Nuestra primera vez

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Stavamo così bene, che mi dimenticai completamente che noi saremo stati lì solo per un mese. Capii il mio amore per lui così velocemente che rimasi spaventata da tutto ciò. Ero innamorata pazza di quel ragazzo e non c'era niente che mi potesse far cambiare idea su questo. Ai miei occhi, era l'uomo della mia vita, e forse stavo esagerando per il tempo che avevo passato con lui, ma mia nonna mi diceva sempre che il primo é quello che ti resta impresso nella mente e nel cuore...-millones de otros hombres pueden pasar, pero el primero es siempre el último.-...Milioni di altri uomini possono passare, ma il primo é sempre l'ultimo. E quello che sentivo mi faceva capire che lui sarebbe stato l'ultimo uomo della mia vita.

E senza che me ne rendessi conto, mancavano due giorni alla nostra dipartita. Ci pensò Emilia a ricordarmelo.

-Tra voi due é una cosa seria?-mi chiese una sera.

-Non lo so, spero di si, perché?

-Esperanza...tra due giorni partiamo.

E fu come ricevere una secchiata d'acqua gelida. Mi ero dimenticata di questo, il tempo sembrava essere volato in uno schiocco di dita, mentre io e Joel abbiamo vissuto come in una favola. Lui fu anche la mia prima volta. Ma vi risparmierò molti dettagli.

Era una sera, durante il nostro giorno libero, lui si era come dire auto invitato in camera nostra. Scambiammo due chiacchere e poi Emilia decise di lasciarci da soli. Non so esattamente come successe...la sua mano accarezzava la mia, il suo pollice disegnava una linea sul mio braccio.

Le sue labbra sfiorarono leggermente le mie, ma io avevo bisogno di un contatto più approfondito, forse per via del fatto che dentro d me, sapevo che non ci saremo rivisti molto presto, o addirittura mai più

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Le sue labbra sfiorarono leggermente le mie, ma io avevo bisogno di un contatto più approfondito, forse per via del fatto che dentro d me, sapevo che non ci saremo rivisti molto presto, o addirittura mai più.

E volevo che la mia prima volta fosse con lui.

Fu molto delicato e attento. Non si muoveva senza che io avessi detto si, che si poteva muovere, e lui si muoveva, ma piano chiedendomi ogni volta se stavo bene, se mi stava facendo male. Io mi stringevo disperatamente a lui come se fosse l'ancora della mia vita.

E sono sicura di essermi immaginata quel "Te amo" che uscì dalla sua bocca. Crollammo sul letto, eravamo stanchi, ma felici. Lui mi teneva stretta tra le sue braccia, coperti sotto le lenzuola. Io sentivo il cuore che mi batteva forte nel petto e sentivo che avrei pianto da un momento all'altro.

-Che cosa c'è?

-il mese é passato...-dissi semplicemente

-Mi ero dimenticato...Lo sapevo che prima e poi sarebbe successo...ma non ci volevo pensare.

-Sono stata così bene, ogni giorno passato con te...che non voglio andarmene.

Lui mi rigirò in modo da poterlo guardare dritto nei occhi, e vidi quanto erano profondi e seri.

-Forse sembrerà strano dirtelo ora e così...ma é tutto quello che sento.-iniziò facendomi una carezza tra i capelli.-Prima le sole cose che trovavo di vitale importanza...Le sole persone di cui mi preoccupavo erano la mia famiglia e i miei amici, non riuscivo mai a vedere oltre a loro. Ed ecco che arriva una luce...Esperanza...Hai capovolto il mio mondo. Per la prima volta nella mia vita ho capito che oltre all'amore per la famiglia...c'è un'altra più grande. Io ti amo Esperanza Aries Estevanz e sarà così per il resto della mia vita.

Non gli risposi. Non glielo dissi, anche se era il momento più giusto per farlo.

E ancora oggi vivo con questo rimorso.

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