three

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Mi sveglio di colpo e mi guardo intorno per capire dove ho messo quel aggeggio inutile del mio telefono.

Lo prendo in mano e guardo l'ora 6:07
non riuscirò mai a riaddormentarmi quindi decido di prepararmi prima in modo tale da andare a scuola a piedi e non dover entrare in quello schifo di autobus pieno di gente non ancora a conoscenza del esistenza dei deodoranti.

Mi alzo e accendo la luce e senza fare troppo rumore vado in bagno per lavarmi.

Torno in camera senza svegliare mia mamma e prendo dal armadio un jeans e un maglioncino.

Mi vesto e lego i miei capelli in una coda alta per poi sistemarmi difronte al mio vanity e sistemarmi le sopracciglia e mettere un po di mascara.

Non mi trucco spesso sopratutto per mancanza di tempo e se mi trucco lo faccio davvero in modo leggero non mi piacciono tutti quei pastoni che certe tipe si mettono in faccia,blea.

scendo in cucina e trovo mia mamma prepararare il caffè.

"Mi sono svegliata presto quindi credo che andrò a piedi ciao mamma"

"ciao tesoro"

prendo lo zaino e esco,a piedi ci metterò circa venti minuti.

Sono le sette e venti e per strada non ce praticamente nessuno.

Faccio un pensierino sul pacchetto di sigarette che tengo nello zaino e che non apro da più di due settimane.

Assicurandomi che per strada non ci sia nessuno apro lo zaino e ne tiro fuori una per poi accenderla.

Sono quasi difronte a scuola e spero non ci sia nessuno,non fumo praticamente mai,ma ogni tanto capita che ne accenda una così tanto per rilassarmi ma non sono dipendente da queste cagate e odio che qualcuno mi veda quando lo faccio.

È una cosa personale non lo faccio per farmi vedere,odio gli impiccioni.

La scuola e vuota e i cancelli sono chiusi mi siedo sul muretto dietro il cortile,è il posto meno affollato e che preferisco in assoluto anche se non ce ancora nessuno.

7:25
prendo un ultimo tiro e spengo la sigaretta per poi stendere le gambe sul muretto.

Prendo le cuffiette e le attacco al cellulare.

Dio e così rilassante.

Zombie-The Cramberries

amo questa canzone

Mi giro e noto una sagoma poggiata sul muretto a pochi metri da me.

"fumi?"quella voce.

lo guardo, è girato verso di me ora.

ma che vuole.

"a volte"

ora lui è appoggiato sul muretto di spalle e guarda la strada.

io invece sono ancora seduta sopra il muretto con le gambe stese,e guardo lui.

Indossa dei jeans larghi verso la fine,una giacca di pelle con del pelo all'interno e delle converse.

Ha stile,non quel tipo di stile ricercato che tutti vogliono avere,uno stile tutto suo,non così accurato.

a completare l'opera ci sono quei dannati capelli,che cazzo ci affonderei la mano dentro proprio ora se potessi.

oh al diavolo.

"heii" lo chiamo,ma non risponde cazzo e affianco a me cos'è sordo?

"HEIII"dico più forte.

"che ce" oh ha la lingua allora.

"posso toccarti i capelli?"
Sono decisamente pazza.

"come?"

"i capelli,posso toccarli?"

"come vuoi" ora mi sta guardando

mi metto a sedere e sposto le gambe a penzoloni sul muretto.

avvicino la mano alla testa e la affondo in mezzo ai riccioli.

Sono così morbidi,ora sto sorridendo.

Tolgo la mano e lo noto guardarmi un po spiazzato.

"non farlo sembrare più strano di quanto lo sia"dico guardandolo per poi scendere dal muretto e avviarmi verso il portone della scuola

Strange Bøy//Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora