Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
ethantorchio ti ha inviato una foto
Thomas sbatte le palpebre nel buio della sua stanza.
Mi dispiace tanto
Ecco cosa recita il foglio che Ethan regge fra le dita nell'immagine. E sotto un messaggio.
Mi manca parlarti
Stringe i denti.
Noi non parliamo, Eth- No. Cancella.
Anche a me manca
Vorrei solo che tu... lo accettassi. Stiamo bene anche così, no?
No, non stiamo bene
Thomas...
No, Ethan. No.
Blocca il telefono. Sono le due e ventitré di notte. Chiude le palpebre.
ethantorchio ha postato un video: Throw me to the wolves
Lo apre alla ricreazione e indossa le cuffie. La telecamera di Ethan non lo riprende neanche in viso, riprende la batteria, forse da un tavolino vicino, viene scossa più volte nel mentre dalle vibrazioni forti dei piatti. È un pezzo duro, rintronante, originale senza dubbio, sembra un flusso di coscienza senza capo né coda. Vede i muscoli delle braccia del moro flettersi quando una delle bacchette spinge con forza contro il tom prima di spostarsi velocemente sul piatto.
È acuto. Ed è basso.
Si sente scosso, dentro e fuori.
Si rannicchia più con la sedia contro il muro, ha un po' di paura a chiedere.
È per me?
Con un moto di nostalgia ricorda il pezzo quasi dolce, quasi delicato, sconosciuto e brillante che Ethan gli aveva dedicato mesi prima.
Per @thomasraggi perché ascolta le mie note, ma soprattutto le mie parole.
Alla fine del video Ethan si allontanava dalla batteria, cercando di non incespicare nei fili del piccolo studio insonorizzato che usava sempre per ogni prova, e prendeva il telefono poggiato su un tavolo lontano. Si inquadrava per qualche secondo, senza una parola, la fronte ancora piegata per la concentrazione. E poi piegava le labbra. Un piccolo sorriso. Buio.
