Capitolo 1

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Quanti di voi si sentono soli? O almeno, quanti di voi si sentono soli e non lo dicono o non lo danno a vedere? Io mi sento così, ma ogni volta che sto in mezzo alla gente, al supermercato o in altri luoghi, sorrido in qualche modo e cerco di apparire come la persona più normale del mondo. Anche i miei amici immaginari mi hanno abbandonata. Un tempo, qualche mese fa, c'erano e io me li ritrovavo accanto a me mentre parlavo con qualcuno di un prodotto scaduto trovato in qualche bancone o sull'autobus. All'apparenza sembravo silenziosa e apatica quasi, ma in verità io parlavo con loro. Era una conversazione mentale e quando muovevo gli occhi, beh, li vedevo muoversi e fare battute su qualche persona. E io li ammunivo sempre. Ma ora.. ora non ci sono più neanche loro. Erano stravaganti.. solo una mi assomigliava ed era la mia migliore amica. Pallida, ma con una pelle setosa. Minuta e con capelli bianchi. Era albina e sembrava sempre cagionevole di salute. Anche io sono pallida, con le lentiggini e con capelli castani, scuri e più o meno abbiamo molte cose in comune anche con l'aspetto. Con me parlava in modo timido, con gli altri faceva scena muta ed io mi sentivo la sua protrettrice. Mi chiedo che fine abbia fatto.. mi manca. Mi mancano anche le persone con cui parlavo. Ok, non c'erano mai per me, però almeno avevo un pò di compagnia. Involontariamente mi sono allontanata da tutti. E poi, infondo, mi sentivo utile per qualcuno o qualcosa e forse mi piaceva.. ma che sto dicendo? Se mi sono allontanata, vuol dire che non mi piaceva così tanto.

Le mattine sembrano tutte uguali e ormai sembro diventata un tutt'uno con il buio. Sono obesa e non mi muovo mai e il mio unico sfogo (ormai certe cose non le faccio più) è il cibo. Sembra diventato uno sport e quando mangio un pò troppo, poi, guardo il piatto e inizio a piangere. Mi rendo conto dello sbaglio fatto, ma alla fine non faccio mai niente per fermarmi e ricomincio sempre. Io non imparo dai miei errori, evidentemente..

Ho smesso anche la scuola da un pò di anni. Tra un paio di giorni la ricomincio. Un liceo classico per l'esattezza. Amo scrivere, amo leggere e amo ogni tipo di lezione che c'è in una scuola del genere. Ho 18 anni.. Spero di ricominciare. Spero di non finire come gli altri anni. Spero di aprirmi e di cambiare. Dicono che il cambiamento faccia bene..

Sicuramente vi starete chiedendo perchè io stia scrivendo tutto ciò. Diciamo che voglio provare ad avere una nuova droga, invece del cibo e se non riesco ad aprirmi con le persone, allora mi aprirò qui, su questo mio diario. E si, scrivo al presente, avete notato? Non so perchè, però mi piace. Mi fa rivivere con un altro tempo tutto ciò che ho fatto e poi ho sempre pensato che il passato fa parte del nostro vivere adesso, quindi ho sempre odiato dire “ho fatto”, “ho detto”, anche se lo uso spesso.

Non so se avete capito che persona sono, ma sappiate che sono completamente così. Ho tante altre sfumature, ho tante altre ondulazioni nel mio carattere, nei miei gesti e nei miei comportamenti che non rivelerò del tutto. Nessuno dice troppo della propria persona. Forse perchè nessuno riesce a scavare così tanto nel proprio Io.

Che pensieri stupidi.. Mi fanno ridere in maniera triste. Tutto ciò che dico mi sembra stupido, tutto ciò che faccio. Sospiro. Guardo i libri che ho poggiato prima sul tavolo e mi fanno sorridere. Li ho scartati tutti e sfogliati alcuni. Mi sento emozionata.. ma perchè allora ho così tanta paura delle persone? Ho un brutto aspetto, un brutto carattere.. chissà come sarà il mio primo giorno di scuola. Saranno tutti piccoli: sarò presa in giro anche da loro? Finirò per essere esclusa di nuovo? Va beh.. è tardi.. meglio spengere la luce e guardare il soffitto, come ogni notte. Non dormo, ho le occhiaie, ma non ci riesco. Il buio è diventato il mio giorno e la luce la mia notte. Penso che dovrei andare da uno psichiatra..

Aspettate.. cosa dite? Cosa mi aspetto da questo inizio scuola? Da questa mia nuova avventura? Non mi aspetto niente. Le aspettative ti fanno creare castelli in aria e li distrugge con la stessa facilità che ha avuto il Lupo Cattivo con le prime due case dei tre porcellini e io non voglio ritrovarmi a piangere di nuovo per questo. Lascerò che la mia storia inizi come più vuole iniziare. Accoglierò tutto.. ormai è questo che devo fare. Accogliere.

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