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CAPITOLO 6

Ne sta per dare un altro e lo fa ma dall'altro lato, ora mira al centro, ma sentiamo dei passi e delle voci provenienti da fuori quindi ci stacchiamo. Improvvisamente entra una ragazza e mi fissa. Dopo poco mi chiede chi io fossi perché lei era lì per Lucas e non sapeva dovesse avere altre visite, mi giro lentamente per guardare Lucas e le sorride, mi ha presa per il culo tutto il tempo. Prendo la mia borsa e il mio giubbotto e me ne vado dicendo un ciao appena udibile. Non credevo fosse fidanzato, né tantomeno lui aveva dimostrato di non esserlo.

Ora sono a casa, sul divano, sotto le coperte, vicino al mio babbo, a sorseggiare cioccolata calda, si alza e prende una cosa nascosta sotto l'albero. E' un regalo si capisce e sono anche sicura che sia per me, me lo porge ed io contenta e sorpresa lo apro, è un telefono nuovo. Mi serviva perciò lo ringrazio e lo abbraccio forte. Li do il suo regalo e quando lo apre gli scende una lacrima, è una foto di lui e mamma di quando erano giovani. Manca ad entrambi. Credo sia ora di raccontarvi la nostra storia. Non è felice, è triste, ma è bella. Mia madre si chiamava Juliette, era molto simile a me, o forse io sono molto simile a lei. Abbiamo vissuto in Francia fino a cinque anni fa, lei lavorava a Disneyland Paris, ed è stato lì che è morta, è deceduta in un mondo fantastico, immaginario e pieno di gioia. Era un giorno molto strano si avvertiva una sensazione di timore, ma il cielo azzurro convinse tutti ad essere allegri, andò a lavoro normalmente ma iniziò a diluviare, con tanto di fulmini. Uno di questi colpì un albero che cadde. Mia madre non era lì sotto, si sarebbe potuta salvare, ma lì c'era un bambino tutto impaurito e lei salvò lui inconsapevole del fatto che sarebbe stato l'ultimo atto di amore che avrebbe fatto. Ormai non sono più triste, ho solo malinconia, sapere che oggi sarebbe potuta essere qui con me mi rattrista, ma sapere che ha salvato una vita innocente mi rende orgogliosa. Dopo la sua morte siamo restati a Parigi io, babbo e mio fratello Joseph, si ho un fratello e non ve l'ho mai detto, solo che non era importante, non che lui non lo sia, ma non lo vedo da un anno circa perché è rimasto in Francia, è più grande di me, ora ha 22 anni e mi adora, io adoro lui. E' sempre stato il mio principe che mi salvava dal drago cattivo, mi ha sempre detto che mi avrebbe protetta in ogni situazione e che mi avrebbe sempre consolato prima di punire la persona che mi ha fatto soffrire. Ira che ci penso è da un po' che non lo sento, dovrei farlo, ma ora continuo a raccontarvi la nostra storia. Quando mamma è morta è stata dura per tutti, ma abbiamo resistito finché abbiamo potuto. Ora che siamo qui in Canada penso di meno all'accaduto, ma la sento sempre vicina a me, forse lei e la mia coscienza si parlano anche, chissà. A proposito dov'è finita? In ogni caso non so proprio che fare con Lucas, mi ero già troppo affezionata, non so...



So  che è cortissimo e mi dispiace molto ma con le feste ho avuto un po' da fare, cerco di recuperare nel prossimo capitolo, baci

Dietro quelle muraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora