[ nove ]

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*narratore esterno*

era il compleanno di doug quel giorno e michael si era anche alzato col piede giusto, ma la situazione creatasi gli aveva totalmente rovinato l'umore.

"me lo sarei dovuto aspettare" borbottò tra sé e sé l'azzurro, tenendo stretto il suo piccolo regalo dietro alla schiena.

"che dici ballzack, sali o aspetti lì impalato due ore di prendere il prossimo?" doug lo stava fissando divertito dalla soglia del pullman, che sarebbe partito a momenti.

"no, arrivo, arrivo" michael salì tenendo lo sguardo basso e si appoggiò alla sbarra di metallo accanto all'entrata.

"che giornata pessima, non vedevo l'ora di tornare a casa" doug sbadigliò sedendosi ed appoggiando la borsa stracolma di regali accanto a sé.

"come fai a dirlo?" michael inarcò un sopracciglio.

l'azzurro odiava il proprio compleanno perché non gli piaceva stare al centro dell'attenzione, ma doug era diverso!
un sacco di persone si erano fermate a fargli gli auguri ed aveva ricevuto un sacco di regali stupendi e costosissimi da parte dei suoi vecchi amici dell'ultimo anno.

come poteva il suo pensierino, che michael aveva scelto con tanto amore, competere con così tanti oggetti di valore e alla moda?

doug fece spallucce. "così. mi danno fastidio le persone che sono gentili con me solo quando devono" rispose. "hey, che cosa nascondi là dietro?"

michael avvampò. sapevo che me ne sarei dovuto liberare prima, si disse.

"n-nulla che ti interessi" rispose distogliendo lo sguardo.

stupide persone, sembravano tutti meglio di lui. si sentiva patetico, non all'altezza di doug.

"e dai, ti prego" insistette il viola. "...non dirmi che è per me!"

"lasciami in pace."

il rossore sulle guance di michael tolse ogni dubbio a doug.

"posso vedere? per favore!" il viola tirò michael per la manica della divisa. sentiva il cuore riempirsi di gioia al pensiero dell'azzurro che aveva speso del tempo per comprargli un regalo.

"e va bene." michael gli sbatté il pacchettino rosa sulle ginocchia. "contento?" e poi, sbuffando, si mise a guardare altrove.

"grazie!" doug sorrise emozionato e sfilò con cura il fiocco, per poi aprire la carta e trovarsi davanti agli occhi la copertina di un libro che aveva catturato il suo interesse di recente.

"michael! che cosa dolce! ti sei ricordato che ti avevo detto di volerlo!" doug arrossì e sorrise ancora di più.

"già" michael sorrise a sua volta nel vedere una tale reazione.

doug mise la carta nella borsa assieme agli altri regali ma tenne il libro stretto al petto.
"grazie mille, michael. è il miglior regalo un assoluto"

michael spalancò gli occhi. "stai scherzando?! quel tizio che ti ha fermato stamattina al cancello ti ha regalato un orologio super costoso! è quella ragazza con gli occhi verdi... lei ti ha preso dei vestiti firmati o che ne so!"

doug scoppiò a ridere. "michael, questi regali per me non valgono nulla. saranno belli, sì, ma non mi importa." poi si rese conto:"hey, non sarà mica che non volevi darmelo per questo motivo?!"

"non è vero che non volevo dartelo" borbotto michael negando l'evidenza.

doug tirò l'azzurro per il braccio e lo fece sedere sulle sue ginocchia, provocandogli un paio di guance rossissime.

"il tuo regalo è fatto con affetto" gli sussurrò tenendo le braccia strette attorno a lui. "ed è da parte tua, il che gli dà un punto in più."

"mhhm..." michael guardò altrove, imbarazzato.

"a pensarci bene... sei tu il mio regalo preferito!" doug si sporse e prese a lasciare piccoli baci sul viso di michael.

"s-siamo in pubblico, mcarthur! d-dacci un taglio!!"

MinaKura ImaginesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora