Chapter Seven

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Ci sono Harry e una donna, la quale sicuramente non è la cuoca, che sicuramente non stanno cucinando.

Rimango veramente sconvolta da tanta indecenza. "Che schifo!" commenti ad alta voce, suppongo, visto che si sono girati entrambi.

La ragazza era intenta a coprirsi mentre Harry mi guardava con uno sguardo indecifrabile. Sconvolta ed incazzata nera me ne andai di lì.

Incrociai Gemma lungo il cammino per andare verso la mia stanza, credo, mi perdo ancora e non so dove sto andando. "Hai trovato il b- ma cosa succede? Hai una faccia sconvolta."

Sento dei passi dietro di me ma non ci bado, quando sto per cominciare a parlare una voce mi precede. "Nulla Gemma, si è persa, la aiuto io a trovare camera sua."

Dice Harry prendendomi il braccio e portandomi lontano da lei. "Oh ma insomma vuoi lasciarmi ingrato? Chissà cosa hai fatto con queste mani, che schifo."

"Sshhh non urlare, sta zitta e non dire nulla a nessuno." dice sfacciatamente. "Ascolta sfacciato, sicuramente non vado a dire le tue avventure in giro."

Dico rabbrividendo. "Ora se per favore mi mostri la strada per la mia camera ne sarei più che lieta."

Senza fiatare mi porta davanti camera mia ed io entro senza nemmeno invitarlo. Meno lo vedo meglio è, almeno per il tempo di dimenticare quella scena sconvolgente.

Mi siedo su quel divanetto e, come faccio spesso ormai, mi perdo nei miei pensieri. Penso a quanto sono sfortunata.

Non solo mio padre doveva trovarmi un marito fuori dalla Spagna, ma ne ha trovato anche uno a cui piacciono i rapporti fisici.

Mi ricordo quando ero giù di morale e mia madre mi portava nella sua stanza ed iniziava a cantare una canzone su una stella.

Pensando a quella canzone mi viene da piangere, ed infatti iniziando a cantarla mi sorgano delle lacrime.

Sei scappata stella bianca
Sei scappata dalla luna
Arrivata sulla mia bimba
Per proteggerla dalla luna
O stella bianca
O cattiva luna

Sei arrivata stella bianca
Candida e maestosa
Arrivata alla mia bimba
Per stare accanto a lei
O stella bianca
O cattiva luna

Ora non sono più alcune lacrime ma bensì un fiume di lacrime. Oh madre, quanto vorrei fossi qui con me.

Stringo tra le mani la collana che mi regalò, una piccola stella bianca con una luna azzurra vicino. Ricordo ancora quando me la diede.

Flashback

Piangevo sul mio letto e non mi accorsi della porta che si apriva. "Oh piccola, mia perché piangi?" era la mamma.

"Z-Zac mi ha r-rotto il bracciale c-che mi ha fatto A-Ade-lina" dico tra le lacrime mentre lei mi abbraccia.

"Oh tesoro ma non preoccuparti, posso farti un regalo più bello di quel bracciale." disse lei sorridendo. "Cosa?" dissi curiosa asciugandomi le lacrime.

Si sganciò una collana dal collo e me la mostrò sempre col suo sorriso. "Ti piace questa collana?" mi chiese.

"Madre è stupenda." risposi incantata. Lei me la mise al collo e me la agganciò. "Ti sta benissimo bimba mia." mi disse. Sorrisi guardandomi allo specchio.

Fine flashback

Non è l'unico ricordo legato a questa collana. Quest'altro è ancora più bello e triste. Risale a circa 3 anni fa.

Flashback

Ero lì, sul letto, vicino a lei, sempre più pallida e debole, la malattia la stava davvero massacrando. "Guarirai vero?" le chiesi con le lacrime agli occhi.

"Sai che non è così Cass." mi faceva così male sentire queste parole. "No, madre, non dirlo" dissi ormai piangendo.

"Sei grande ormai Cass, puoi capirle queste cose, non sei più la bambina a cui dicevo che Dio ci veniva a prendere e ci portava con lui in un posto bellissimo, sai benissimo che sto morendo."

"Sì lo so ma voglio sperare fino all'ultimo, fa male vederti così, sentirti dire così, non lo sopporto madre, non sopporto il fatto di doverti perdere di già."

"Ascoltami tesoro, io sarò sempre con te, qui -mi toccò il petto- nel tuo cuore, mi devi promettere che sarai forte e che ce la farai."

"No mamma non posso, senza di te sarà tutto più difficile, non ce la posso fare, non posso"

"Cass ascoltami, sta arrivando la mia ora, sto per ricongiungermi al Signore e tu devi andare avanti, anche senza di me. Io ti proteggerò sempre, anche da lassù, sarò la tua stella bianca."

Disse toccando la mia collana. "Ricordi quando ti regala questa collana?" come dimenticarlo. "S-sì"

"Quando sarai in difficoltà o ti sentirai triste e sola ed avrai bisogno di me prendi questa collana tra le mani e sii forte, quando la prendi pensa a me che ti supporto sempre e sii forte piccola mia. Io sarò la stella bianca che ti proteggerà dalla cattiva luna."

Fine flashback

Ormai in un mare di lacrime sprofondai in un sonno profondo sognando lei è con in mente due sole ed uniche parole sii forte.

Prince ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora