Chapter Twelve

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Harry Pov's

Mi sveglio sentendo qualcuno vicino a me, mi giro ed è Cassandra. Sorrido. È così carina quando dorme.

Inizio ad accarezzarle i capelli ed a stringerla più vicino a me. Come ho fatto ad ignorarla per una settimana?

Sento bussare alla porta, mi alzo e vado ad aprire. È Gemma. "Cosa vuoi?" le chiedo.

Lei sbuffa. "Buongiorno eh." la guardo. "Sono andata in camera di Cassandra e non c'è, tu l'hai-"

Non la lascio proseguire, mi sposto un po' e le indico Cassandra che dorme. Quando sto per chiudere la porta la sento parlare.

"Harry mica avete fatto-?" sbuffo. "No Gemma, addio." Le dico chiudendo la porta. La sento sbuffare ed andare via.

È così invadente quella ragazza, so che è venuta per controllare se stessi con qualcuna. Mi sdraio accanto Cassandra e la abbraccio.

La sento svegliarsi e mugolare leggermente. Apre gli occhi e mi guarda, poi sorride. "Buongiorno." le sussurro nell'orecchio.

"Buongiorno." risponde con una voce un po' roca per il sonno. "Che ore sono?" mi chiede. Guardo l'ora.

"Sono le 09.00" le rispondo. "Dio, Harry la colazione. Se non andiamo nemmeno a colazione veramente ci danno per dispersi."

"Sh, calmati. Che c'importa." lei ridacchia. "Dai alzati." mi dice alzandosi e prendendo il vestito che ha usato ieri.

"Chiama Lolita e dille di portartene un altro." dico alzandomi e dirigendomi in bagno senza aspettare una sua risposta.

Mi lavo, mi vesto ed esco dal bagno, trovando Cassandra già vestita e truccata. "Di solito le ragazze ci mettono anni per vestirsi, che essere umano sei tu?"

Le chiedo ridendo, ride anche lei ed apre la porta. "Dai andiamo" dice avviandosi. La raggiungo e le metto un braccio sulle spalle attirandola a me.

Arriviamo in sala da pranzo e tutti ci guardano, o meglio, mi guardano stranamente. È così strano che abbracci la mia fidanzata?

Ci sediamo. "Buongiorno." dice lei, col suo accento spagnolo, timidamente sorridendo. È così dolce quando arrossisce. Basta Harry, come puoi pensare queste cose di una ragazza!

Tutti le rispondono ed iniziamo a mangiare. Guardo la cameriera che ci serve la colazione e senza farsi notare, quando la serve a me, mette in mostra il suo decolleté.

Che si fa per un po' di sesso. Cassandra è così diversa da tutte le ragazze che mi sono portato a letto.

Lei non si mette in mostra ma spicca comunque. La si potrebbe notare ovunque con la sua ingenuità e la sua gentilezza.

Non è volgare e non è grossolana. Ma è bella e raffinata. Mentre penso a queste cose non mi accorgo di fissarla, quindi mi giro verso il piatto e continuo a mangiare.

Dopo la colazione vado a cercare Louis, mio cugino ed il mio migliore amico, pensando si trovasse in giardino.

Lo vedo vicino ad un albero a flirtare con la ragazza che Gemma ha cacciato via e lo raggiungo.

"Ciao Louis, ciao Celine." dico ghignando. "Harry." dice Louis mentre Celine mi sorride. "Ciao Harry." dice con la sua voce da gallina e si avvinghia al collo.

Da lontano vedo Cassandra con un libro in mano che si dirige verso il roseto. Perché non andare a darle un po' fastidio?

"Amico mi stai sentendo?" mi chiede Louis. "Mh?" dico io. "Ma cosa stai guardando? Ah la bella principessina spagnola." ghigna.

"Sai è molto carina, poi dicono che le spagnole sono brave a letto." mi giro verso di lui e se uno sguardo potesse uccidere lui sarebbe già morto.

"Stavo scherzando Harry." dice ridendo. "Già." dico e mi scollo Celine da dosso dirigendomi verso il roseto.

La vedo seduta sulla fontana che si trova al centro e le prendo il libro da mano. "Che leggi principessa?" lei sbuffa e cerca di riprendersi il libro non riuscendoci.

"Non sai leggere?" dice. Leggo il titolo del libro. Cime Tempestose. Il mio preferito. Le ridò il libro.

“Ho sognato nella mia vita, sogni che son rimasti sempre con me, e che hanno cambiato le mie idee; son passati attraverso il tempo e attraverso di me,-" inizio a citare.

“Come il vino attraverso l’acqua, ed hanno alterato il colore della mia mente” Conclude lei.

"È il mio libro preferito." le dico." Anche il mio, l'ho letto milioni di volte." dice lei." Qual è la tua citazione preferita?" mi chiede.

“Talvolta ci facciamo prendere dalla compassione per creature incapaci di provare sentimenti sia per se stessi che per altri” dico dopo averci riflettuto."E la tua?" le chiedo.

“Ho condotto una ben dura esistenza, dal giorno che ho cessato di udir la tua voce. Ma tu devi perdonarmi: perché ho lottato solo per te” dice lei.

E subito capisco il motivo per cui l'affascina questa citazione, la madre.

***
Salveee... Un regalo per l'ultimo dell'anno, un Harry Pov's. Spero vi piaccia. Lasciate tante stelline♥️

Prince ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora