NATURA MORTA

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Come mai, mi chiedo

son distante e non lo sento

Certi giorni mi siedo

e penso, senza alcun tormento


alla mia diversità

spesso o quasi alle radici

"è bella quest'originalità"

pensan forse quei due amici


Quando la notte il giorno ha invaso

il pensier mio si da una mossa

fa traboccare il vaso

come in una forte scossa


Il vaso delle mie domande

colma di quelle mai espresse

ma dalle Alpi alle Ande

le richieste son le stesse


Il sognar lucido mi dona ali

e il filtrar degli altri le pazzie

le altrui domande son tutte uguali

di certo non si può dir delle mie


perchè non m'interessa, non seguo?

forse di giudizio ho un altro metro

perchè non mi tange, non mi adeguo?

forse son già morto dentro

Della fenice l'animo, del lupo l'impetoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora