Capitolo XV

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<<Taire...>>

<<Courfeyrac vattene, o potrei non rispondere più di me stesso!>>

Il fratello però non gli diede retta e con un colpo secco rinchiuse la porta alle sue spalle: <<Senti, lo so che mi sono comportato da stupido, che sono sempre uno stupido quando flirto con qualsiasi cosa che respiri, ma...>>

<<Ma? C'è anche un ma? Qualche giustificazione, sul serio? E quale, che è bello far credere ad una persona che tu le voglia bene e poi sbatterla in mezzo alla strada, come un cane quando il padrone si stufa di tenerlo?>> il ragazzo appoggiò Robespierre sul letto, voltandosi poi a guardare con aria di sfida l'amico.

<<Non lo so nemmeno io perché lo faccio, va bene?>> anche l'altro aveva iniziato ad urlare <<non c'è giustificazione, forse. Ma del resto a chi può dare fastidio? Le ragazze che mi porto dietro sono della mia stessa idea: una settimana, al massimo due e poi ciao. Chi potrebbe rimanerci male?>>

<<Immagina per esempio che ci sia qualcuno a cui tu piaci veramente, che però ti vede comportarti come un Don Giovanni da quattro soldi tutti i giorni. Magari, ma solo magari, potrebbe rimanerci lievemente male... Se non piangere tutte le sue lacrime per la tua insensibilità e leggerezza, non pensi?>>

<<Grantaire>> rispose Mathieu con una risata amara <<la persona di cui parli non esiste, è solamente una mera illusione. Sul serio, pensa alla nostra famiglia. Enjolras sa parlare come un carismatico Leader, sa convincere le menti ed innalzare gli ideali, Combeferre conosce a memoria tutti i libri che abbiamo in casa e sa insegnare meglio di un professore dell'Università, Jehan ha una dolcezza infinita e pura e una delicatezza e un sentimento nello scrivere poesie (ne ho lette poche ma abbastanza per amarle) da far invidia ai migliori poeti, Feuilly lavora già tutte le estati come volontario per varie associazioni e promette una brillante carriera universitaria, Bahorel da quando siamo nati si è automaticamente preso il compito di difenderci fisicamente, Joly conosce il novantanove percento di tutte le malattie esistenti e conosce la cura per la metà, Bossuet ha un buonumore talmente contagioso da riuscire a rendere felice tutta la casa anche durante una depressione collettiva, tu studi pianoforte e violino al Conservatorio ed hai già ottenuto tre certificazioni per il primo strumento e una per il secondo, sai dipingere e disegnare con tutte  le tecniche e ti assumi anche il compito di proteggere Jehan, Marius conosce l'inglese ed il tedesco meglio del mio dizionario, senza contare che ricorda la localizzazione di ogni soldato dell'armata napoleonica e tutta la vita di Bonaparte, Eponine e Cosette sanno perfettamente leggere, scrivere e cantare, oltre che star studiando con noi (quindi un programma da superiori), in più riescono sempre a renderci felici e portano sole e tenerezza in questa casa. Quindi sembreremmo una famiglia di geni. Ma poi arrivo io? Cosa so fare io? Niente, assolutamente niente di niente, sono più inutile di questa piccola crepa sulla porta, non riesco a stringere grandi legami con voi e nemmeno a mantenere quelli che ho. Normalmente sto con Enjolras e Combeferre, ma continuo a litigare con loro e soprattutto hanno molta più confidenza fra loro, mentre con me si mantengono sempre piuttosto freddi e sul vago. L'unica minima cosa che riesco a fare è trovare una ragazza nuova ogni giorno, almeno quando vado al C&C. Per me è l'unico modo di dimostrare a me stesso e agli altri che almeno le cretinate le so fare! Okay? Quindi lo so che sono un cretino, un insensibile è un maleducato, ma almeno una volta cerca di capirmi e di non dirlo davanti a tutti, che lo sanno già abbastanza bene di loro quanto io sia inutile!!>>.

Finito il discorso cercò di rifugiarsi in camera sua, almeno per evitare di rimanere troppo tempo sotto lo sguardo di Grantaire che mutava lentamente dall'infuriato all'impietosito, che erano entrambi due sentimenti che non voleva assolutamente che il fratello provasse verso di lui; e anche perché odiava piangere in pubblico. Uscendo sul ballatoio, però urtò contro Jehan, che stava andando in camera del pianista a ringraziarlo per il suo intervento ed aveva "accidentalmente" ascoltato tutta la conversazione.

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