Darkdeath era stanchissima, ma ne era valsa la pena: le canne delle armi da fuoco erano lucenti e perfettamente cariche, mentre quelle da taglio erano state affilate e lucidate.
La Predacon udì bussare la porta, per poi voltarsi.
Darkmoon era stranamente seria.
"Qualcosa non va?", chiese Darkdeath.
"Grimlock ha scoperto il fidanzamento", replicò schietta, chiudendosi la porta alle spalle.
"Merda..." mormorò "cos'ha detto?".
"Ha detto di sì!", urlò, cambiando drasticamente espressione, da seria a felice.
"Sì cosa?".
"Beh, all'inizio non l'ha presa bene, ma poi mi ha dato l'okay per il fidanzamento! Devo solo non trascurare il lavoro".
"Sono strafelice per te", disse Darkdeath, sorridendo.
Fece per muoversi ma le congiunzioni alle gambe fecero uno strano rumore.
"Oh oh, quello non è un buon segno. Ti consiglio di andare sa Scorn".
"Vado da Rachet piuttosto".
"Come pensi di tornare a casa con quelle gambe? Credimi, Scorn non ti mangerà".
Darkdeath sospirò prima di dire:
"Come vuoi".
La Predacon fece per uscire quando Darkmoon la bloccò.
"Cosa c'è?", chiese Darkdeath.
"Grimlock è entrato poco fa".
"Cazzo" esclamò "ti prego aiutami".
"Sì, stai tranquilla. Passa per i dormitori. Lì non ci passa quasi mai".
"Grazie. Ti adoro".
Senza salutare Darkmoon, la Predacon uscì di corsa, seguendo il suggerimento dell'amica.
Era nel bel mezzo del corridoio quando udì una voce chiamarla:
"Darkdeath".
Merda..., pensò lei.
Si voltò lentamente, fino a ritrovarsi a un metro da Grimlock.
Darkmoon...giuro sull'Allspark che appena ti vedo ti faccio fuori.
"Cosa c'è?", chiese lei, facendo finta di niente.
"Ho controllato le armi".
"E...?".
"Sono perfette, e credo che la tua punizione l'abbia scontata più che bene. Sei libera di andare".
Sorrise.
Darkdeath sbarrò gli occhi, non credendo alle proprie orecchie.
"Mi prendi in giro?".
"No, e, detto tra noi, se tu non fossi un Autobot, saresti perfetta come Dinobot".
Darkdeath avvampo' dall'imbarazzo, urlando:
"Cosa?! Sotto quale tortura mi stai dicendo tutto questo?".
"Nessuna" si avvicinò a Darkdeath, facendole incontrare la parete con la schiena "soltanto sotto al volere della mia scintilla".
In viso aveva un sorriso rassicurante e dolcissimo, ma gli occhi si fecero improvvisamente lucidi e lo sguardo meno felice.
"Mi dispiace, non volevo spaventarti. Scusa".
Con gli occhi carichi di lacrime, Grimlock si dileguò.
Darkdeath sospirò quando vide comparire dall'ombra del corridoio Darkmoon.
"Accidenti. Avrei voluto vedere il bacio".
La Predacon la fulminò con lo sguardo.
"Prima vado da Scorn, poi ti sistemo".Era da tempo che Darkdeath non vedeva Scorn e quasi non si ricordava come fosse fatto.
Appena giunse alla porta del laboratorio - che era anche l'infermeria - bussò, senza aspettarsi una risposta, ma solo rumori distinti, come vetrini, liquidi...
Darkdeath entrò comunque.
Era più grande di quanto si ricordasse.
Era una stanza quadrata - bella enorme - con al centro un lettino dallo schienale leggermente rialzato: attorno alle pareti vi era attaccato un unico banco da lavoro fatto a ferro di cavallo.
"Ciao Darkdeath".
La Predacon si voltò a destra: Scorn.
Era più alto di lei - forse poco meno di Grimlock - con l'armatura color ruggine, ma molto scuro. Il fisico in sé non era mastodontico, ma Darkdeath era sicura che in modalità dinosauro - ovvero uno spinosauro - sarebbe stato capace di fare a pezzi chiunque.
"È da tanto che non ci vediamo", commentò lui.
La voce era profonda e, assieme all'aspetto - anche se non era il più piccolo fra i Dinobot - gli dava un'aura di intelligenza superiore.
"Vero Scorn", replicò Darkdeath.
"Cosa ti porta da queste parti?".
"Darkmoon ha insistito perché venissi visitata da te".
"Okay. Siediti sul lettino".
La Predacon obbedì.
"Cos'hai?".
"Le giunture sono andate in malora".
"Sentiamo".
Senza chiedere il permesso, Scorn le afferrò la gamba penzolante - con fra l'altro una presa ferrea ma allo stesso tempo con un tocco delicato - e la stese, udendo uno strano scricchiolio.
"Da quanto le giunture sono così?".
"Da un po' ".
"Dormi alla sera?".
"Non dormo ormai da mesi. Dodici ore le passo in palestra, il resto nell'armeria".
"Devi dormire; prima o poi il tuo fisico crollerà dalla stanchezza".
"Non riesco a dormire con gli incubi. Anche Moon ce li aveva, ma ha smesso quando ha cominciato a dormire con...con...".
"Con Bumblebee? Lo sapevo già.
Per le giunture ti consiglio una piccola dose di pomata e dei massaggi muscolari ogni sera, per gli incubi dovrò approfondire. Appena scopro qualcosa, ti farò sapere".
"Okay, grazie Scorn", salutò Darkdeath prima di uscire.
Mentre lo fece, non si rese conto che Grimlock l'aveva sentita.
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Amore Jurassico
FanfictionPrequel de "Dinobot Charge". In questa storia non sarò sola: ci sarà Quenn_Hell_Heaven ad aiutarmi a raccontarla (fra l'altro una mia amica. Seguite il suo profilo e resterete in vita, scherzo). Per cominciare vi dico che le battute in Grosseto sono...