degli incoscienti

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Eravamo appena arrivati al reparto per l’ecografia, per fortuna non c’era nessuno, appena arrivammo si aprì la porta e uscì una coppia, era felice,

guardavano delle foto, e sorridevano, poi ci guardarono e i loro sorrisi scomparvero, ci sorrisero debolmente, e questo mi fece capire quanto noi

fossimo piccoli, e inadeguati per questo compito, la dottoressa era la mamma di James, Caroline

-ciao ragazzi, entrate pure- salutò Caroline.

Guardai Harold titubante, non so perché ma avevo paura, avevo sentito che nei primi mesi ci poteva essere delle complicazioni, e poi avevo saltato

la prima ecografia, e poi la mia pancia si vedeva già abbastanza e non era molto normale, un po’ mi spaventava saper di vedere il bambino, perché

se ci fosse stato qualcosa che non andava non credo che avrei retto anche questa. Sentii una mano calda ed incoraggiante prendere la mia e scortarmi fino all’interno dell’ambulatorio.

-Amy, stenditi pure qui, prendo la tua cartella-

-bene, vediamo, la volta scorsa avete annullato l’appuntamento, tutto bene?-chiese.

-sisi, tutto bene- la madre di James sospettava degli affari del figlio, e sapeva che anche Harold ne era immischiato.

-tu come stai Amy- chiese ancora.

-a parte che sono stanca, che vomito in continuazione e che mi gira a volte la testa, bene direi- feci un sorriso e Harold con me.

-bene, tutto normale diciamo, però se dovessi stare molto male vieni subito qua. Adesso vediamo, sdraiati e solleva la maglietta.-

Mi sistemai sul lettino sollevando la maglietta, Caroline mise del gel sulla pancia e con un macchinario apposta iniziò a percorrere la pancia.

Stava guardando, quando sulla schermata appare una specie di fagiolo, o qualcosa di molto simile, poi si sposta e si vede come un’ombra.

-oddio- sussurra Caroline.

-cosa?-chiedo.

-cosa ce che non va?- chiede Harold agitato.

-nulla che non va, ma sembra che ce ne siano due- ci informa girandosi verso di noi.

-adesso vediamo se stanno bene- preme qualche pulsante sul macchinario e si iniziano a sentire su cuoricini che battono quasi allo stesso tempo.

-ecco sentiti- o dio,era la cosa più bella che avessi mai sentito, i miei occhi si riempirono di lacrime, ed iniziai a vedere tutto sfuocato, mi voltai verso Harold, e iniziai a ridere, si sporse verso di me e mi diede un bacio. La dottoressa premette altri pulsanti ed uscirono delle piccole foto nere e grigie.

-tieni- mi diede un pezzo di carta con cui mi pulii e poi mi rivestì alzandomi dal lettine e andandomi a sedere nelle sedie davanti alla scrivania

della dottoressa, Harold era accanto a me.

-i bambini stanno bene, per sapere il sesso, non si capisce ancora, ma dovrete tornare per fare tutte le visite di accertamento, verrete ogni mese, e

senza saltare niente, chiaro?-

Annuii

-bene, ieri ho parlato con tua nonna Harold, non mi sembra che sappia niente, ma vi conviene iniziare a dare la notizia, la pancia crescerà molto in

fretta adesso, e poi sono due.-

-volevo chiederti una cosa, è una stupidaggine, ma volevo sapere se posso andare in gita domani..- chiesi.

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