AMELIE
_Si può sapere perché hai fatto quella scenata?!
-Non è abbastanza chiaro?
_No
-C'era bisogno di dire e poi ribadire che ho detto che Lucas è un gran figo? No sai perché la figura di merda l'ho fatta io, soprattutto perché sicuramente lo andrà a dire a lui...
_Ho detto solo la verità, non c'è bisogno di arrabbiarsi e poi anche se lo dice non succede nulla, o sbaglio?
-Spero che non succeda nulla...
_Esagerata. Comunque andiamo da Jeremy vero?
-Uff, ok.
Ok qui può sembrare che io non abbia voglia di andare a casa sua, ma non è per quello, c'è casa sua è fantastica, il problema è lui. Vi spiego meglio, qualche mesetto fa avevo una cotta per lui e ingenuamente ho confessato i miei sentimenti per lui, ma ovviamente mi disse che non ero il suo tipo quindi ora sono molto in imbarazzo con lui. E' una cosa più forte di me, mi vergogno troppo, l'unica cosa buona è che lui non è un ragazzo che se la tira quindi fa di tutto per mettermi a mio agio, lo adoro per questo e anche perché mi è stato "vicino" quando mi ha friendzonato.
Siamo tornate a casa perché Amy voleva cambiarsi visto che ci sarebbe stato Brad, il suo ragazzo. E' ancora più strano di lei, non lo dico per il suo taglio di capelli, o per i suo tatuaggi e piercing, ma per il modo in cui tratta gli altri, è come se nel suo mondo non possano entrare più di due persone alla volta, ah Brad ha ventisette anni mentre Amy diciotto.
Visto che mi trovavo a casa mi sono cambiata anche io, ho indossato un jeans nero a vita alta con sopra una felpa corta con cappuccio e vans nere, poi ho fatto delle trecce su tutta la testa, Amy invece si è messa il nuovo vestito che si è comprata.
Quando siamo arrivate ci hanno salutato tutti e dopo neanche due minuti è arrivato Brad gridando "E' arrivato lo zio alcool" portando con sé due casse piene di bibite alcoliche di vario tipo, il punto è che siamo solo in cinque considerando anche la sorella gemella di Jeremy, Jade. Tutti hanno iniziato a bere, ma Brad più di tutti, prima una, poi due, poi tre, fino ad arrivare a dieci, poi dodici, poi, l'incubo. Ha iniziato a diventare rosso e faceva fatica a respirare, l'abbiamo fatto sdraiare sul divano ma le cose sono peggiorate, ha iniziato a vomitare e per poco non soffocava. Siamo andati all'ospedale in fretta e furia.
L'entrata del pronto soccorso è la stessa da cui sono entrata io l'ultima volta quindi c'era la sua finestra. Essendo quella che ha bevuto meno ho dovuto guidare io e ho dovuto parcheggiare quindi sono rimasta da sola senza il gruppo. Quando sono arrivata vicino l'entrata ho alzato lo sguardo, e ho visto quella finestra, un po' socchiusa con una luce lieve che veniva da qualche angolo della stanza, alle due di notte tutte le camere sono spente, ovviamente solo la sua è speciale. Chissà come sarà vederlo dormire con questa luce fioca che illumina di poco il tutto.
Non sono mai stata al pronto soccorso quindi non so la "strada", prendo il primo corridoio ma è sbagliato e mi riporta al punto di partenza, prendo il secondo e mi porta ai bagni, solo dopo altri due tentativi trovo i miei amici nella sala d'attesa.
_Pensavamo che te ne fossi andata, ci hai messo un'eternità
-Non trovavo la strada. - dico alzando le spalle in modo da giustificarmi.
Tutti alzano gli occhi al cielo e cale il silenzio, ad interromperlo è il cellulare di Jade che squilla, era la madre che diceva che dovevano tornare a casa. Così fanno, chiamano un taxi visto che la macchina è di Brad e se ne vanno. Rimaniamo da sole nella sala d'attesa io ed Amy, cerco di confortarla in tutti i modi ma non c'è nulla da fare continua a piangere, così ho deciso di andare alla ricerca delle macchinette per prenderle una cioccolata calda.
Le trovo subito ma prima di me c'è un uomo, che non per essere pignola ma puzzava di alcool in una maniera assurda, quando si gira si accorge di me e mi dice:
-Che cosa ci fa una ragazza così carina tutta sola soletta in ospedale alle due e mezza del mattino? –
-Non sono affari suoi, può spostarsi dovrei prendere una cioccolata calda-
-Oh ma certo bellezza- Si sposta e io digito il codice inserendo le monete, solo che dalla sua bocca esce una frase che mi fece veramente schifo. Mi ha detto: -Che bel culo ci ficcherei volentieri il io amichetto, dopo averlo prima strizzato un po'- Mi giro sconvolta e lui cerca di prendermi dalle braccia ma istintivamente li butto la cioccolata bollente negli occhi, apparentemente non si fa niente, anzi prende un po' di cioccolata con il dito e poi la lecca. Poi cade a terra e qualcuno mi tira da un braccio, le luci si erano spente quindi non potevo vedere chi fosse stato, ma sentivo un profumo familiare che però non fermò il mio urlo da spavento. Mi porta in una stanza credo, sento la porta chiudersi e accende la luce. Era Lucas...
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Dietro quelle mura
RomanceDue ragazzi, due destini, errori, scelte giuste ed amore. Lui Lucas, malato di cancro fin da piccolo, lei Amelie, donatrice d'amore ed affetto. Tutte le storie d'amore sono belle da leggere o vedere, ma da vivere? Non è tutto bello ciò che sembra...