parte 10

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Victor era nello stesso ospedale da anni. Vederlo così non era niente di nuovo per Yuri, ma in quel contesto era insopportabile. Inizió a versare lacrime quando erano in macchina, non ancora nell'edificio.

Victor sembraba così delicato, così vulnerabile, ogni cosa di lui sembrava calmo e senza vita. Il suo corpo era magro e fragile, non magro da 'pattinatore', ma magro tipo 'non ho mangiato per anni'. I suoi capelli erano più lunghi di quanto ricordasse, ma Yuri aveva continuato a tagliarli occasionalmente. Ora gli arrivavano fino alle spalle ed erano più sottili di prima, come ragnatele. Il viso di Victor sembrava così calmo e riposato che Yuri quasi dimenticó la situazione per perdersi nei suoi lineamenti. Era più che ovvio che Yuri era ancora profondamente innamorato di lui.

"Allora adesso sei pronto?"

Yuri esitava a parlare, anche perché non era sicuro di poterlo fare tra le lacrime.

"Fammigli solo dire un'ultima cosa."

"Certo."

"Potrei avere d-della privacy?"

"Sono fuori."

"Vorresti mai avere dei bambini?" Victor si fermò e si premette un dito sul mento. "Solo se tu vuoi. Penso che potremo essere dei grandi papà!" Yuri sorrise.

Avevano così tanto piani, così tante cose ed esperienze da fare prima che tutto finisse, ma Yuri credeva che il fato  avesse avuto altri piani per lui. Forse l'universo si stava facendo beffe di lui.

"Victor, sto finalmente per fare ciò che mi hai chiesto..."

"Se dovessi mai finire così, voglio che tu stacchi la spina."

"Voglio s-solo che tu lo sappia, mi dispiace di averti fatto passare questo per così tanti anni. Avrei dovuto solo essere più u-uomo e- mi dispiace veramente tanto." La sua mente non era più chiara, era affogata dalle lacrime che versava. "Ho tenuto cura del tempo passato insieme... Desidero che ce ne fossero di più. Sono così felice che ti possa chiamare marito."

'Yuri, non lo fare! Non l'ho mai voluto veramente. Non puoi sentirmi, no? Oh Dio," sentiva una mano calda accarezzargli la guancia, e lì realizzò quanto freddo era stato per tutto quel tempo.

"Ti amo."

'Ti amo anche io.'

"Ti amerò per sempre, non ti dimenticherò mai."

Da quel momento Victor rinunciò a provare a Yuri la sua presenza di coscienza, quindi ascoltó con il cuore pesante, assaporando ogni parola della ultime che avrebbe potuto sentire.

"È pronto?"

"Sì." Ogni fine del suo corpo stava urlando e gridando "no".

"Una foto ricordo? Certo~"

"Da oggi sarò il tuo nuovo coach. Ce la farai alla finale del grand prix, e vincerai."

"Questa era l'unica cosa che avessi potuto fare per sorprenderti più di quanto tu mi abbia sorpreso."

"Mi vuoi sposare?

"Ti amo..."

Linea dritta.

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