Nuova vita.

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Fui svegliata dai raggi del sole che battevano sul mio viso. Mugugnai prima di strofinarmi una mano sopra gli occhi per poi alzarmi. Raccolsi i capelli in una morbida coda e aprí la porta della mia stanza.
"C'è nessuno?" domandai con la voce impastata dal sonno.
Non ottenendo risposta uscì dalla stanza dirigendomi in cucina e trovai un bigliettino sul tavolo.

"Sono andata a lavoro, stacco alle 5. Ci vediamo dopo xoxo Katy."

Posai il bigliettino nuovamente sul tavolo e preparai un caffè veloce, decisa a scendere poco dopo per andare a cercare a mia volta un lavoro per mantenermi durante la mia permanenza a Roma.
Dopo aver finito la mia rapida colazione andai verso il bagno ed entrai dentro la doccia.
Dopo circa mezz'ora uscì e mi sistemai davanti lo specchio per sistemarmi un po' e per asciugarmi i capelli. Li raccolsi nuovamente in una coda e posizionandomi davanti l'armadio scelsi di indossare un pantalone nero che ricadeva morbido sulle caviglie, converse nere e un maglioncino a collo alto grigio. Indossai il giubbotto di pelle e prendendo la mia borsa mi diressi verso la porta, chiudendola poi alle mie spalle.
Guardai il cielo sospirai, cercando di essere il più positiva possibile per la ricerca del lavoro.
Decisi di muovermi per il centro con la metro e una volta scesa a Piazza del Popolo mi incamminai per le stradine cercando qualche locale dove poter lasciare il mio curriculum.
Passai circa due orette tra vari bar, locali, e anche due supermercati, lasciando a ciascuno di essi il mio curriculum in attesa di essere richiamata.
Poco dopo sentì il mio telefono squillare e sobbalzai rispondendo alla chiamata senza neanche leggere il nome pensando che forse avevo ottenuto un lavoro.
"Pronto?"
"Zora!"
Tirai un sospiro quasi di rassegnazione e sorrisi continuando la chiamata.
"Katy, che succede?"
"Che fai? Volevo chiederti se ti andava di pranzare insieme, ho due ore libere."
Sorrisi alla sua richiesta e acconsentì senza esitare.
"Certo che si, sono a Piazza del Popolo, ti aspetto qui?"
"Yes, sto arrivando." mi disse e poi la chiamata si chiuse.
Decisi di sedermi su uno scalino e accesi una sigaretta aspettando Katy.
Poco dopo la vidi arrivare e sorrisi alzandomi e andandole incontro.
"Ciao tesoro!" mi disse Katy venendo verso di me e abbracciandomi "ti porto in un posto buonissimo, vieni!"
La seguì per la via principale e ci accomodammo in un locale poco distante dalla Piazza, aveva dei tavolini e sedie di legno, pareti bianche piene di mensole con vari oggetti sopra di esse.
Poco dopo esserci sedute arrivò il cameriere e io optai per una pizza, Katy scelse un panino.
"Allora.." disse Katy interrompendo il silenzio "che hai fatto questa mattina?"
"Sono andata in giro per cercare un lavoro, speriamo bene!" Esclamai incrociando le dita.
Lei sorrise e mi incoraggiò passandomi una mano sulla spalla.
"Vedrai che andrà bene." aggiunse lei e poco dopo arrivò il cameriere con le nostre ordinazioni.
Finito il pranzo ci alzammo e decisi di tornare con Katy in metro per tornare a casa e riposare un po'.
"Io scendo qui, ci vediamo più tardi!" mi disse Katy scendendo ad una fermata e mi salutò da lontano mentre le porte a vetro si chiuserò e la metro partì.
Misi le cuffiette e guardai le varie persone in metro com'ero solita fare ma la mia attenzione ricadde su un ragazzo che mi fece sobbalzare e incominciai ad agitarmi.
Indossava un lungo cappotto nero, potevo intravedere i jeans e un paio di scarpe da ginnastica. Aveva i capelli mossi e lunghi altezza spalle ma era girato e non potevo vedere il suo volto.
Mi morsi il labbro pensando subito che Damiano fosse proprio lì, ma le mie speranze svanirono quando il ragazzo alzò la faccia e non aveva niente a che fare con Damiano.
Delusa, scesi dalla metro che si era fermata in quel momento esatto e tornai a casa. Mi gettai a peso morto sul letto continuando a pensare alla faccia di Damiano e senza neanche accorgermene caddi in un sonno profondo. Mi svegliai di colpo solo tre ore dopo quando sentì il mio telefono squillare. Allungai la mano alla ricerca del telefono rimanendo ancora distesa a letto.
"Pronto?" risposi quasi sussurrando stroppiciandomi l'occhio.
"Pronto, Zora? mi rispose una voce adulta sconosciuta "sono il proprietario di non solo caffè il bar dove sei passata oggi a lasciare il curriculum."
"Oh, si si, sono io!" esclamai tirandomi su mettendomi a sedere sul letto e mi morsi il labbro nell'attesa di sentirlo continuare.
"Beh, per me sei assunta! Puoi cominciare da domani mattina alle 9."
Tolsi il telefono dall'orecchio coprendo il microfono con la mano ed esultai prima di riprendere la chiamata.
"Assolutamente! Ci vediamo domani e la ringrazio ancora!" dissi entusiasta e chiusi la chiamata.
"Katyyy, Katyyy" urlai mentre mi alzai dal letto e andai a cercarla per tutta la casa.
"Zora, che succede?" mi rispose lei in tono preoccupato sbucando nella mia stanza.
"Mi hanno presa, ho un lavoro!" esclamai nuovamente e lei non esito a sorridere e abbracciarmi.
"Sono fiera di te, te l'avevo detto"
Le rivolsi un sorriso per poi chiederle "ceni qui stasera?"
"No" mi rispose lei storcendo la bocca "vado a cena da Marco"
Feci spallucce e annuì mentre la vidi uscire dalla mia stanza per andare nella sua a prepararsi.
Guardai l'orologio che segnava le 7 e mezza e decisi di mettermi un po' sul divano a guardare la tv in attesa di cenare.
Katy mi passò davanti bloccandomi la visuale e salutandomi con un bacio si diresse verso la porta.
"Cia—" cercai di dire ma Katy era già scomparsa chiudendo la porta dietro di se.
Mi distesi sul divano e sul viso mi comparve un sorriso spontaneo pensando al fatto che stasera sarei tornata al Drunks e avrei rivisto Damiano. Non aspettavo altro.

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Ciao!! Eccomi tornata. Ho deciso si incentrare questo capitolo principalmente su Zora ma il prossimo, vi anticipo già, sarà esclusivamente su Damiano e anche sul rapporto che si comincia a creare trai due.
Ci vediamo al prossimo capitolo❤️

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