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Le lacrime sembravano non volerle dare tregua mentre i sei ragazzi la guardavano preoccupati e non capendo.
Serena si liberò dalla stretta di Jungkook e si nascose dietro la sua schiena stringendo la maglietta bianca del ragazzo tra le sue tremanti dita.
<l-lui l-la userà c-contro di noi> balbettò tra le lacrime la bruna riferendosi a Namjoon che teneva ancora tra le mani la cintura in pelle.
<ti sbagli Namjoon hyung non ti farà niente, è una brava persona> le disse il maknae mentre Hoseok afferrò velocemente l'oggetto tra le mani del leader e lo nascose in un piccolo armadietto che si trovava sotto una pila di giornali.
La più piccola in tanto alzò la testa e lentamente osservò il grigio che alzò le mani facendole capire che non era armato. Nonostante ciò rimase dietro la schiena di Jungkook continuando a singhiozzare, l'alcol le annebbiava la mente confondendo la realtà con i ricordi dolorosi e in quel momento quest'ultimi stavano avendo il sopravvento.
Cosa avrebbe dovuto fare?

<Jung Yong la usa spesso su di te?> chiese dopo un po' di tempo il corvino incontrando lo sguardo severo di Yoongi, si stava spingendo troppo oltre ne era consapevole.
A quella domanda Serena sussultò scossa da moltissime emozioni e sensazioni contrastanti, di Jungkook si fidava ma avrebbe dovuto raccontargli proprio tutto? Anche se non avrebbe voluto in quello stato era la persona più sincera del mondo quindi tutti i buoni propositi che si era fatta per tenerlo fuori da quella questione erano andati scemando quando aveva mandato giù il primo sorso di birra.
<s-si, lo trova divertente e emozionante> disse la piccola con un mix di tristezza e rabbia nella voce, mentre un sentimento di disgusto e fastidio si propagò nei corpi dei sei ragazzi.
"Divertente e emozionante? Ma stiamo scherzando!" Pensò furioso il giovane idol stringendo i pugni.
Lo trovava inaccettabile, con quale coraggio una persona può trattare così un'altra.
Era furioso e sapeva che nonostante la sua volontà per il momento non avrebbe potuto fare niente per la più piccola perché un conto era parlare di quella cosa mentre lei era ubriaca un'altro invece quando era sobria, e di sicuro non sarebbe stato facile perché evitava sempre quel discorso come la peste...ma d'altronde chi mai l'avrebbe potuta biasimare.

<me lo merito> singhiozzò la bruna appoggiando la testa sulla grande schiena del ragazzo.
<perché dici questo?> le chiese debolmente Jin, vederla in quello stato lo faceva stare male.
<perché...perché sarei dovuta morire io al posto di mia madre, se fosse stato così ora lui sarebbe felice e non sarebbe diventato un alcolizzato. È tutto così sbagliato, io lo sono! Mi dispiace così tanto di star pesando sulle vostre spalle, voi siete stati tutti così gentili con me ma alla fine vi porterò solo guai. M-Mi dispiace...> fu colta nuovamente da un forte pianto che la portò ad accovacciarsi a terra mentre il suo corpo veniva scosso da brividi e singhiozzi.
Solo in quel momento Jungkook capì che il problema non proveniva solo da fuori ma anche da dentro la ragazza e capì che per il momento non sarebbe servito a nulla infuriarsi con una persona che non conosceva ma che si sarebbe dovuto preoccupare per la ragazza che lentamente si stava sgretolando davanti a suoi occhi.
Fin da subito avrebbe dovuto preoccuparsi di farla stare bene ma invece era sempre stato troppo preso dallo scoprire la dolorosa verità che si nascondeva dietro a quegli occhi sempre stanchi ma attenti.
Solo quando vide tutta la fragilità di Serena farsi avanti capì cosa provava per lei, e cosa quel sentimento lo portava a fare.
Non era mai stato un esperto d'amore ma pensò che forse era proprio quello che lui provava verso di lei, quindi in quel momento decise di mettere da parte la rabbia lasciando spazio all'amore.
Si girò verso di lei con gli occhi lucidi, allungò una mano sul suo capo sussurrando con voce dolce e calda il nome della piccola che piano piano alzò il volto distrutto dalle lacrime. Appena i loro sguardi si incontrarono ,Serena riconobbe in Jungkook una casa accogliente dove potersi rifugiare quando tutto stava andando a rotoli così istintivamente allungò le braccia.
A quel gesto il corvino racchiuse quella piccola e indifesa bambina in un forte abbraccio che fu subito ricambiato.
Il giovane maknae si scambiò una veloce occhiata con i suoi hyung che annuirono quindi si alzò in piedi sollevando la più piccola da terra che subito si aggrappò al suo corpo cingendogli il bacino con le gambe, dopodiché si diresse verso la camera da letto chiudendosi la porta dietro di se.

Dolcemente la adagiò sul suo letto coprendola con le coperte mentre lui si sedette al suo fianco accarezzandole la guancia come ormai era solito fare.
<ne usciremo insieme> le disse dolcemente lui mentre Serena scosse il capo.
<alla fine ne resterai solo ferito, e io non voglio questo> mormorò la ragazza stringendo ripetutamente gli occhi, iniziava ad avere sonno e il fatto di essere sdraiata su un caldo e morbido materasso non aiutava.
<non ti stavo chiedendo il permesso> ridacchiò tra se il ragazzo portandole una ciocca dietro l'orecchio.
<ora dormi> le sussurrò dandole un'ultima carezza alzandosi successivamente dal letto ma appena fu in piedi si sentì afferrare per il polso così appena si voltò incontrò gli occhi spaventati della più piccola.
<resteresti con me questa notte?> chiese debolmente Serena ricevendo un gesto con il capo da parte del ragazzo che capì che era ancora spaventava.
Si sdraiò accanto a lei che subito si accoccolò sul suo petto, se fosse stata sobria solo l'idea l'avrebbe fatta agitare e colorare di un acceso rosso porpora ma nello stato in cui era le sembrava una cosa normalissima.
Le passò una mano tra i capelli mentre sentì il suo respiro farsi sempre più pesante e regolare.
<non lasciarmi> sussurrò Serena addormentandosi subito dopo.
<mai> rispose il giovane idol lasciandole un dolce bacio tra i capelli.

Si ritrovò a fissare il soffitto mentre si chiedeva cosa avrebbe fatto il giorno dopo, era sicuro che Serena non si sarebbe ricordata nulla quindi non riusciva a capire come si sarebbe dovuto comportare.
Inoltre aveva il timore che lei si sarebbe allontana e arrabbiata con lui una volta scoperto ciò che era successo quella sera, se mai lo sarebbe venuta a sapere.
Abbassò lo sguardò sul volto della bruna che finalmente aveva un'espressione serena e tranquilla mentre riposava tra le sue braccia.
Si sentì un po' in colpa, l'aveva fatta stare davvero male tra alcol e emozioni terribili...si promise che non sarebbe accaduto più, vederla in quello stato gli aveva procurato molto dolore ma in fin dei conti era stato anche un bene perché era riuscito a scoprire chi c'era dietro a tutti quei lividi.
"Non tutto il male vien per nuocere" si disse come a tranquillizzarsi.
La guardò un ultima volta ripetendosi che col tempo si sarebbe aggiustato tutto.
O almeno lo sperava.

Coffee //J.k. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora