava. Che avete fatto di bello?

-Non molto, abbiamo visto qualche rovina Azteca, o meglio quello che ne é rimasto.

-Spero che sia stato interessante. 

-Si, abbastanza.

-Vorrei chiederti una cosa.

-Chiedimi pure.

-Sei impegnata?

-In che senso?-chiesi confusa. Non mi stava chiedendo se avevo un ragazzo, vero?

-Hai un ragazzo?

-Ehm...no...

-Davvero?- perché sembrava felice e ringraziava Dìos?-Sono felice che tu sia single.

-Perché?

-Credo che si sia capito abbastanza.

-Che cosa si sarebbe dovuto capire abbastanza?

-Che mi piaci da morire.

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