La mia mamma è morta

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Ero in quella stanza, accovacciata per terra, piangendo e urlando, ripetevo continuamente "la mia mamma è morta, è morta la mia mamma". Stavo impazzendo di dolore, nemmeno me ne accorsi che feci la pipì addosso. Mi ritrovai bagnata senza capire.

Arrivò Tomaso, mio cognato i suoceri e una cara cugina.

Cercarono di calmarmi, ma io non capivo più nulla ero in un vortice di dolore, volevo solo andare dalla mia amata mamma, volevo vederla, ma la portarono via, la portarono in obitorio.

Quando arrivò Serenella, mi apparve come un ancora, solo lei poteva capirmi, capire il mio forte dolore, perché lei lo stava provando esattamente come me, eravamo il suo sangue.

La nostra cara mamma, solo noi sapevamo cosa avesse fatto per noi, solo noi sapevamo l'amore che ci ha donato, solo noi sapevamo quanto avesse sofferto, solo noi tre insieme avevamo condiviso tutto.

Mio padre al rientro dal giretto al mercato davanti alla cancellata di casa trovò mio cognato ed il medico di famiglia, non era a conoscenza di nulla, nemmeno lontanamente immaginava. Quando lui uscì la mamma stava bene, e tutto accadde in meno di un'ora, glielo comunicarono.

Quando arrivò in ospedale ed entrò in camera, lo guardai, era distrutto.

Lui che la sgridava sempre, che mai nulla che lei facesse andava bene, lui che con lei alternava attimi di cattiveria e di dolcezza, lui che era nostro padre e suo marito, lui stava soffrendo.

Cuore Stropicciato (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora