Erano a casa, e dopo essersi fatti un po di coccole sotto la docce, finalmente decisero di prepararsi per la festa che di la a poco ci sarebbe stata.
-Amyyyy- la chiamò Harold.
-cosa vuoi?- rispose la ragazza spazientita.
- cos’hai piccola?- le domandò il ragazzo raggiungendola in camera. La trovò praticamente immersa nei vestiti dentro l’armadio e ogni tanto faceva
volare fuori qualche indumento.
- non-trovao-niente-da-mettere- rispose nervosa la ragazza continuando a cercare all’interno dell’armadio.
- non dirmi che hai bisogni di vestiti, ormai hai riempito anche il mio armadio con la tua roba- il ragazzo le si avvicinò e l’abbracciò da dietro
cercando di calmarla.
-e poi- le sussurrò soffiandole sul collo scatenando una terribile scia di scosse su tutto il corpo- ti – le baciò l’incavo del collo –sta bene tutto-
concluse in fine girandola e baciandola sulle labbra.
-te cosa ti metti?- chiese dopo essersi staccata dalle labbra di Harold.
Harold alzò gli occhi al celo, non capiva per quale motivo per lei fosse così fondamentale come vestirsi, non si era mai preoccupato di questo almeno
fino ad ora.
-Harold.. è importante per me.. tu non capisciii, tu sei perfetto sei bellissimo.. e-e a nessuno importa come ti vesti perche sei te.. ma i-io cioè, mi
sono sempre dovuta preoccupare di ogni capello fuori posto e poi avevo sempre qualcosa che non andava e per me l’aspetto è importante- spiegò la
ragazza ancora tra le braccia di Harold.
-sono contento che tu mi veda bellissimo, e perfetto.. ma forse non hai mai visto la tua perfezione.. ti posso assicurare che non hai niente che non
vada bene, sia quando sei vestita bene che quando sei vestita da casa, da truccata e da non truccata. Non ti preoccupare delle voci che girano,
hanno sempre girato ma ora stai con me, e non ti devi più preoccupare va bene. E se per tè e molto importante il vestire allora te lo dico subito cosa
mi metto -il ragazzo sciolse l’abbraccio e si diresse verso l’armadio, estrasse un paio di pantaloni verde militare con le tanche laterali e stretti alle
caviglie, una maglietta bianca con una stampa sopra e le all stars bianche.
-ecco fatto, io mi vesto così- la ragazza gli sorrise e si chinò per terra nella montagna di vestiti che aveva appena fatto, prese anche lei un pantalone
simile a quello del ragazzo solo che il suo era da femmina,e una maglietta bianca con una stampa, le sue All stars bianche che in confronto a
quelle del ragazzo sembravano dei porta chiave e posizionò tutto sul letto accanto ai vestiti di Harold.
-ecco fatto,va bene?- chiese la ragazza.
Harold avvicinandola e baciandola e sussurrò –perfetta-
-ora è meglio che andiamo a mettere al sicuro tutto ciò che si può rompere- scherzò Harold.
Dopo avere messo al sicuro tutto ciò che si poteva rompere aver riordinato la casa e disposto tutto per bene, si vestirono e spettarono gli altri.
Dopo due ore la casa era già piena,la gente era ovunque, ragazze sui tavoli, gente che entrava e usciva a proprio piacimento dalle scale di sicurezza