telefonata

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Il telefono continua a squillare.
Faccio un respiro profondo.
Ha risposto.
"Hey" prima parola che dice, ha una voce tranquilla come sempre.
"Ei" rispondo in tono semplice.
"Mi sono appiccicata con la maggior parte dei nostri amici in comune"
"Perché?"
"Sei stata in ospedale...nessuno me l'ha detto, sarei venuta"
Mi inizia a girare lo stomaco, sono troppo nervosa, quando stavamo insieme l'ultimo periodo ad ogni litigio vomitavo evidentemente questo non è cambiato.
"Tranquilla" dico in tono secco. Non me lo aspettavo.
"Come stai?" Mi dice
"Si va avanti tu?"
"Tutto bene"
"Stai ancora con lui?"
"Si"
"Ci stai bene?"
"Hahaha si"
"Non ci sta niente da ridere"
"Lo so"
"Quindi perché lo fai?"
"Boh così"
"Sei felice?"
"Si"
"Lo ami?"
"Amare è una parola grossa"
"Amavi me?"
"Si Niki ti amavo"
"Amavi me come ami lui?"
"No, lui è una cotta adolescienziale"
"Mi hai lasciato per una cotta?"
"Si, ti avrei preso per il culo se continuavamo, avevo una cotta per un altro e per arrivare a questo la nostra relazione non andava più bene. Lo guardavo come guardavo te"
Un colpo al cuore.
"Quindi praticamente stai con lui senza amarlo..."
"Già"
"E che ci stai a fare"
"Mi diverto, ceh, mi fa divertire"
"Anch'io lo potevo fare"
"Niki..."
"Okay...non ci sentiamo da mesi"
"Vero"
"Pensavo che avresti fatto qualcosa per rialacciare i rapporti con me, qualunque cosa"
"Mi ami, qualsiasi cosa io faccia può essere fraintesa e potrebbe ferirti"
"Lui non ti ama nemmeno un briciolo di quanto lo faccio io"
"Lo so Niki"
"Torna."
Mi iniziano a scendere le lacrime, ma provo a non farglielo capire.
"Non posso"
"Fa male"
"Lo so Niki"
Mi sento indifesa, lei è cosi tranquilla mentre parliamo.
"Ti ho persa, ho perso l'unica persona a cui tenevo veramente, non so nemmeno come andare avanti"
"Non so cosa risponderti"
"Ho sbagliato tutto"
"Non hai sbagliato nulla"
"Cristo. Torna" alzo la voce
"Niki calmati"
"Non mi calmo. Ti voglio vedere."
"Oggi parto vado a Firenze quando torno ti chiamo e ci vediamo"
"Va bene."
"Io devo andare" mi dice
"Okay"
"Ciao Niki"
"Ciao Tessa"
"Ah Aspetta" le dico
"Dimmi"
"Odio il fatto che ti voglio"
Dopo un po'
"Ci sentiamo"
"...ciao"
"Scu" attacca "sa"
Prendo le cuffie.
Mi alzo.
Cammino.
Metto "Andy per te".
Prendo il telefono. Ho bisogno di qualcuno. Ma non ho nessuno. Odio quest'anno. Odio questa vita.
Corro.
Prendo la metropolitana.
Vado da lei.
La voglio.
È mia.

Io e TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora