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Girarono il centro di Seoul divertendosi come due bambini.
Jungkook era deciso a farle passare una giornata normale e così aveva fatto.
Avevano visitato un sacco di negozi mangiando di tanto in tanto qualche spuntino.
Jungkook non si fece scoprire anche se ad un certo punto ci fu un momento in cui una ragazzina sui tredici anni aveva incominciato a fissarlo insistentemente quasi come se avesse capito chi fosse, ma dopo dieci minuti decise di lasciar perdere tornando per la sua strada.

Serena sembrò quasi dimenticarsi di quello che le era successo qualche giorno prima, si dimenticò quasi del suo occhio cerchiato dai lividi. Stare con Jungkook le faceva bene.
<ti piace?> le sussurrò all'orecchio il corvino quando si accorse che la più piccola di era fermata davanti ad una vetrina a guardare un tubino nero con le maniche lunghe in pizzo.
Quando la ragazza capì della vicinanza dei loro visi arrossì violentemente cercando poi di concentrarsi nuovamente sul vestito e cercando di non attirare ancora di più l'attenzione del più alto.
<è molto bello...> iniziò a dire Serena lasciando in sospeso la frase come se si fosse incantata.
<ma?> gli chiese Jungkook capendo che la mora avrebbe voluto dire altro.
<ma non fa per me> concluse lei per poi voltarsi nella direzione in cui si stavano dirigendo poco prima.
<io penso che ti starebbe bene> affermò il ragazzo raggiungendola iniziando così a camminare al suo fianco.
<chissà, comunque sia non lo sapremo mai> disse la mora sistemandosi il cappellino sopra la testa come se non gli importasse più di tanto dell'abito mentre Jungkook sorrise pensando a quanto poco ,la ragazza, fosse capace a nascondere le proprie emozioni.
<mai dire mai> sussurrò il ragazzo con ancora il sorriso sulle labbra.
<cosa?> chiese Serena che non aveva capito cosa aveva detto il vicino.
<niente, non ti preoccupare> disse Jungkook afferrando successivamente la mano della più piccola aumentando poi il passo.

<dove siamo diretti?> chiese dopo un po' la ragazza notando che si stavano spostando fuori dal centro.
<lo scoprirai tra poco> voleva tenerla sulle spine perché sapeva che la sorpresa le sarebbe piaciuta molto ma vedendo poi la sua espressione leggermente preoccupata tentennò ripensandoci.
<sono sicuro che ti piacerà> la tranquillizzò lui sorridendole dolcemente e stringendole delicatamente la mano facendola rilassare.

Dopo una lunga camminata arrivarono in un parco naturale con uno stagno e delle panchine sparse per ogni dove.
<è incantevole> sussurrò la ragazza guardandosi attorno meravigliata sedendosi successivamente su una panchina seguita subito dopo da Jungkook che sorrise nel vedere la sua espressione sorpresa e buffa allo stesso tempo.
Restarono per qualche minuto in silenzio ad osservare quel panorama sorprendentemente bello e tranquillo.
<sai...> iniziò a parlare Serena attirando l'attenzione del corvino che si voltò a guardarla.
<sei la prima persona che fa tutto questo per me> disse la mora con un leggero sorriso sulle sottili labbra mentre le guance del più alto presero sempre più colore.
<di solito gli altri vedendo i segni che portavo decidevano sempre o di far finta di niente o di allontanarsi per paura di essere coinvolti...Jungkook io ti voglio bene e so che non ti fermerai davanti alle difficoltà che ti si porranno davanti anche se esse ti potranno distruggere ma Jung Yong è un uomo molto pericoloso e io non voglio che tu ti faccia male> continuò la ragazza senza distogliere lo sguardo dalla grande pozza d'acqua che le stava difronte.
<dove vorresti arrivare con tutto ciò?> le chiese Jungkook non capendo dove volesse andare a parare.
<vorrei che tu lasciassi le cose come sono> disse tutto d'un fiato Serena mentre il corvino iniziò a scuotere la testa in segno di negazione.
<spero tu stia scherzando! No, non lo farò. Come potrei lasciare le cose come sono ora facendo finta di nulla. No!> urlò freneticamente il ragazzo alzandosi in piedi e iniziando a gesticolare.
<sinceramente neanche io lo voglio ma di sicuro non tornerò in Italia!> rispose spazientita lasciando interdetto il ragazzo che si trovava difronte a lei.
<che vuoi dire?> chiese non capendo.
<se dovessi denunciare Jung Yong sarei costretta a tornare da mio padre e ciò significherebbe lasciare la Corea> affermò Serena stringendo i pugni mentre Jungkook sentì la terra mancare sotto i suoi piedi per qualche attimo.
"Lasciare la Corea" ripensò il ragazzo andando nel panico, lui aveva bisogno di Serena, del suo sorriso, della sua gentilezza...aveva bisogno di lei.
<in Italia non c'è più niente per me> sussurrò lei tristemente sentendo gli occhi pizzicare abbassando così lo sguardo.
Jungkook non sapeva cosa fare, voleva rassicurarla dicendole che sarebbe andato tutto bene ma non era neanche lui sicuro di cosa sarebbe successo.
<in r-realtà n-neanche qui c'è qualcosa per me> balbettò Serena lasciandosi scappare un singhiozzo che fece tremare il corvino che a quelle parole rabbrividì.
Jungkook sentì che era il momento di agire, ma la sua timidezza e insicurezza lo stavano facendo tremare di paura mentre, la persona che amava con tutto se stesso stava lentamente cadendo a pezzi.
Strinse i pugni, non le avrebbe permesso di tornare in Italia.
<allora perché vuoi rimanere?> gli chiese il corvino avvicinandosi sempre di più alla piccola che andò letteralmente in panico.
<J-Jungkook i-io...> iniziò a dire Serena mentre le lacrime presero bagnare le sue guance rosse mentre il suo cuore minacciava sempre di più di uscire dal suo petto.
<tu?> le chiese il corvino appoggiandole una mano sulla guancia iniziando a fare movimenti circolari con il pollice potendo così constatare quando il suo viso stesse andando a fuoco.
<J-Jungkook i-io t-ti...> cercò di continuare lei quando un altro singhiozzo la bloccò.
<tu cosa?> gli chiese il corvino appoggiando anche l'altra mano sull'altra guancia asciugandole così le innumerevoli lacrime che le stavano bagnando il viso.
Serena strinse gli occhi mordendosi il labbro, in quel breve attimo capì che era arrivato il momento di essere sincera con se stessa e ammettere quali erano i suoi sentimenti.
<t-ti amo> sussurrò lei vedendo poi le labbra di Jungkook tirarsi in un largo e dolce sorriso.
Jungkook a quel punto ebbe la conferma di cosa provava e poté fare quello che ,segretamente, aveva sempre desiderato.
Avvicinò lentamente il suo viso a quello della più piccola che ,appena sentì i loro nasi scontrarsi in un delicato contatto chiuse gli occhi assaporandosi quell'attimo che le sembrava surreale.
Jungkook allora non riuscì più ad aspettare facendo così scontrare le loro labbra in un dolce ma bisognoso bacio.
Ciò che entrambi avevano sempre desiderato si finalmente avverato.
Quando si staccarono da quel lungo e piacevole contatto entrambi rossi come pomodori si sorrisero a vicenda.
<ti amo anch'io> le sussurrò Jungkook sorridendole luminosamente con gli occhi lucidi.



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Ecco qui un altro capitolo, spero che vi sia piaciuto e che vi abbia fatto emozionare.
Spero che la storia vi stia continuando a piacere e se per caso non dovesse essere così mi farebbe molto piacere se me lo comunicaste in modo da migliorare😉.
Ho pubblicato una nuova storia, si chiama tattoo e ha sempre come protagonista Jungkook.
Spero che vi possa piacere come coffee.
Se volete lasciate un commento o una stellina.
nanaa02

Coffee //J.k. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora