1-Prologo

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Ginny's P.O.V

"Ginny è ora di alzarsi." grida mia madre entrando nella mia stanza.

"Altri 5 minuti." biascico io mentre metto la testa sotto il cuscino.

"Li conosco bene i tuoi 5 minuti signorina. Non vorrai fare tardi anche il primo giorno di scuola?" Mi dice lei alzando le braccia al petto.

Dio mio, come vorrei che stesse zitta per un minuto, non penso di chiedere troppo.

"Ginny" urla lei arrabbiata.

"Ok, ora mi alzo." dico mentre mi avvicino all'armadio in cerca di qualcosa di decente da mettere.

"Mi raccomando, vestiti bene." Mi dice guardando con disprezzo il top bianco che ho fra le mani. Intimorita dal suo sguardo, rimetto il top dentro l'armadio e indosso una delle solite camicie che mamma mi ha lavato e stirato per l'occasione. Lei subito sorride contenta e mi lascia prepararmi.

Appena sento la porta chiudersi, sbuffo frustata dall'aprrensivitá di mia madre. Mi tratta ancora come se fossi una bambina quando fra pochissimo compiró 18 anni. Nascondo il top bianco dentro lo zaino e ci metto dentro anche le sigarette, stando attenta a non farmi scoprire. Se mamma sapesse che fumo probabilmente mi metterebbe in punizione a vita senza cibo ne acqua e soprattutto non mi farebbe uscire e questa è l'ultima cosa che voglio.
Fra qualche giorno ci sarà la festa di fine estate di Seth e ci sarò a tutti i costi.

Appena scendo in cucina mi avvicino al tavolo per avere il mio cornetto, ma mamma mi blocca la mano e mi prende una mela dalla credenza.

"Devi smetterla di mangiare cose ipercaloriche. Mangia questa mela che è molto piú salutare." Mi dice porgendomene una.
La prendo disgustata ed esco velocemente dalla cucina.

"Dove stai andando? Devi ancora finire di mangiare." Mi dice mia madre mentre mi rincorre.

"Hai detto tu stessa che sto facendo tardi, mangeró questa mela mentre mi incammino." Le dico calma mentre esco di casa.

"Sta attenta." Mi grida lei mentre sono già abbastanza lontana.

Dopo dieci minuti infiniti di camminata finalmente mi tritrovo davanti a quei familiari cancelli rossi già pieni di studenti svogliati e rassegnati dall'idea di dover tornare a scuola, che non fanno alt che ricordarmi ancora una volta che l'estate è finita. Sbuffo sonoramente e mando un messaggio alla mia migliore amica, Clarke, dicendole che sono davanti ai cancelli.

"Eccoti finalmente." Le dico mentre si avvicina a passo lento a me.

"Guarda che non ho fatto tardi, perché ti agiti tanto?" Mi dice lei sbuffando.

"Perché non voglio tornare a scuola e l'ultima cosa che voglio è stare da sola e poi sono anche frustata perché non ho fatto colazione." Le rispondo facendo il broncio.

"Tu che non mangi? È uno scherzo. Se ne avresti la possibilità ti mangeresti anche il tavolo." Mi chiede lei ridendo, ma quando vede che sono seria lo ritorna subito anche lei.

"E perché non hai mangiato?" Chiede poi.

"Mamma ha deciso che non devo piú mangiare cibi troppo ipercalorici e mi ha levato il cornetto dalle mani per darmi una mela. Ho avuto paura che mi desse anche dei broccoli o qualcosa del genere." Le dico mentre Clarke finge un conato di vomito.

"Non sai quanto ti invidio Ginny, mangi solo cornetti e patatine e sei magra come uno stuzzicadenti." Si lamenta lei.

"Beh, si anche se un po' di forme in più non guasterebbero." Dico guardando i miei seni inesistenti. Non voglio essere una tettona e sono sicura che non mi piacerebbe neanche, ma una taglia in più non guasterebbe.

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