6-Mistake

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Harry's P.O.V

Non so da quanto sia cominciata la serata, ma ho già bevuto cosi tanti bicchieri di vodka da averne perso il conto.
La casa è piena di gente e anche il 'bar', se così lo si può definire, lo è.

Accanto a me, ci sono due ragazze che mi stanno attaccate come le cozze sicuramente interessate a una scopata facile. Faccio un sorriso malizioso ad entrambe e le vedo scigliersi sotto il mio sguardo.
Le donne, tutte uguali, basta un sorriso per farle aprire le gambe.

Rimango sorpreso però nel notare che non tutte le ragazze accanto a me sono qui per me. C'è una ragazza, da sola, che non fa altro che continuare a scolarsi bicchierini di Vodka.
Ho come l'impressione di averla già vista, solo non ricordo dove.
Mi siedo vicino a lei, ma non sembra neanche notarmi, troppo presa dai suoi pensieri.

"Un bicchiere di quello che avete ordinato alla ragazza anche per me." Ordino al barista e finalmente la ragazza si gira nella mia direzione.
Solo ora che la guardo meglio riesco a capire di chi si tratti.

"Hey bambola." Le dico sensuale mentre lei alza gli occhi al cielo.

"Ti piacerebbe di più se ti chiamassi stecchino?" Le faccio un sorriso di scherno mentre le sue guance diventano ancora più rosse, solo che questa volta non penso sia l'effetto dell'alcool, ma della rabbia.

"La smetti di chiamarmi così!?" Urla fuori di se allontanandosi dal bancone.

"Sta calma, è un soprannome come gli altri. Prima ti ho chiamata diversamente, ma tu non mi hai risposto." Le faccio notare.

"Allora fammi pensare, ti piacerebbe se ti chiamassi 'riccioluto'? Dice mentre io sorrido divertito.

"Che razza di soprannome è 'riccioluto'?" Dico prendendola in giro.

"Un soprannome orribile, così come stecchino. Adesso ti è chiaro perché non voglio che tu mi chiami così?" Mi dice poi alzando ancora di piú la voce. Certo che ha un bel caratterino.

"Scusami bel bocconcino." Le dico facendo finta di essere dispiaciuto. Chissà, magari è la volta buona che si addolcisce un po'.

"Ti dispiace veramente?" Mi chiede poi alzando le sopracciglia in tono di sfida.

"No." Le rispondo sinceramente.

Sono già pronto ad un altra scenata da parte sua, quando la sento ridacchiare. Che problemi può avere questa ragazza?

"Sei ubriaca?" Le chiedo intuendo già la risposta.

"Solo un po'. Dice facendo un segno con la mano che dovrebbe indicarne la quantità.

"Gira tutto." dice quando si alza dalla sedia.

"Ci credo, per quanto alccol hai in corpo è già un miracolo se sei in piedi." Le dico scrollando le spalle.

"Adesso mi sa che mi addormento un po'. Ho sonno." dice mentre si sdraia a terra come se stesse prendendo il sole in spiaggia.
Non posso fare a meno di trattenere una risata divertita e di fissarlo con scherno.
Certo che è proprio ridotta male.

"Se vuoi possiamo andare a casa mia. Li c'è un letto ed è molto comodo." Dico facendole un sorriso malizioso che lei stranamente ricambia prontamente.
So che non è in se è che non dovrei approfittarne, ma infondo è colpa sua se si trova in questa situazione, è lei quella che mi dovrebbe dire di no, non io.

"Ok." acconsente mentre usciamo dal locale.

Dopo averci messo più o meno 20 minuti per arrivare e dopo essere inciampati due volte sui nostri stessi piedi, ci ritrovamo davanti a casa mia.

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