midnight//noah schnapp;

12.

rimango pietrificata da quelle parole,sono confusa. dove è mia madre? millie è mia sorella? cosa è successo?

«tua madre riuscì a scappare da tuo padre,lui la feriva...quella notte arrivò qui esausta,piangeva,continuava a ripetere il tuo nome e io non ci capii più nulla. lei aveva cercato di portarti con lei,ma tuo padre la scoprì e minacciò di ucciderti.cercò di difenderti ma lui non lo permise e l'unica cosa che sentì fu uno sparo.
pensò tu fossi morta,e corse,corse. finchè non arrivò qui da me. si sentiva terribilmente in colpa e tentò di togliersi la vita. era fuori di testa,ma fortunatamente feci in tempo a salvarla prima che si buttasse. così la ricoverarono in un ospedale psichiatrico e poche settimane dopo scoprimmo che era incinta. la custodia di millie fu affidata a me date le pessime condizioni di tua madre. tutti pensavamo fossi morta...e quando tua madre fu rilasciata i medici le consigliarono di trasferirsi il più lontano possibile per evitare che per qualche ragione facesse del male alla bambina. era peggiorata e non era in grado di prendersi cura di lei. ho cercato sue notizie,ma sembra essere come...sparita ecco. non mi sembra possibile che tu sia qui...e che tu sia viva. mi dispiace così tanto». e scoppia in lacrime.

noah mi sta tenendo la mano. la tazza di caffe cade dalle mie mani finendo in frantumi sul pavimento. sento delle voci nella mia testa,ho la vista sfocata.
nero. penso di essere svenuta.

flashback

«mamma dove andiamo?»
«ce ne andiamo di qua tesoro,questo non è più un posto sicuro per noi»
mamma apre la porta ma fuori di essa c'è mio padre in piedi,con una pistola in mano.
«non credo che ve ne andrete».
«non mi fermerai stavolta».

la testa sta esplodendo,sento delle voci confuse,come degli spezzoni di ricordi.

rumore di vetri.
«lasciami!»
«papà,così farai male a mamma!»
sta puntando la pistola contro di lei.
sta per sparare.
corro verso di lei. sento un rumore forte,cado a terra per lo spavento e probabilmente svengo.
è buio,le luci sono spente.
ha sparato ma non mi ha preso.
«sophieeeeeee»è mia madre che urla e piange. ma non capisco perché.
buio.
vuoto assoluto.

***

la scena mi ritorna in mente. come è possibile che non mi ricordassi niente?
sento delle voci in lontananza.
apro gli occhi,sono in un letto.
noah sta urlando il mio nome e mia zia piange.

riacquisto i sensi e la cosa più spontanea che mi viene da fare è abbracciare noah.
«mi ricordo tutto»dico tremando e piangendo.
lui mi stringe più forte e sussurra delle parole rassicuranti.

devo sembrare davvero ridicola.
mi sento così in colpa anche se nulla di questo è colpa mia.
il pensiero di mia madre è fisso nella mia testa. devo trovarla. devo farle vedere che sto bene,che non è colpa sua e che possiamo ricominciare insieme.

«devo trovarla,noah»riesco appena a parlare.
«la troveremo,te lo prometto. ma adesso dobbiamo occuparci di te,non stai bene soph. dovremmo restare qui per ora»risponde.
«ha ragione,dovete restare qui» aggiunge mia zia.
«ok...ok» annuisco prima di cadere in un sonno profondo. credo di non sentirmi molto bene,sia fisicamente che mentalnente.

NOAH'S POV

soph sta dormendo. resto accanto a lei per qualche ora e le tocco la fronte ogni mezz'ora per assicurarmi che non abbia la febbre.
qualcuno apre la porta. è millie.
«è veramente la sophie di cui mi ha parlato zia? è mia sorella?» mi sussurra con voce dolce.

ho paura di come potrebbe reagire. è una questione delicata.
«si,piccolina,è lei».
sta in silenzio per qualche secondo e sorride.
«tu sei il suo fidanzato?» chiede con faccia curiosa.
«no...no...io sono solo un amico. sono noah. ma vuoi che ti confidi un segreto?»sorrido.
«si si!»esclama.
«shhh!non svegliamola»mormoro.
«ok»
«in realtà soph mi piace molto,ma è un segreto,non dirlo a nessuno!»

in realtà non credo sia più un segreto ormai.
mi piace.
mi abbraccia ridendo.
ci so fare con i bambini.

continua;

oh,i'm so emo.
anche se l'ho scritta io la storia AHAHA.
anyway,
si il vostro cervello starà esplodendo per la confusione di questo capitolo ma dettagli...spero vi piaccia,anche perché ci è voluto un pó per trovare l'ispirazione.
ADIOSS,ily.