Capitolo 5

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Arrivò l'inizio di una nuova settimana, la settimana dove io e Lui avevamo un appuntamento.
Erano le 9.40 di Lunedì, di Marco non vi era ombra.
Mi feci qualche domanda ma cercai di non pensarci troppo, avevo programmato il Martedì nei minimi particolari,tutto doveva essere perfetto e piacevole.
Presi una telefonata, mi alzai per prendere un faldone e lo vidi passare nel corridoio; cupo, serio, elegante e così fuggente.

Quell' uomo era per me un mistero.

Non lo vidi per tutto il giorno e non ricevetti nemmeno un sms di accordo per il giorno dopo.
Pensai che forse non avrebbe più potuto, che qualcosa gli avrebbe impedito di incontrarci.

" Ovviamente potrebbe essere carino ed educato avvisarmi " dissi tra me e me.

Finii di lavorare, nessun messaggio, nulla di Lui.
Uscii.
Cenai con i miei ragazzi, li avvisai che probabilmente il giorno dopo non avrei potuto esserci perché l'architetto Mattei mi aveva chiesto di accompagnarlo da un nuovo fornitore e di fargli conoscere un ristoratore della città.
" Probabilmente " ripetei, ancora non avevo ricevuto conferma.

Dopo cena uscii a prendere un gelato, continuavo a guardare il cellulare....nulla, meno di nulla.
Alzai le spalle e mi dissi:
" Amen,avrà deciso che non gli servo o meglio avrà deciso di non prendere confidenza con la figlia del proprietario delle scuderie "

"Beep" , il suono era lieve ma assordante, un'agitazione mi colse improvvisamente.
Era Marco, l'architetto Mattei si era degnato di scrivermi.

" Quindi? Domani ci sei? Capisco tu possa essere impegnata e non potere, ma se venissi con me mi farebbe davvero piacere!"

Dopo aver letto il messaggio pensai che lui non si fosse fatto sentire prima perché aspettava un mio cenno ..ero stranamente contenta, pensai che avrebbe avuto veramente piacere della mia compagnia e pensai che quel " quindi.." potesse evitarlo.

Gli risposi: " Certo, mi fa piacere accompagnarti . Ci vediamo domani alle 17 fuori dall' ufficio."

" Bene, a domani " mi rispose.

Tornai a casa, cercavo di autoconvincermi che fosse uno dei classici appuntamenti di lavoro, che non avrei dovuto pensarci più di tanto e che avrei dovuto cercare di riposare altrimenti il giorno dopo sarei stata uno zombie.

Martedì, ore 17.00.
Puntualissima, lui fuori ad aspettarmi.
Salii in macchina, un ciao tra di noi.
Iniziai a descrivergli il programma del nostro giro...mi sentivo una bambina pronta a scoprire un nuovo gioco .
Lui mi guardò compiaciuto, mi sorrise e mi disse:
" Bene, partiamo!"

La sua voce era calda, sensuale; il suo sorriso così sexy; i suoi occhi profondi sembravano sinceri; bellissimo il suo profilo...mi piaceva così tanto il suo volto; lui mi piaceva così tanto.
Stavo bene, sentivo complicità.
Non volli pensare ad altro , quegli attimi erano nostri, eravamo io e Lui.

Ci recammo dal fornitore, glielo presentai.
Iniziò a descrivere alcuni passaggi del suo lavoro ,dettagliatamente, chiese a sua volta altri dettagli.
Un uomo preciso, pignolo, curava le virgole. Mi chiesi di che segno zodiacale fosse.
Dopo l'impegno palloso  del fornitore andammo dal ristoratore.

Ero nella mia città, sapevo dove recarmi.
Ero sicura di fare bella figura, ero sicura che il posto fosse addirittura indicato per lui.
Il proprietario? Che dire?
Fu fantastico, simpatico, spiritoso...lo conoscevo molto bene.
Marco ascoltava Daniele meravigliato, entusiasta e ribatteva alle sue esclamazioni divertito.
Li guardai, osservandoli...sembravano conoscersi da sempre.
Ero fiera della mia scelta.
Daniele dopo l'ennesima battuta ci disse:
" Vi aspetto per una cena, volentieri!"

Marco rispose: " Grazie, io accetto volentieri e spero che Elisa dica di sì!"

Risposi: "Certo.."

Finimmo di visitare il ristorante; un luogo bellissimo, antico, un'atmosfera particolare.
Marco era così affascinante, mi piaceva, quell' uomo mi piaceva così tanto; a tratti mi era vicinissimo, sentivo il suo profumo, sentivo il suo contatto, percepivo la voglia che aveva di starmi vicino.
Mi avvolgeva completamente.

" Prendiamo un aperitivo?" , mi chiese.

"Si" , gli risposi.

Iniziammo un po' a parlare di noi.
Lui frequentava una donna, da poco..
Rimasi impietrita!
Dovevo andare via, dovevo tornare a casa, dovevo allontanarmi da Lui!
Lui ed io dovevamo sentirci solo per lavoro!
Fui presa da un'agitazione incredibile .
Finimmo di bere, non parlai più molto, Lui se ne accorse.
Andammo alla macchina, era entusiasta della serata, la mia città gli piacque..
Mi portò sotto l' ufficio, durante il tragitto non parlammo.
Ci salutammo.
Salii sulla mia macchina, quel pensiero fisso, Marco era impegnato sentimentalmente.
Volevo sparire.

Dopo cena ripresi una parte di lavoro che non riuscii a finire in ufficio.
Erano le 22 passate.
" Beep", un messaggio
Era Marco!

" Oggi sono stato molto bene,ti ringrazio! Daniele è simpaticissimo, quando vuoi possiamo tornarci insieme! Volentieri!"

Dovevo troncare con Lui!

La mia risposta fu fredda :
" Sono contenta sia andato tutto bene, buona serata."

Non mi rispose più.

I giorni passavano, vedevo Marco in ufficio, in cantiere, al caffè.
Sentivo il suo sguardo su di me, sempre.
Ricevetti un messaggio da Lui, un pomeriggio qualsiasi, entrambi in scuderia, Lui nel suo ufficio, io nel mio; pochi passi ci dividevano.

" Prendiamo un aperitivo insieme?"

La voglia di dire no era presente, forte ma dolente o nolente avevamo un rapporto di lavoro,in ufficio a volte non si aveva il tempo di parlare,in cantiere evitavo di andare a meno ché non fossi obbligata.

"Sì " risposi.

Tutto rimase nell'aria, un invito, una risposta e basta.
Il lavoro proseguiva, anche bene .
L'architetto Mattei era veramente in gamba.

Se solo potessimo essere di nuovo estranei. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora